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SINDACATO

Uspi-Cisal, operazione avventurista che danneggia giornalisti e aziende

L’Associazione di Francesco Vetere si illude di scavalcare la FNSI e sottoscrive un accordo con un’organizzazione autonoma per regolare il lavoro giornalistico nelle testate periodiche, online no-profit. Il Sindacato unitario dei giornalisti continuerà a lavorare per assicurare un inquadramento economico e normativo degno per tutti i giornalisti del settore.

La sottoscrizione di un contratto giornalistico fra Uspi e Cisal è un’operazione avventurista e priva di qualsiasi efficacia concreta per i giornalisti che operano nel settore online, dei periodici e no profit. Tale accordo, che rafforza il giudizio della FNSI sull’inaffidabilità dell’Uspi come interlocutore, avrà l’unico effetto di produrre un danno sul piano previdenziale e assistenziale ai giornalisti, ma anche alle stesse aziende, che subiranno un aumento di costi.

È un’operazione che la FNSI denuncerà in ogni sede, a cominciare da quella governativa, provvedendo all’immediata revoca del patto di alleanza approvato, a norma di Statuto, dal Consiglio nazionale su proposta dell’allora segretario generale aggiunto Carlo Parisi.

La Fnsi considera impraticabile qualsiasi ipotesi di ulteriore interlocuzione con l’Uspi e continuerà a lavorare con le altre associazioni datoriali del settore per assicurare ai colleghi coinvolti nella cessazione del contratto Fnsi-Uspi trattamenti economici e normativi che ne valorizzino dignità e professionalità.

(Fonte: FNSI)

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SINDACATO

SJG e FNSI, solidarietà a Heidy Kessler e alla Redazione tedesca Rai di Bolzano

La difesa dell’indipendenza delle testate e dell’autonomia professionale di ciascun giornalista sono per il sindacato principi irrinunciabili e non negoziabili. Va per questo respinto e condannato con forza il tentativo dell’editore Michl Ebner di strumentalizzare un comunicato di Fnsi e Sindacato giornalisti Trentino Alto Adige per interessi personali, arrivando a chiedere al presidente Rai Foa, all’amministratore delegato Salini, al direttore TGR Casarin e al presidente della commissione parlamentare di vigilanza Barachini di intervenire nei confronti di un presunto accanimento nei suoi confronti della caporedattrice Heidy Kessler e di parte della redazione di lingua tedesca di Bolzano.

Lo affermano in una nota Raffaele Lorusso e Rocco Cerone, segretario generale FNSI e regionale del SJG.

L’editore Michl Ebner deve sapere, ove non glielo avessero spiegato, che l’autonomia e l’indipendenza di un giornalista non può mai essere prevaricata: la responsabile della redazione tedesca della Rai di Bolzano non aveva alcun obbligo di pubblicare il comunicato sindacale perché, nella sua autonomia, è libera di dare spazio alle notizie che considera rilevanti.

Nel caso in questione, l’editore Michl Ebner finge di ignorare che la presa di posizione del sindacato dei giornalisti nei confronti di un comunicato della Lega che, ad urne aperte, sollecitava la necessità di affrontare il tema della concentrazione di testate nelle mani di un solo gruppo editoriale in Trentino Alto Adige riguardava i tempi e i modi, ma non la sostanza. E’, infatti, sotto gli occhi di tutti, ed il Sindacato dei giornalisti lo ha sottolineato più volte, che in Trentino Alto Adige esiste un problema di concentrazione editoriale che riguarda l’editore Michl Ebner, proprietario della quasi totalità dei quotidiani, compreso quello di lingua tedesca, di una radio e di un sito web.

Il problema va affrontato con serietà e determinazione nelle sedi competenti perché sono in gioco il pluralismo dell’informazione, i delicati equilibri tra le comunità etniche e linguistiche del Trentino Alto Adige ed i livelli occupazionali.

A nessun editore, a livello nazionale come a livello locale, può essere consentito di assumere posizioni dominanti sul mercato. Il rischio è che qualcuno, in un evidente delirio di onnipotenza, si illuda di poter comandare anche in Rai.

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Articolo 21 GRUPPI

Giulietti a Bolzano: «Contro le fake news servono formazione e informazione»

Il presidente Fnsi lancia da Bolzano la proposta al governo di promuovere «una grande campagna nazionale sul tema dell’alfabetizzazione digitale che coinvolga Ordine dei giornalisti, Università e parti sociali». Prima del seminario, visita alla scuola media dedicata a Ilaria Alpi.

«Ci sono vere e proprie centrali organizzate di fake news il cui obiettivo è quello delegittimazione autorevolezza e competenza. Si mettono nel mirino le istituzioni pubbliche o chi fa servizio pubblico, come le Università, i giornalisti, i docenti e gli scienziati, per indebolire il principio di rappresentanza. In questo modo si mina l’universalità dei principi mediante l’annullamento dell’intermediazione, così che il capo possa relazionarsi direttamente con la folla». Lo ha detto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, chiudendo a Bolzano il corso di formazione ‘La passione per la verità: come contrastare le fake news‘ organizzato da Libera Università di Bolzano, Ordine e Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Sindacato giornalisti Veneto, Fnsi e Articolo21.

«Vorrei che partisse da qui una proposta per il governo italiano – ha aggiunto. – Se si parla di digitalizzazione, dobbiamo chiedere che si convochino le parti sociali per parlare anche di alfabetizzazione digitale, allo scopo di far partire una grande campagna nazionale di formazione e informazione che coinvolga Ordine dei giornalisti e Università italiane».

Per il segretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Rocco Cerone, «giornalisti e docenti universitari hanno il dovere comune di contrastare il fenomeno della diffusione scientifica delle fake news, che rappresentano non solo un attacco alla corretta informazione, ma allo stesso fondamento della nostra democrazia».

E Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato giornalisti del Veneto, ha commentato: «Diamo oggi inizio ad un progetto veramente ambizioso, che si propone di contrastare le fabbriche delle false notizie, che cercano di colpire i corpi intermedi come giornalismo e istruzione, creando una nuova rete di competenze sulla base di valori condivisi».

All’incontro, moderato da Roberto Rinaldi (Articolo21), erano presenti anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Mauro Keller, i professori dell’Università di Padova Laura Nota e Roberto Reale (autori del libro ‘La passione della verità’), i docenti dell’Università di Bolzano Federico Boffa e Francesco Ravazzolo; Patrick Rina, caporedattore della redazione di Bolzano di ORF Südtirol heute; Federica Megalizzi, vicepresidente Fondazione Antonio Megalizzi; Ekaterina Ziuziuk, portavoce dell’Associazione Bielorussi in Italia.

«Ciò che avviene nel nostro Paese riguarda da vicino tutta l’Europa e tutte le democrazie. Chiediamo ai giornalisti italiani di parlare di ciò che sta succedendo in Bielorussia, dove il regime di Lukashenko sta impedendo con la forza alla popolazione di avere un presidente eletto democraticamente, arrestando i professionisti dell’informazione indipendenti e i manifestanti», è l’appello lanciato Ziuziuk.

«Abbiamo il compito di illuminare quello che sta succedendo in Bielorussia e accendere un faro ovunque vi siano a rischio i valori della libertà», la risposta del presidente Giulietti.

Prima dell’inizio del seminario, una delegazione del sindacato ha incontrato la dirigente scolastica della scuola media in lingua italiana “Ilaria Alpi” Sabine Giunta. Nel corso dell’incontro, Giulietti ha ringraziato la dirigente per aver voluto ricordare l’impegno professionale della giornalista del Tg3, assassinata a Mogadiscio nel 1994 assieme al cineoperatore Miran Hrovatin. «Sbaglia chi pensa che una targa sia solo commemorazione, perché porta a delle conseguenze tangibili: ricordare significa seminare. In questa scuola si è iniziato un percorso di educazione civica nel rispetto della nostra Carta costituzionale», ha detto il presidente della Fnsi.

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Formazione SINDACATO

La passione per la verità: un libro, un progetto. Al via il confronto a Bolzano

Lunedì 28 settembre alle 9 alla Kolpinghaus di Bolzano, prima uscita pubblica del laboratorio di studio e di ricerca nazionale sulle fake news lanciato in Italia tra Università di Padova, Sindacato veneto dei giornalisti, FNSI. La presentazione è promossa dall’Università di Bolzano, dal Sindacato e dall’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige e da Articolo21.

La proposta del centro studi e ricerca nazionale è rivolta ad associazioni, istituzioni e cittadini che intendono contrastare non solo le fake news ma che rischiano di inquinare non solo il giornalismo ma anche le istituzioni democratiche.

Saranno presenti, tra gli altri,  la protettrice dell’Università di Padova Laura Nota, il professore Roberto Reale (autori del libro “La passione per la verità”, Franco Angeli editore), il presidente della FNSI Giuseppe Giulietti, i professori Federico Boffa e Francesco Ravazzolo dell’Unicersità di Bolzano. Interverranno anche Patrick Rina della ORF di Bolzano, la rappresentante dell’Associazione bielorussi di Trento Ekaterina Ziuziuk, la vicepresidente della Fondazione Antonio Megalizzi, Federica Megalizzi.

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Lavoro SINDACATO

Editoria, Fnsi: “Recovery Fund sia occasione per ripensare il settore”

In audizione alla Camera, il sottosegretario all’editoria Andrea Martella auspica che l’uso dei fondi Ue rappresenti «una sfida da vincere per mettere in sicurezza il sistema editoriale» e delinea interventi che, per il segretario Lorusso, sono «condivisibili» e da tradurre al più presto in legge. Usigrai: «Si stanno creando le condizioni per arrivare alla riforma della Rai».

Un momento dell’audizione del sottosegretario Martella (Foto: @Montecitorio)

L’occasione del Recovery Fund è «una sfida da vincere per mettere in sicurezza il sistema editoriale italiano», fondamentale per la nostra democrazia. Da questo assunto prende le mosse la relazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria Andrea Martella alla Commissione cultura della Camera sulle linee programmatiche per l’uso dei fondi europei. Posizione in piena sintonia con quella del segretario generale della FNSI, Raffaele Lorusso, secondo cui «il Recovery Plan rappresenta un’occasione formidabile per ripensare dalle fondamenta il settore dell’informazione, il cui ruolo è essenziale e insostituibile per la tenuta delle istituzioni democratiche. Per questo – osserva Lorusso – è necessario avviare al più presto un confronto fra governo e parti sociali per far sì che la nuova legge dell’editoria 5.0 agevoli l’innovazione e la trasformazione digitale delle imprese, mettendo al centro la tutela del lavoro giornalistico».

Sulla necessità di tutelare e valorizzare il lavoro dei giornalisti si sofferma Martella. «È necessario scoraggiare ogni forma di elusione o di dumping contrattuale. In un quadro generale di difesa dell’informazione di qualità, è indispensabile affrontare anche il tema della dignità del lavoro giornalistico e del contrasto alla precarietà», evidenzia, anticipando investimenti in «capitale umano».

Tra le ipotesi di intervento anche sostegno allo sviluppo digitale, incentivi per una transizione green, sostegni per i beni strumentali, per rafforzare la cyber security, supportare e incentivare la trasformazione tecnologica e la formazione del personale: un progetto ambizioso per il quale servirà un «finanziamento adeguato», che però è ancora prematuro quantificare. E nel frattempo, spiega il sottosegretario, «il governo sta lavorando sull’editoria 5.0, i fondi europei offrono in questo senso un’occasione in più per aumentare l’ambizione della riforma di sistema che stiamo portando avanti».

Interventi strutturali che per Raffaele Lorusso sono «condivisibili perché fondamentali» e pertanto vanno tradotti al più presto in una nuova legge di sistema. «Non è più pensabile – incalza il segretario generale Fnsi – che i sostegni diretti e indiretti al settore siano svincolati dal rispetto delle leggi e dalla corretta applicazione del Contratto nazionale di lavoro. Il contrasto al dumping contrattuale e alla precarietà dilagante, attraverso il superamento per legge di forme di inquadramento che agevolano e incentivano lo sfruttamento dei giornalisti, rappresenta un punto irrinunciabile per il sindacato dei giornalisti».

Su questo punto in particolare, «così come sull’annunciata volontà di mettere mano alla riforma del servizio pubblico radiotelevisivo, si misurerà la credibilità delle misure che si intendono adottare. Il Recovery Plan deve essere l’occasione per cambiare radicalmente il settore dell’informazione, non può diventare l’ennesima distribuzione di risorse a pioggia», conclude Lorusso.

Fra i temi toccati da Martella, infatti, anche la riforma della Rai. «È arrivato il momento di affrontare il tema della governance», osserva il sottosegretario. Parole «importanti e condivisibili nei contenuti», commenta l’esecutivo Usigrai, che osserva: «Si stanno creando le condizioni per arrivare realmente in tempi rapidi alla necessaria riforma. Regole di nomina dei vertici, nuova e potenziata centralità del servizio pubblico, risorse certe e adeguate: sono le chiavi per arrivare finalmente alla più volte annunciata riforma della Rai».

Fonte: FNSI

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SINDACATO

SJG: proprogate resitrizioni di accesso agli uffici di Bolzano per pandemia

Ai Colleghe/i Associate/i al Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige. Alle colleghe e ai colleghi iscritte/i CASAGIT

Vorrei rivolgere a tutte le colleghe ed a tutti i colleghi che, a vario titolo, si rivolgono agli uffici del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige Journalisten Gewerkschaft Sϋdtirol, un appello accorato alla tolleranza, alla resilienza ed alla pazienza: stiamo vivendo tempi eccezionali che richiedono risposte eccezionali. Le proteste ricevute personalmente, attraverso le segretarie o ancora per il tramite del Fiduciario CASAGIT Franz Volgger, risultano francamente incomprensibili.

Come è noto a tutte/i, l’emergenza coronavirus non è terminata – i notiziari radiotelevisivi ed i giornali ne parlano quotidianamente – e quindi occorre continuare a mantenere la massima cautela per tutelare il bene primario che è la salute delle nostre preziose collaboratrici, che non hanno mai fatto mancare la loro disponibilità sia durante il lockdown che dopo.

Proprio perché l’emergenza sanitaria non è finita, e chissà per quanto tempo durerà ancora, mi vedo costretto a prorogare a tempo indeterminato la sospensione delle trasferte all’ODG di Trento per raccogliere la documentazione per i rimborsi CASAGIT e continuare la restrizione all’accesso degli uffici del Sindacato in via dei Vanga 22.

Le Colleghe ed i colleghi – da Trento – possono spedire per posta ordinaria la documentazione di rimborso CASAGIT (ricordandosi di fotocopiare la stessa prima di inviarla) e da Bolzano possono lasciare le pratiche CASAGIT nella cassetta della posta del Sindacato Giornalisti (anche in questo caso, rammentando di fotocopiarne il contenuto), facendo presente che la posta non va assolutamente smarrita.

L’assistenza telefonica ed in posta elettronica per chi avesse bisogno di informazioni sulla CASAGIT, sull’INPGI e su tutte le materia sindacali continua come sempre o agli uffici del Sindacato (0471971438 – sindgewe@gmail.com), contattamendo il segretario regionale (rocco@cerone.eu – 335 524 1938), il fiduciario CASAGIT (franz.volgger47@gmail.com), il fiduciario INPGI (g.piccoli@giornaletrentino.it): assistenza che non è mai venuta meno e continuerà ad essere fornita come sempre.

Confido nella comprensione di tutte le persone di buon senso.

Cordiali saluti.

Rocco Cerone

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An die Kolleginnen und Kollegen in der Journalistengewerkschaft. An die Kolleginnen und Kollegen in der CASAGIT

Ich möchte alle Kolleginnen und Kollegen, die sich mit verschiedenen Anliegen an die Büros der Journalistengewerkschaft wenden, zur Toleranz, Gelassenheit und Geduld aufrufen. Wir leben in einer besonderen Zeit und diese erfordert außerordentliche Entscheidungen. 

Mir erscheinen die Proteste, die mir von den Sekretärinnen und dem CASAGIT-Vertrauensmann Franz Volgger zugetragen wurden, unverständlich. 

Wie ihr alle wisst, ist die Coronavirus-Notlage noch nicht beendet. Die Nachrichten in Radio und Fernsehen und die Zeitungen berichten nach wie vor täglich davon. Daher ist immer noch höchste Vorsicht geboten, um das höchste Gut, die Gesundheit unserer Mitarbeiterinnen, zu schützen. Carmen Amadori, Barbara Giardini und Monica Debenedetti haben durchgehend gearbeitet, während des Lockdown und auch anschließend. 

Eben weil die gesundheitliche Notlage noch nicht beendet ist, sehe ich mich gezwungen, die Außendienste im Sitz der Journalistenkammer in Trient, bei denen Rechnungen für eine Kostenrückerstattung durch die CASAGIT entgegengenommen werden, auf unbestimmte Zeit auszusetzen. Auch der Zugang zu den Büros in der Wangergasse 22 in Bozen bleibt bis auf Weiteres untersagt. 

Kolleginnen und Kollegen aus Trient können ihre Unterlagen mit der Post verschicken (bitte daran denken, vorher Kopien anzufertigen), Kolleginnen und Kollegen aus Bozen können diese im Postfach der Journalistengewerkschaft hinterlegen. Auch für sie gilt: Kopien nicht vergessen. 

Für Informationen über die CASAGIT, das INPGI oder das Arbeitsrecht steht das Büro telefonisch unter der Rufnummer 0471 – 97 14 38 oder per Mail unter sindgewe@gmail.com zur Verfügung. Das gilt auch für den Sekretär selbst (rocco@cerone.eu – 335 52 41 938). Wir haben Unterstützung immer gewährt und werden es auch weiter tun. 

Ich hoffe auf das Verständnis und den Hausverstand von euch allen. 

Freundliche Grüße!

Rocco Cerone

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GRUPPI Ordine dei giornalisti

Consiglio nazionale dell’Odg: ecco i candidati di #ControCorrente

Alle elezioni del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti spostate al 15 novembre prossimo dall’attuale presidente Carlo Verna, i colleghi che si riconoscono in #ControCorrente Trentino Alto Adige/Südtirol ufficializzano le tre candidature per il rinnovo dei rappresentanti della regione. Lo rende noto un comunicato di #ControCorrente, sottoscritto da un gruppo di colleghi del Trentino Alto Adige/Südtirol.

I candidati sono il giornalista pubblicista Walter Filagrana, 42 anni, che lavora all’ufficio stampa di Confcommercio Trentino, il giornalista professionista Fabrizio Franchi, caposervizio cultura del quotidiano l’Adige, già presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige/Südtirol; il giornalista professionista Markus Perwanger, caporedattore della Struttura programmi di Rai Südtirol, candidato nel collegio unico nazionale in rappresentanza delle minoranze linguistiche tedesca e slovena.

I giornalisti della regione saranno chiamati a votare i loro rappresentanti domenica 15 novembre: a Trento presso il Grand Hotel Trento (piazza Dante, 20) dalle 10 alle 18; a Bolzano, alla Kolpinghaus, in largo Kolping 3, sempre dalle 10 alle 18.

Il turno di ballottaggio si terrà domenica 22 novembre.

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GRUPPI Ordine dei giornalisti

Ordine dei giornalisti nel caos: i giochi di Verna per impedire il voto

È sconcertante quanto sta accadendo al Senato, nell’imbarazzante silenzio del presidente nazionale dell’Ordine, Carlo Verna. Un emendamento al decreto Agosto – a firma di quattro esponenti di M5S (i campani D’Angelo e Puglia, la siciliana Floridia e il pugliese Dell’Olio,) propone di introdurre una modifica alla Legge Professionale 69/1963 e, nell’attesa, di prorogare per un anno, fino al 25 ottobre del 2021, l’attuale Consiglio nazionale dell’Ordine e gli Ordini regionali. Una proposta di riforma di cui non vi è traccia in alcun dibattito all’interno della categoria e che, evidentemente, è stata suggerita da qualche “manina” che conosce bene i meccanismi dell’Ordine. Inquietano anche il modo e il merito con cui viene affrontata la questione dei comunicatori.

Perché tutto questo silenzio?

L’esistenza di questo emendamento fa chiarezza sui finora inspiegabili tentativi di rinviare le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti in seno all’Ordine, fissate fin dallo scorso mese di giugno per l’ultima domenica di settembre e le prime due di ottobre. Tentativi di rinvio che ignorano le indicazioni del Ministero della giustizia, il quale non più tardi di una settimana fa ha ribadito che non vi sono motivi che possano giustificare un rinvio delle date fissate, tantomeno la cosiddetta emergenza Covid-19, considerato che in tutta Italia si voterà anche per Referendum e amministrative.

Le elezioni si devono svolgere regolarmente nelle date in cui 18 Ordini regionali su 20 le hanno convocate, rispettando le scadenze di legge. Qualsiasi rinvio, peraltro privo di motivazione, espone al rischio che la situazione di contagio peggiori e non non sia più possibile votare: cosa che permetterebbe a qualcuno di restare incollato alla poltrona il più possibile. In barba al diritto dei colleghi di scegliere i propri rappresentanti alla scadenza definita dalla normativa.

EmilioAlbertario
GianlucaAmadori
FabioAzzolini
AntonellaBaccaro
GiannettoBaldi
IdaBaldi
RobertaBalzotti
CarloBartoli
LorenzoBasso
LauraBerti
FedericoBonelli
PaoloBorrometi
MarioBosonetto
LucioBussi
CristinaCaccia
MimmaCaligaris
MichelaCanova
ValerioCataldi
Rocco CeroneCerone
Angelo ConteConte
MarcoConti
UbaldoCordellini
ElisabettaCosci
CristinaCosentino
BeatriceCurci
RobertaD’Angelo
GuidoD’Ubaldo
DanielaDe Robert
LuciaDel Vecchio
MaurizioDi Schino
VittorioDi Trapani
FramcoElisei
SilviaFabbi
SerenaFasiello
AndreaFerro
WalterFiligrana
Diana AngelaFormaggio
BrunoFracasso
FabrizioFranchi
LucaFrati
LidiaGaleazzo
BeppeGandolfo
SilviaGarambois
SilviaGarbarino
FulvioGardumi
GiorgioGasco
ElenaGiordano
AugustoGoio
GabrieleGuccione
GiovannaGueci
IgnazioIngrao
MauroKeller
MauroLando
GraziaLeone
MariaLepri
RobertaLisi
MicheleLorusso
ValentinoLosito
DanielaMacheda
IvanoMaiorella
Peter Malfertheiner
AlessandraMancuso
GiampaoloMarchini
ClaudioMarincola
ElisabettaMarincola
Maria teresaMartinengo
GiosèMarzano
RobertoMastroianni
RossellaMatarrese
CristinaMazzariello
NadiaMonetti
GianniMontesano
SilviaMotroni
GiuseppeMurru
SoniaOranges
EduardoOrlando
FrancescoPadoa
FilippoPaganini
MaurizioPaglialunga
Marco NicolòPerinelli
PinaPetta
GianfrancoPiccoli
SilviaResta
PieroRicci
RobertoRinaldi
AndreaRustichelli
GiorgioSantelli
PaolaSembenotti
PaoloServenti Longhi
BeppeSgambellone
Gian marioSias
PaolaSpadari
GiampieroSpirito
ElisabettaStefanelli
FrancescoStrippoli
GianfrancoSummo
RosariaTalarico
StefanoTallia
MarinaTesta
TizianoTrevisan
AlessioVallerga
MarcoVignudelli
LuciaVisca
MariaZegarelli
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Giornalisti minacciati SINDACATO

Mattarella ricorda Mauro De Mauro: «Esempio di giornalismo»

La sera del 16 settembre 1970 il giornalista dell’Ora venne rapito sotto casa da sicari mafiosi. Il suo corpo non fu più trovato. «I dubbi irrisolti e l’esito negativo dei procedimenti giudiziari costituiscono una sconfitta per le Istituzioni e, al tempo stesso, continuano a sollecitare l’impegno affinché si squarci il velo degli occultamenti», scrive il Capo dello Stato.

«Mauro De Mauro venne rapito cinquant’anni or sono da sicari mafiosi e il suo corpo non fu più trovato. In questo giorno di ricordo, desidero esprimere anzitutto la mia vicinanza e solidarietà ai familiari e a quanti conobbero e lavorarono con De Mauro, apprezzandone le qualità umane e l’impegno professionale. Ricerche e indagini non sono giunte a piena verità sulle ragioni e le responsabilità dell’efferato omicidio. I dubbi irrisolti e l’esito negativo dei procedimenti giudiziari costituiscono una sconfitta per le Istituzioni e, al tempo stesso, continuano a sollecitare l’impegno affinché si squarci il velo degli occultamenti». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa del giornalista.

«Palermo, la società siciliana e l’intero Paese – prosegue il Capo dello Stato – hanno sempre riconosciuto la matrice mafiosa: per questa ragione De Mauro è diventato un simbolo della comunità che vuole liberarsi dal giogo della criminalità e che intende affermare il principio di legalità come condizione di civiltà e di sviluppo. De Mauro rappresenta anche, con il suo sacrificio, il giornalismo che compie fino in fondo il proprio lavoro, che cerca di far luce su vicende oscure con coraggio, che non si accontenta di versioni di comodo, che esercita la propria libertà per assicurare, nel pluralismo, le libertà di tutti. Sono tanti i giornalisti che nel mondo pagano il prezzo più alto per questo impegno. Il loro esempio è un testimone ora affidato a tutti i colleghi e alle generazioni più giovani».

(Fonte: FNSI)

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SINDACATO

Premio giornalistico “Rossella Minotti” 2020

Il comitato promotore del Premio giornalistico «Rossella Minotti» istituisce e bandisce l’edizione 2020 dell’iniziativa. Possono partecipare gli iscritti ad una delle Associazioni regionali di Stampa federate nella Fnsi. Il termine per inviare gli articoli è il 30 novembre 2020. Il premio assegnerà ai vincitori 3.000 euro complessivi

Il premio giornalistico è intitolato alla memoria di Rossella Minotti, collega prematuramente scomparsa nel 2019. L’iniziativa parte dalla famiglia di Rossella con la partecipazione e il patrocinio di FNSI e ALG. Il comitato promotore è formato da: Raffaele Lorusso (segretario generale FNSI), Paolo Perucchini (presidente ALG) ed Edmondo Rho, giornalista e marito di Rossella Minotti (in rappresentanza della Famiglia).

IN ONORE DI ROSSELLA

Rossella Minotti, nata a Pescara, dopo la laurea svolse il suo praticantato frequentando l’Istituto per la Formazione al giornalismo (IFG) di Milano. Diventata professionista, lavorò ad “Amica” e quindi, per quasi tutta la sua vita, a “Il Giorno”, dove terminò la carriera come caporedattore. Ci ha lasciati, a causa di una malattia crudele, a soli 56 anni d’età, l’11 marzo 2019. Rossella aveva sempre nel suo grande cuore i giovani, in cui credeva molto: come capo cronista e poi capo redattore, ha fatto crescere professionalmente tante colleghe e tanti colleghi. Perciò il premio giornalistico a lei intitolato è riservato ai giovani under 35. Rossella, inoltre, era una giornalista molto impegnata nella difesa dei nostri diritti: ha fatto parte del Consiglio Nazionale Fnsi, a più riprese del Cdr del proprio giornale ed è stata in più mandati nel Collegio dei probiviri e nel Consiglio direttivo dell’ALG. Perciò il comitato promotore ha ritenuto giusto che il premio a lei intitolato sia riservato a chi è iscritta/o al sindacato dei giornalisti, quale prima iniziativa in Italia che premia, tra i soli giovani soci delle Associazioni Regionali di Stampa federate nella FNSI, le colleghe e i colleghi più meritevoli.

A CHI SI RIVOLGE IL PREMIO

Potranno concorrere al ‘Premio giornalistico Rossella Minotti’ tutte le giornaliste e tutti i giornalisti d’Italia (con iscrizione nell’albo dei professionisti o dei pubblicisti o nel registro dei praticanti) purché: – abbiano al massimo 35 anni d’età (nel 2020 possono partecipare le persone nate nel 1985 e anni seguenti); – facciano anche parte di una Associazione Regionale di Stampa e di conseguenza della FNSI. Sono previste due sezioni del ‘Premio giornalistico Rossella Minotti’: – quotidiani, periodici e agenzie di stampa; – web, radio e televisioni. La dotazione del Premio è di 3.000 euro annui, da suddividere nelle due sezioni: quindi andranno 1.500 euro a entrambi i vincitori. I partecipanti dovranno inviare i loro articoli, pubblicati entro il 31 ottobre 2020, alla segreteria del Premio (all’ALG, viale Monte Santo 7, Milano, tramite mail o con consegna diretta) e ciò dovrà avvenire entro il successivo 30 novembre 2020. Dopo di che la giuria proclamerà i vincitori delle due sezioni, con consegna del Premio a gennaio 2021.

Regolamento ‘Premio giornalistico Rossella Minotti’ 2020

Art. 1 – Il ‘Premio giornalistico Rossella Minotti’ (di seguito, ‘Premio’) ha cadenza annuale e si rivolge alle giornaliste e ai giornalisti under 35 (i candidati per l’edizione 2020 non dovranno aver compiuto i 35 anni al 31/12/2020) di cui risulti la regolare iscrizione all’Ordine (elenco professionisti, elenco pubblicisti o registro praticanti) e a una delle Associazioni Regionali di Stampa federate nella FNSI.

Art. 2 – La partecipazione al Premio è gratuita.

Art. 3 – Il tema di questa edizione 2020 del Premio è libero. Gli elaborati dei partecipanti saranno suddivisi in due sezioni: – quotidiani, periodici e agenzie di stampa; – web, radio e televisioni.

Art. 4 – Le giornaliste e i giornalisti interessati a partecipare dovranno far pervenire un lavoro (formato testo, video, audio, web doc) in lingua italiana, pubblicato da una testata registrata entro il 31 ottobre 2020. Gli elaborati non dovranno superare le 9 mila battute di lunghezza e/o i 5 minuti di durata. È possibile partecipare solo agli iscritti al sindacato dei giornalisti.

Art. 5 – Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 30 novembre 2020, all’indirizzo mail: premio.rossellaminotti@assogiornalisti.it

oppure consegnati direttamente alla segreteria del Premio, nella sede dell’Associazione Lombarda Giornalisti, in viale Monte Santo 7, Milano. Per informazioni: tel. 02/6375202 oppure 02/6375204.

Ogni partecipante dovrà specificare: nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo per la corrispondenza, telefono, indirizzo mail, curriculum, numero di tessera di iscrizione all’Ordine e Associazione Regionale della Stampa di appartenenza. A tutti i partecipanti sarà inviata una mail di conferma di ricezione.

Art. 6 – La cerimonia di premiazione si svolgerà entro il mese di gennaio 2021.

Art. 7 – Non si accetteranno servizi firmati con uno pseudonimo.

Art. 8 – I lavori presentati dai partecipanti saranno esaminati da una giuria, che si riunirà entro il 15 gennaio 2021, composta da: – Domenico Affinito (Vicepresidente dell’Associazione Lombarda Giornalisti, in rappresentanza dell’ALG); – Anna Del Freo (Segretario Generale Aggiunto della Federazione Nazionale Stampa Italiana, in rappresentanza della FNSI);

  • Sandro Neri (Direttore de Il Giorno); – Venanzio Postiglione (Vicedirettore del Corriere della Sera); – Edmondo Rho (giornalista, marito di Rossella Minotti, in rappresentanza della Famiglia). Il giudizio della giuria sarà insindacabile. Le motivazioni saranno illustrate nel corso della cerimonia di assegnazione del Premio.

Art. 9 – Ai vincitori delle due sezioni verrà corrisposta la cifra di 1.500 euro ciascuno. La giuria si riserva il diritto di assegnare eventuali menzioni speciali a elaborati meritevoli.

Art. 10 – Le informazioni e gli aggiornamenti sul Premio saranno riportati sui siti:

www.fnsi.it www.alg.it

Il Comitato Promotore del Premio è composto da:

  • Raffaele Lorusso, Segretario generale FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana); – Paolo Perucchini, Presidente ALG (Associazione Lombarda Giornalisti); – Edmondo Rho, giornalista, marito di Rossella Minotti (in rappresentanza della Famiglia).