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SINDACATO

Nuovo sito Sjg, sempre più vicino alle esigenze dei colleghi

BENVENUTI NEL NUOVO SITO DEL SINDACATO GIORNALISTI DEL TRENTINO ALTOADIGE

Cari/e Colleghi/e, come potete vedere, abbiamo rinnovato il sito del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige per renderlo più moderno e fruibile per gli associati e farlo diventare una sorta di pronto intervento per potere fornire, se possibile, delle prime risposte. Crediamo che il sito ed i social siano strumenti formidabili che sicuramente aiutano il nostro lavoro.

In particolare lo sforzo è quello di cercare di aiutare e di venire incontro alle esigenze informative soprattutto dei/lle colleghi/e precari che costituiscono l’ossatura della professione giornalistica.

Vi invito a consultare il sito per essere aggiornati sulle iniziative ed i servizi che offre il Sindacato dei Giornalisti.

Il segretario regionale

Rocco Cerone

* * *

WILLKOMMEN AUF DER NEUEN WEBSEITE DER JOURNALISTENGEWERKSCHAFT DER REGION TRENTINO SÜDTIROL 

Liebe Kolleginnen und Kollegen, wie ihr seht, haben wir die Webseite der Journalistengewerkschaft der Region Trentino Südtirol überarbeitet, um sie für die Mitglieder moderner und benutzerfreundlicher zu gestalten und um sie zu einer Art Notdienst zu machen, der nach Möglichkeit erste Antworten liefert. Wir sind der Meinung, dass die Webseite und auch die sozialen Medien hervorragende Instrumente sind, die unsere Arbeit unterstützen können.

Wir bemühen uns insbesondere darum, den Informationsbedarf unserer Kolleginnen und Kollegen in prekären Arbeitsverhältnissen, die das Rückgrat des journalistischen Berufsstandes bilden, zu decken.

Ich lade euch ein, die Webseite zu besuchen, um euch über die von der Journalistengewerkschaft angebotenen Initiativen und Dienstleistungen zu informieren.

Der Regionalsekretär

Rocco Cerone

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SINDACATO

Sjg al voto: rinnovo cariche sindacali il 16 settembre

Giovedì 16 settembre 2021, dalle ore 9, presso il centro pastorale di Bolzano, si svolgerà l’Assemblea regionale del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige.

I seggi elettorali si apriranno alle ore 11, a Bolzano sempre al Centro pastorale di piazza Duomo 2.

A Trento i seggi saranno allestiti presso il Grand Hotel Trento, in Piazza Dante 20, e rimarranno aperti fino alle ore 18.

Si voterà contemporaneamente per i Consigli direttivi del Sindacato regionale, delle Assostampa di Bolzano e dell’Assostampa di Trento, per il Gruppo uffici stampa (Gus) e per l’Unione nazionale giornalisti pensionati (Ungp).

Si possono esprimere, per il direttivo regionale, quattro preferenze a Bolzano e quattro a Trento, più un rappresentante di lingua tedesca a Bolzano.

Per l’Assostampa di Bolzano si voteranno sei professionali e tre collaboratori; per l’Assostampa di Trento sette professionali e due collaboratori; per l’Ungp sei su base regionale; per il Gus cinque su base regionale;

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SINDACATO

Sjg in prima linea contro le querele bavaglio

Il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige-FNSI esprime vicinanza e solidarietà ai colleghi Dania Mondini e Claudio Loiodice per il processo che li vede imputati per diffamazione a seguito della pubblicazione del libro inchiesta “L’affare Modigliani”, con cui hanno aperto uno squarcio nel mondo del mercato delle opere d’arte falsificate. Ancora una volta, si rileva come le querele temerarie rappresentino una limitazione inaccettabile della libertà di stampa e del diritto di cronaca sancito dall’articolo 21 della Carta costituzionale, compromettendo il diritto e il dovere dei giornalisti di informare e il diritto dei cittadini ad essere adeguatamente informati.
La prima udienza del processo di Mondini e Loiodice si è tenuta oggi presso il Tribunale di Trento, mentre la prossima udienza è stata fissata per il 13 gennaio del 2021. Il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige rimarrà accanto ai colleghi, ribadendo come un’informazione libera e priva di condizionamenti sia il presupposto per una democrazia matura.

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FREELANCE

Ianeselli (Trento), appello a Moles per equo compenso

“La mancanza di un equo compenso, oltre ad essere profondamente iniquo, costituisce per il settore giornalistico una drammatica emergenza”, scrive il sindaco di Trento.

Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha scritto una lettera al sottosegretario di Stato per l’informazione e l’editoria, Giuseppe Moles, affinché dia in tempi brevi attuazione alla legge 233 del 31 dicembre 2012 sull’equo compenso nel settore giornalistico.

“La stampa – scrive il primo cittadino nell’appello – svolge un ruolo fondamentale nel garantire il principio costituzionale della libertà di manifestazione del pensiero, e proprio per questo risulta fondamentale garantire all’esercito dei lavoratori precari del settore la corresponsione di una remunerazione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro svolto”.

Il testo della lettera:

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GRUPPI

Sjg, solidarietà a giornalisti bielorussi

Sdegno e solidarietà ai colleghi bielorussi per la liberticida chiusura dell’Associazione dei Bielorussi BAJ: lo esprime in una nota il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige Journalisten Gewerkschaft.

Siamo particolarmente vicini alla presidente dell’Associazione Bielorussi in Italia Supolka, con sede a Trento, Ekaterina Ziuziuk, presidente del gruppo regionale di Articolo21, sottolinea il segretario regionale Rocco Cerone.

Il provvedimento del governo bielorusso si inserisce in una serie di azioni, non solo in Europa, tese a tappare la voce ai giornalisti, rei di fare soltanto il loro dovere: informare i cittadini.

Il regime dittatoriale ed antidemocratico bielorusso pensa di avere spento le voci dei 1500 giornalisti, redattori, editori, fotografi, cameraman, dopo averne arrestato ventisette, che giacciono tuttora in carcere.

Interpretando il pensiero della FNSI  e del Sindacato Europeo dei Giornalisti – conclude Cerone – questa lotta deve risvegliare le coscienze sul dramma che si sta consumando in Bielorussia:

Sosterremo Ekaterina Ziuziuk e l’Associazione Bielorussi in italia Supolka in tutte le iniziative che riterrà di organizzare a sostegno dei colleghi bielorussi.

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GRUPPI

Gino Strada a Trento nel 2018: ‘Di Guerra e di Pace’

Roberto Rinaldi

Gino Strada venne a Trento il 7 settembre 2018 in occasione del 17esimo “Incontro nazionale di Emergency” intitolato “Di Guerra e di Pace”. Per ascoltarlo erano arrivati a migliaia da tutta Italia: un’ affluenza record tanto da  far decidere agli  organizzatori di installare  uno schermo in piazza Duomo, oltre che riempire in pochi minuti tutti i posti disponibili all’auditorium Santa Chiara e al Teatro Sociale. Un uomo capace di andare sempre oltre l’apparenza dei fatti, che altri preferivano per convenienza o per incapacità, nell’analizzare senza pregiudizi di sorta. Gino Strada era un oratore appassionato e anche in quell’occasione si era pronunciato senza mai ricorrere alla retorica, segno del prestigio e della capacità di analizzare temi fondamentali per una civiltà che si ritenga democratica, possedeva. Chi c’era a Trento non può dimenticare il suo accorato ed ennesimo appello per fermare tutte le guerre, indistintamente da qualunque causa, azione, o rivendicazione.

L’unico motivo era quello di capire gli effetti dell’immigrazione, la causa dei conflitti con i conseguenti crimini contro l’umanità che ne derivano. L’aumento di povertà nel mondo e di come questo questa si rifletteva in Italia. Era il 2018, e ricordandolo ora, appare non solo d’attualità ma un discorso premonitore se si pensa a cosa è accaduto con la pandemia. Gino Strada non usava mezzi termini nel contrastare la propaganda e l’utilizzo dei media quando l’intento è quello di confondere l’opinione pubblica. Nel riportare le sue parole pubblicate in quell’occasione su Rumor(s)cena, la frase: “Un medico chirurgo che non ama i giri di parole e mira al cuore del problema quando dice che in Italia si è venuta a creare “un’assuefazione all’odio” per alimentarsi sempre più a fronte di una “perdita di valori, di eguaglianza e fratellanza”, danno la misura di quanto fosse indispensabile la sua voce.

«Quelli che erano i valori con i quali la mia generazione è cresciuta, si sono rovesciati. Costituiscono però la base di qualsiasi società civile e smettere di parlarne o di considerarli importanti, è il primo passo verso quella decadenza che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente. Il mondo è a testa in giù e quando si smette di parlare di valori e principi si va verso la deriva, all’insorgenza degli estremismi e totalitarismi”. All’auditorium Santa Chiara Gino Strada fu il protagonista del dibattito: “Uno straccio di umanità” insieme a Rossella Miccio, presidente di Emergency e Amalia De Simone una giornalista specializzata in inchieste. Gino Strada, un medico impegnato a salvare le vittime di guerra, non si era risparmiato nel “praticare la resistenza umana”. Una resistenza pacifica orientata ad aiutare chi soffre perché esiste “un’eguaglianza nella sofferenza che non va mai trascurata”, così come è importante “sostenere pratiche di pace e di eguaglianza e la pratica dei diritti è la pratica della pace”. Schivo nell’evitare la celebrità aveva spiegato di sentirsi a disagio e incredulità per la notorietà che lo accompagnava: “La banalità del nostro lavoro è stato scambiato per straordinario ma non ci vedo nulla del genere nello svolgere il proprio mestiere con dedizione”.

Per lui era normale curare ovunque le guerre procuravano vittime, feriti e dolore, senza dimenticare l’ Italia: “undici milioni di italiani non riescono ad accedere alle cure sanitarie per ragioni economiche e logistiche”, ed era il 2018. L’impegno di Emergency in Italia: “una piccola organizzazione che è riuscita a curare gratuitamente tra il 1994 e il 2018 9 milioni di persone”. Senza dimenticare la Costituzione italiana quando si scagliò contro la partecipazione di contingenti militari all’estero, come quello in Afghanistan: “Una violazione della nostra Costituzione e di fatto contro la volontà popolare”. Sul tema dell’immigrazione spiegò che le scelte politiche attuate contribuivano solo ad aggravare le condizioni di chi viene respinto. Sulla Libia disse: “creano condizioni di vita disumane in luoghi che sono dei lager”. Nulla è cambiato dal 2018 ad oggi. “Lo straniero viene visto come un nemico grazie anche ad una responsabilità dei mass media nell’alimentare un’informazione che influisce sul pensiero delle persone e di conseguenza si distorce la realtà”. Ci mancherà.

Fonte: Articolo21

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PREVIDENZA E SALUTE

Inpgi2: definite modalità per l’esonero parziale dei contributi

Con la pubblicazione ufficiale del Decreto Ministeriale del 17 maggio 2021, avvenuta lo scorso 28 luglio, sono state definite le modalità operative per la fruizione dell’esonero parziale dei contributi dovuti per l’anno 2021 dai colleghi liberi professionisti iscritti alla Gestione separata, previsto dall’art.1, commi 20-22 della legge di bilancio per il 2021.

L’esonero, così come specificato con nota del Ministero del Lavoro dello scorso 29 luglio, riguarda le somme dovute a titolo di contributo soggettivo (sia contributo minimo 2021 che saldo 2020) la cui scadenza di pagamento ricada nell’anno 2021. Non sono comprese nell’agevolazione, quindi, le somme da versare a titolo di contributo integrativo e di maternità.

La misura – che rientra tra gli interventi disposti dal Governo per contenere gli effetti negativi, sul piano economico, determinati dalla situazione di emergenza da Covid-19 – è riservata agli iscritti che nell’anno 2019 abbiano conseguito un reddito professionale annuo non superiore a 50.000 euro e che, nel corso dell’anno 2020, abbiano subito una riduzione del fatturato e dei compensi di almeno il 33% rispetto all’importo del 2019.

A prescindere da tale requisito, inoltre, possono beneficiare dell’esonero parziale anche i colleghi che abbiano avviato l’attività nell’anno 2020. Al contrario, sono esclusi dall’esonero tutti coloro che hanno iniziato l’attività nel 2021. Sono, altresì, esclusi dal beneficio tutti coloro che, nell’anno 2021, siano titolari di un trattamento di pensione o che abbiano svolto attività di lavoro dipendente.

Per poter beneficiare dell’esonero parziale, i colleghi in possesso dei requisiti previsti dovranno presentare all’INPGI – a decorrere dalle ore 10:00 del prossimo 23 agosto e fino alle ore 24:00 31 ottobre 2021 – una apposita domanda predisposta su un modulo in formato telematico on line, compilabile esclusivamente accedendo all’ area riservata agli iscritti del sito www.inpgi.it utilizzando le proprie credenziali.

Coloro che non siano in possesso di credenziali attive o che le abbiano dimenticate potranno dotarsi di nuove credenziali seguendo la procedura descritta al seguente link.

Per quanto riguarda la misura dell’esonero parziale – per la quale la legge di Bilancio ha stabilito comunque un tetto massimo individuale di 3.000 euro – l’importo effettivo spettante a ciascun richiedente sarà definito solo a seguito dell’emanazione di un nuovo Decreto ministeriale che suddividerà le risorse stanziate tra tutti gli Enti previdenziali privatizzati dei professionisti, in base alle relative domande presentate. Gli importi definitivi, quindi, saranno riparametrati dal Ministero in misura proporzionale tra tutti i beneficiari e successivamente comunicati dall’Istituto agli aventi diritto.
Pertanto, sia ai fini della fruizione che della quantificazione della misura dell’esonero, non avrà alcuna rilevanza l’ordine di presentazione delle domande, purchè venga rispettato il termine di invio del 31 ottobre 2021.

Una volta che gli uffici avranno esaminato le istanze, l’eventuale rigetto sarà comunicato agli interessati entro il 15 novembre 2021.

(Fonte: InpgiNotizie)

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SINDACATO

Gazzetta del Mezzogiorno, Sjg auspica ritorno in edicola

Il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige (Sjg), stigmatizzando la scelta dell’editore di non prorogare il contratto di affitto, auspica un imminente ritorno delle pubblicazioni della Gazzetta del Mezzogiorno, proseguendo una storia iniziata 130 anni fa. Facendo seguito all’appello di tanti colleghi rimasti da un giorno all’altro senza lavoro, ai numerosi lettori privati di un punto di riferimento per tutto il Meridione, il Sindacato rilancia le proposte del segretario generale della FNSI Raffaele Lorusso e dell’Assostampa Puglia Bepi Martellotta, affinché si concilino al più presto le procedure di votazione dei creditori nell’ambito della procedura fallimentare che interessa la società proprietaria della testata oppure affinché si profili una soluzione temporanea, revocando la sospensione dell’esercizio provvisorio di Edisud per riportare il giornale da subito in edicola.

“Conosciamo bene il dramma che rappresenta la chiusura di una testata locale, sia per i lavoratori, sia per i lettori. In Trentino Alto Adige abbiamo vissuto una situazione simile lo scorso gennaio, con la chiusura del quotidiano storico ‘Il Trentino’, che ha non ha solo comportato la perdita del posto di lavoro per 40 colleghi, ma ha generato sfiducia e indignazione in tutta la popolazione. Ci auguriamo quindi che tutti gli attori facciano la propria parte per riportare la Gazzetta del Mezzogiorno alle stampe il prima possibile”, precisa il Sindacato.

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SINDACATO

Regione TAA, selezione pubblica per colleghi disoccupati

“Il Sindacato, l’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige ed Assostampa Trento auspicano una selezione pubblica per l’assunzione dei due giornalisti all’ufficio stampa del Consiglio Regionale, unico strumento in grado di garantire trasparenza e risposte ai numerosi disoccupati, frutto della crisi dell’editoria che sta interessando anche la nostra regione”. Lo affermano in una nota congiunta il segretario regionale Rocco Cerone ed i presidenti Mauro Keller e Patrizia Belli, esortando l’assemblea legislativa ad impegnare l’ufficio di presidenza ad indire un concorso pubblico che consideri come titolo preferenziale la disoccupazione. Ciò per dare una risposta anche ai tanti colleghi del quotidiano Trentino rimasti senza lavoro.

(Foto: LucasD, wikimedia)

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SINDACATO

Chiusura ferie estive – Schließung wegen Ferien

L’ufficio del Sindacato regionale dei giornalisti, dell’INPGI e della CASAGIT resterà chiuso per ferie da mercoledì 4 agosto a mercoledì 25 agosto 2021.  

Die Büros der Journalistengewerkschaft, des INPGI und der CASAGIT bleiben vom Mittwoch, 4. August bis Mittwoch, 25. August 2021 wegen Ferien geschlossen.