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Giornalisti in piazza a Roma contro il ddl diffamazione

Giornalisti in campo per sensibilizzare opinione pubblica e addetti ai lavori sui pericoli legati al disegno di legge di riforma della diffamazione in discussione in commissione Giustizia del Senato. Per lanciare l’allarme, la Fnsi ha convocato in piazza Santi Apostoli a Roma una riunione straordinaria del Consiglio nazionale, giovedì 14 dicembre 2023, invitando a partecipare i rappresentanti degli organismi della categoria, parlamentari, magistrati.

«È un ddl pericoloso perché allontana l’Italia dagli standard europei», ha sottolineato il presidente della Federazione della Stampa, Vittorio di Trapani, aprendo la manifestazione con un ricordo di Antonio Megalizzi, ucciso cinque anni fa in un attentato a Strasburgo. Poi anche parole di sostegno ai colleghi della Dire, vittime di «editori che continuano a licenziare».

«Ci troviamo di fronte a due azioni parallele, in Italia e in Europa, che si stringono a tenaglia sulla libertà di stampa – ha sottolineato la segretaria della Fnsi, Alessandra Costante -. Il ddl sulla diffamazione è un testo liberticida, perché uccide la capacità dei giornalisti di cercare e pubblicare notizie».

Costante ha quindi puntato il dito contro la volontà di Italia, Francia e Germania di consentire, nell’ambito della discussione sulla legge europea sulla libertà dei media, la possibilità di mettere sotto controllo i telefoni dei giornalisti nel nome della sicurezza nazionale. «Ma quale è la definizione di sicurezza nazionale? – si è chiesta -. Tutto può essere sicurezza nazionale. Dobbiamo far sentire la nostra voce e riunire la gente nel nome delle nostre richieste».

«Abbiamo condiviso con la Federazione gli emendamenti al disegno di legge, che ci auguriamo venga modificato. Quanto previsto nel ddl è molto inadeguato», ha detto il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, invitando i parlamentari a sostenere la proposta sull’equo compenso messa a punto dal Consiglio nazionale.

Il segretario Usigrai, Daniele Macheda, ha messo in evidenza come il tema riguardi a vicino anche il servizio pubblico. Il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, ha ricordato che «il diritto all’informazione è essenziale per la qualità della democrazia» e che «occorre trovare il giusto contemperamento tra i diversi diritti».

All’iniziativa hanno partecipato anche Salvo Guglielmino (Cisl), Giulia Guida (Slc Cgil), Fabrizio Cassinelli del Gruppo Cronisti Lombardi, giornalisti del Cdr dell’Ansa e della rete NoBavaglio, con il portavoce Marino Bisso, Anna Del Freo, nella veste di componente italiana dell’Esecutivo della Efj e Paolo Borrometi, referente della Fnsi per i progetti di educazione alla legalità.

Hanno espresso il loro sostegno Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana e Walter Verini del Pd, in piazza insieme ad altri parlamentari dei loro partiti.

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Addio a Marco Gardenghi, una vita per il sindacato

È morto Marco Gardenghi, amico, collega, compagno di battaglie sui diritti e contro il precariato Una giornata triste quella di oggi 10 dicembre anche per il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige.

È morto Marco Gardenghi, amico e collega, compagno di tante battaglie per i diritti di chi fa informazione e contro il precariato in tutte le sue forme. Gardenghi aveva 69 anni: si è spento all’ospedale di Ferrara, la sua città, dopo una lunga malattia vissuta con caparbietà, dignità, forza, senza lamentazioni, così come ci ha insegnato a vivere la vita professionale e quella sindacale.

«Il Sindacato regionale si stringe alla famiglia di Marco, alla moglie Vita e alla figlia Elisabetta, ma anche alla sua seconda famiglia, l’Aser, l’Assostampa dell’Emilia Romagna, in particolare a Matteo Naccari, cui lo stesso Marco aveva passato il testimone, e a Paolo Amadasi, attuale presidente. Marco c’era sempre. Preparato, disponibile, generoso e polemico. Sì polemico, di quella polemica costruttiva, convinta e sempre e solo tesa al bene collettivo, mai per tornaconto personale».

Chi vorrà salutare Marco, lo potrà fare venerdì 15 dicembre alle 14.20 nell’Aula del Commiato della Certosa di Ferrara.

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Giornalisti minacciati Ordine dei giornalisti SINDACATO

Conferenza stampa Odg e Fnsi a Roma per il Ddl sulla diffamazione a mezzo stampa


Ddl Diffamazione, domani, mercoledì 25, ore 14 conferenza stampa Odg e Fnsi nella sede nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Il testo del Disegno di legge in materia di diffamazione a mezzo stampa adottato dalla commissione Giustizia del Senato quale testo base per la prosecuzione dei lavori non tutela la libertà di informazione, rischiando di comprimere l’autonomia dei giornalisti e, dunque, il diritto dei cittadini ad essere informati. Ne sono convinti il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale della Stampa italiana che, per denunciarne le criticità, convocano una conferenza stampa per domani, mercoledì 25 ottobre 2023, alle ore 14, nella sede del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in via Sommacampagna 19, a Roma. All’incontro partecipano Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Gianluca Amadori, componente del Comitato esecutivo del Cnog, Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi e Vittorio di Trapani, presidente Fnsi. “Così com’è formulato – rilevano sindacato e Ordine – quel testo non assicura il corretto e doveroso bilanciamento di principi costituzionalmente garantiti, quali la tutela della dignità della persona e il diritto dei cittadini all’informazione”.
Roma, 24 ottobre 2023

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Cdr con FNSI: ‘Uniti per il rinnovo del contratto e la qualità dell’informazione’

La Conferenza nazionale dei Comitati e fiduciari di redazione, riunita a Roma, giovedì 5 ottobre 2023, ha approvato all’unanimità la piattaforma di rivendicazioni che fissa le priorità dell’azione sindacale ed eletto i propri rappresentanti in Commissione contratto Fieg-Fnsi. La segretaria generale Alessandra Costante: «Pronti al dialogo, ma anche alla mobilitazione».

Riunione della Conferenza nazionale dei Comitati e fiduciari di redazione, giovedì 5 ottobre 2023, a Roma. Nella sede della Fnsi, giornaliste e giornalisti della rappresentanza sindacale aziendale hanno approvato all’unanimità la piattaforma di rivendicazioni in 15 punti che fissa le priorità dell’azione sindacale anche in vista di un «auspicabile e non più rinviabile confronto» con la politica e con gli editori.

«I giornalisti italiani sono pronti al dialogo, ma anche alla mobilitazione per recuperare la dignità e la centralità del lavoro giornalistico», spiega la segretaria generale Alessandra Costate.

Fra i temi affrontati nella giornata di confronto: la difesa reale dei contratti di lavoro e della qualità dell’informazione, «perché non si può retrocedere sui diritti per una flessibilità che le aziende in gran parte vogliono declinare come precariato selvaggio e ricatto occupazionale»; la formazione sindacale, l’equo compenso per i lavoratori autonomi, la centralità del giornalismo locale e del servizio pubblico, l’organizzazione del lavoro nell’online e negli uffici stampa privati, l’impegno a ottenere l’agibilità sindacale per chi lavora negli uffici stampa pubblici, le sfide poste dall’innovazione tecnologica.

Al termine dei lavori dell’assemblea sono anche stati eletti i rappresentanti dei Cdr nella Commissione contratto permanente Fieg-Fnsi:

  • Alessio Antonini, Giancarlo Macaluso, Francesco Strippoli e Rossella Verga (quotidiani);
  • Antonio Coronato, Elisabetta Santon e Luigi Ferraiuolo (emittenza radiotelevisiva);
  • Ivan Zinzi e Daniela Stigliano (periodici);
  • Marta Tartarini e Paolo Rubino (agenzie di stampa);
  • Daniele De Salvo e Silvia Nani (corrispondenti, collaboratori fissi, pubblicisti part-time);
  • Antonella Loi (Siti online, uffici stampa, service).

La Commissione contratto, completata dai rappresentanti dei Comitati e fiduciari di redazione eletti al termine della riunione della Conferenza, saranno integrate da esperti di prossima individuazione.

Fonte: FNSI

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FNSI e SJG: ‘Serve un patto per il lavoro giornalistico’

La segretaria della Federazione nazionale della Stampa italiana, Alessandra Costante, è intervenuta all’assemblea annuale del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, affrontando anche il tema dell’intelligenza artificiale: «Dobbiamo governarla, affinché venga impiegata come supporto tecnico non generativo».

«Negli ultimi anni viviamo un paradosso: mentre cresce la domanda di informazione, diminuiscono i giornalisti professionali. Il lavoro giornalistico è diventato un lavoro povero. Chiediamo con forza al governo di tutelare il diritto al lavoro per tutti e il rispetto del lavoro giornalistico». Così la segretaria della Federazione nazionale della Stampa italiana, Alessandra Costante, intervenendo a Bolzano all’assemblea annuale del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige giovedì 21 settembre 2023.

«Per noi l’equo compenso è solo proporzionalità e coerenza con le retribuzioni contrattuali», ha precisato Costante. Durante il suo intervento, la segretaria della Fnsi ha parlato anche della «differenza enorme tra informazione e propaganda», precisando come la prima garantisca «la tenuta democratica del Paese, mentre la propaganda mina la democrazia», e dell’opportunità di riformare le leggi di settore, che «fotografano una realtà che non esiste più da decenni».

  • Sulle sfide legate alle nuove tecnologie, la segretaria della Fnsi ha specificato come sia intenzione della categoria confrontarsi apertamente sull’intelligenza artificiale, evitando che diventi uno strumento per distruggere posti di lavoro. «Se vogliamo che l’informazione e l’occupazione nell’informazione abbiano un futuro in questo Paese, dobbiamo governare l’intelligenza artificiale, affinché venga impiegata come supporto tecnico non generativo», ha concluso.
  • Nel corso dell’assemblea è intervenuto anche il segretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Rocco Cerone: «Proporremo una modifica delle leggi provinciali per garantire la stabilizzazione dei colleghi precari degli uffici stampa e affinché le provvidenza pubbliche all’editoria siano collegate al rispetto contrattualistica giornalistica e alla salvaguardia del lavoro». Cerone ha poi lanciato la proposta per un «un patto nazionale per il lavoro giornalistico», a partire dal Trentino Alto Adige.
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Assemblea annuale SJG a Bolzano il 21 settembre

Si terrà giovedì 21 settembre, presso la Kolpinghaus (Largo Adolph Kolping, 3, 39100 Bolzano), l’assemblea annuale del Sindacato dei giornalisti del Trentino-Alto Adige, alle ore 10. Tra i temi al’ordine del giorno, vi sono la digitalizzazione delll’informazione, la nuova governance dell’Inpgi 2, l’assistenza sanitaria Casagit. Ai lavori prenderà parte anche la segretaria generale della FNSI, Alessandra Costante.

I colleghi sono invitati.

* * *

Di seguito la lettera di invito del segretario regionale, Rocco Cerone

Care Colleghe, Cari Colleghi,
Vi ricordo l’assemblea annuale del Sindacato dei giornalisti del Trentino-Alto Adige (convocata alle ore 7.00 in prima convocazione e in seconda) alle ore 10 di Giovedi 21 settembre BZ.
I temi del lavoro, della digitalizzazione dell’informazione, della nuova governance dell’INPGI 2, dell’assistenza sanitaria Casagit, della riforma della professione al centro dei lavori con l’intervento della segretaria generale della FNSI Alessandra Costante.
Ordine del giorno:

  1. Elezione del presidente e del segretario verbalizzante dell’Assemblea;
  2. Relazione del Segretario;
  3. Relazione del Tesoriere;
  4. Relazione dei Revisori dei conti;
  5. Saluto ed intervento dei rappresentanti degli enti di categoria;
  6. Discussione delle relazioni;
  7. Approvazione del bilancio;
  8. Varie ed eventuali;
    In attesa di incontrarci, un cordiale saluto a tutti.

Il Segretario Regionale
Rocco Cerone

***

Liebe Kolleginnen und Kollegen,
die Journalistengewerkschaft erneuert ihre Gremien. Alle Mitglieder der Region Trentino-Südtirol sind daher am Donnerstag, 21 September, um 7 Uhr in erster und um 10 Uhr in im Kolpinghaus, Largo Adolph Kolping, 3, 39100 Bozen BZ, statt.
Die Themen Arbeit, die Digitalisierung der Information, die neue Governance des INPGI 2, die Casagit-Gesundheitsversorgung und die Reform des Berufsstandes im Mittelpunkt der Arbeit mit dem Beitrag der Generalsekretärin der FNSI Alessandra Costante
Tagesordnung:

  1. Wahl des Präsidenten und des Protokollführers der Versammlung;
  2. Bericht des Sekräters;
  3. Bericht des Schatzmeisters;
  4. Bericht der Rechnungsprüfer;
  5. Grußworte und Stellungnahme der Vertreter der Berufsgremien (FNSI, Kammer, Casagit u.s.w.);
  6. Diskussion;
  7. Genehmigung der Bilanz;
  8. Allfälliges;

Der Regionalsekräter
Rocco Cerone

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Avviso chiusura uffici Sjg per ferie estive

L’ufficio del Sindacato regionale dei giornalisti, dell’INPGI e della CASAGIT resterà chiuso per ferie da lunedì 7 agosto a domenica 27 agosto 2023.

Die Büros der Journalistengewerkschaft, des INPGI und der CASAGIT bleiben vom Montag, 7. August bis Sonntag, 27. August 2023 wegen Ferien geschlossen.

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Appello del Sindacato per il rispetto dell’attività giornalistica

Un appello al Prefetto, Filippo Santarelli, ed al Questore di Trento, Maurizio Improta, affinchè intervengano sulle società di vigilanza privata che impediscono ai giornalisti lo svolgimento dell’attività costituzionalmente garantita dall’articolo 21 della Costituzione di raccolta di informazioni e di realizzazione di fotografie su suolo pubblico viene rivolto dal Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige, d’intesa con Assostampa Trento ed Unione Cronisti regionale.

La richiesta di ripristino della legalità in una nota del segretario regionale Rocco Cerone, che ricorda il divieto opposto ad un cronista del Nuovo Trentino che stava realizzando un servizio in via Brennero a Trento, pubblicato oggi dal quotidiano a pagina 5. I responsabili della pubblica sicurezza debbono garantire la libertà di movimento ai giornalisti.

Dopo il caso della preside del Liceo Da Vinci di Trento, che ha impedito l’accesso ai giornalisti all’esame pubblico della studentessa riammessa dal TAR alla maturità, è il secondo episodio in pochi giorni che lede la libertà di stampa.

Conoscendo la sensibilità del Prefetto Santarelli e del Questore Improta – conclude la nota del Segretario regionale Cerone – sono sicuro in un positivo intervento di richiamo che consenta ai giornalisti di continuare a documentare liberamente il cantiere di via Brennero a Trento.

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Sindacato TAA, garantire l’accesso agli esami di Stato ai giornalisti

Il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige stigmatizza la decisione della dirigente del liceo “Leonardo Da Vinci” di Trento, che – a quanto riportato dai quotidiani locali – ha impedito nei giorni scorsi l’accesso ai cronisti all’esame di maturità effettuato da una ragazza ammessa dal Tar di Trento. I colloqui dell’esame di maturità sono pubblici e pertanto l’accesso deve essere garantito a chiunque intenda seguirli.

Non si capisce con quale discrimine sia stato consentito l’accesso a docenti di altri istituti, arrivati appositamente per seguire un fatto divenuto di cronaca nazionale, e non ai giornalisti. Si chiede inoltre chiarimenti sulla legittimità del presunto incarico conferito dalla dirigente al personale Ata, che, secondo i cronisti presenti, avrebbe ricevuto il compito di sbarrare l’accesso unicamente ai giornalisti.
Si rileva come l’interdizione ai giornalisti dell’accesso ad un esame pubblico rappresenti un vulnus al diritto di cronaca sancito dalla Costituzione italiana (all’articolo 21), oltre a configurarsi come possibile interruzione (in questo caso non solo illegittima, ma anche ingiustificata) di un servizio pubblico.

Senza entrare nel merito della vicenda che ha interessato la giovane studentessa, si fa presente come gli esami pubblici debbano svolgersi garantendo la trasparenza e l’imparzialità del processo di valutazione, principio sancito dall’articolo 97 della Costituzione).

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Corriere della Sera, FNSI al fianco dei colleghi: ‘Cairo rispetti la redazione’



“La Federazione nazionale della Stampa italiana è al fianco delle colleghe e dei colleghi del Corriere della Sera in stato di agitazione dopo due giorni di sciopero ed esprime loro vicinanza e solidarietà, tenendo conto che tante e tanti guadagnano cifre considerevolmente più basse della media retributiva del giornale che l’editore Urbano Cairo ha, con poca eleganza, indicato nella risposta all’assemblea dei giornalisti. A questo si aggiungono carichi di lavoro sempre più pesanti e minori prospettive di carriera”. È quanto si legge in una nota della segreteria della Fnsi.

“In un momento storico così difficile le relazioni sindacali si sono vieppiù complicate, non solo al Corriere: Cairo deve rispettare le rappresentanze sindacali e l’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti senza entrare nel merito delle relative dinamiche interne. Solo nell’osservanza dei rispettivi ruoli, si potrà riprendere al più presto un confronto teso all’inclusione e alla tutela di tutti”, prosegue il documento.

“L’editoria – incalza la Fnsi – attraversa da anni la sua crisi più grave e la Federazione si aspetta un rilancio e uno slancio da parte degli editori, in particolare da quello del primo quotidiano italiano che deve avere più attenzione per le sue giornaliste e per i suoi giornalisti. Rilancio e slancio che devono ripartire dalla qualità dell’informazione e del fare giornalismo espressi dal Corriere della Sera i cui giornalisti vanno remunerati nel modo corretto, a partire dai collaboratori, così come avviene nelle grandi media company del mondo occidentale a cui il Corriere, a detta dello stesso editore, si pregia di appartenere. Da inizio anno le edizioni locali sono entrate nella società del Corriere, diventandone parte integrante: la nuova declinazione territoriale in diverse regioni italiane è una ricchezza che va valorizzata anche nello scambio professionale fra colleghe e colleghi che hanno provenienza ed esperienza diverse. E chi ha fatto la storia del Corriere ha molto da insegnare ai giovani che potranno essere le firme di domani”.

Per il sindacato, “l’ingerenza dell’editore si misura col metro della vicinanza o lontananza fisica dalla redazione, ancorché simbolica, e soprattutto dalla sempre maggiore interferenza del marketing e della gestione digitale delle notizie che caratterizzano tutta la stampa italiana, compromettendone credibilità e autorevolezza. L’autonomia e la libertà delle colleghe e dei colleghi del Corriere, e di tutti i giornalisti, parte dai no che ognuno sa e saprà dire nel rispetto sia della deontologia che delle lettrici e dei lettori. Il giornalismo italiano – conclude la segreteria della Fnsi – ha bisogno di nuove norme che tutelino oltre il diritto e dovere di cronaca anche la sopravvivenza economica delle imprese editoriali, così come sta avvenendo in tanti Paesi d’Europa. Siamo certi che la comunità del Corriere, con la sua autorevole voce, sarà al fianco della Fnsi nel chiedere a governo e Parlamento di legiferare in tal senso”.