«A quasi un anno dal 14 dicembre siamo coscienti dell’importanza di mantenere vivo il ricordo di Antonio. Per portare avanti il suo messaggio e promuovere una cultura dell’informazione, dell’istruzione e dell’impegno civico», commentano i genitori Domenico e Anna Maria, la sorella Federica e la fidanzata Luana Moresco. Con la famiglia e la Fnsi, sono enti fondatori il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, l’Usigrai, il Comune, la Provincia autonoma e l’Università di Trento, le associazioni Rad-Uni e Articolo21.
Con la firma dell’atto costitutivo da parte delle istituzioni e delle associazioni promotrici al Palazzo della Provincia, nasce ufficialmente a Trento la Fondazione dedicata ad Antonio Megalizzi, il giovane giornalista rimasto vittima dell’attacco terroristico ai mercatini di Natale di Strasburgo, nell’11 dicembre del 2018. La Fondazione è promossa dalla famiglia Megalizzi, dalla fidanzata Luana Moresco e dalla Federazione nazionale della Stampa italiana, assieme a Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Usigrai, Comune di Trento, Provincia autonoma di Trento, Università degli studi di Trento, associazione degli operatori radiofonici universitari Rad-Uni e associazione Articolo21. Alla firma era presente anche il Commissario del governo Sandro Lombardi.
«A quasi un anno dal 14 dicembre siamo coscienti dell’importanza di mantenere vivo il ricordo di Antonio. Per portare avanti il suo messaggio e promuovere una cultura dell’informazione, dell’istruzione e dell’impegno civico. Da queste premesse nasce la Fondazione Antonio Megalizzi, con l’obiettivo di creare e sostenere iniziative finalizzate a favorire nella società lo sviluppo del senso critico, civile ed etico», è il commento dei genitori Domenico e Anna Maria, della sorella Federica e della compagna di Antonio, Luana Moresco, da oggi presidente della Fondazione.
«Con la firma dell’atto costitutivo – ha dichiarato da Roma il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti – si suggella un’alleanza virtuosa tra il mondo del giornalismo italiano, la famiglia Megalizzi e le istituzioni locali. Si tratta di un modello unico in Italia, dove giornalisti e comunità locale si mettono a disposizione della famiglia Megalizzi per perpetuare l’ideale europeo di Antonio ed il suo sogno di fare il giornalista. Lo scopo ultimo è quello di far rivivere i sogni e le aspirazioni di Antonio Megalizzi portando avanti il suo messaggio, attualissimo, contro le fake news e i linguaggi d’odio, affinché tanti altri giovani aspiranti giornalisti senza tessera possano avere una speranza di futuro nel suo nome».
Il Consiglio di amministrazione della Fondazione sarà composto da otto consiglieri: quattro nominati dalla famiglia Megalizzi e quattro dagli enti fondatori. Tra gli organi della Fondazione è previsto anche un Comitato scientifico che avrà compiti di consulenza tecnico-scientifica circa le attività che la Fondazione intende, di volta in volta, realizzare. Per la Federazione nazionale della stampa, e in rappresentanza di tutte le associazioni giornalistiche, entrerà nel Cda il segretario del Sindacato del Trentino Alto Adige Rocco Cerone.
Assieme ai familiari, hanno firmato l’atto costitutivo il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti; il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta; il rettore Paolo Collini; il segretario generale aggiunto della Fnsi e segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani; il vicesegretario regionale del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige, Lorenzo Basso; il presidente di Articolo21, Paolo Borrometi; la presidente di RadUni, Martina Esposito.
Il presidente Giulietti ha proposto di tenere proprio a Trento il forum delle famiglie vittime del terrorismo e di consegnare gli scritti di Antonio Megalizzi contro i linguaggi di odio e contro razzismo e xenofobia alla senatrice a vita Liliana Segre.
La storia di Antonio Megalizzi, con i suoi scritti inediti, è racchiusa in un libro ‘Il sogno di Antonio’, edito da Solferino.