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La Fnsi agli Stati generali. Il premier ringrazia la stampa: ‘Ruolo centrale durante l’emergenza’

Nell’introdurre il segretario generale Lorusso, il presidente Conte ha sottolineato l’importanza dei media nel periodo della pandemia. «Riconoscimento importante, ma per garantire la funzione essenziale dell’informazione occorrono interventi mirati e riforme di sistema e garantire la qualità del lavoro dei giornalisti», rileva il vertice del sindacato. Un momento dell’incontro al Casino del Bel Respiro di Parco di Villa Pamphilj.

Seconda giornata degli Stati generali dell’economia dedicata al confronto con gli enti locali e le parti sociali. Al tavolo, con i rappresentanti di Regioni, Comuni e Province, anche Vittorio Colao e alcuni componenti del Comitato di esperti e gli esponenti di sindacati e associazioni di categoria. Per la Federazione nazionale della Stampa italiana è intervenuto il segretario generale Raffaele Lorusso, accompagnato dal direttore Tommaso Taquanno.

Nell’introdurre l’intervento del segretario generale della Fnsi, il presidente Conte ha sottolineato l’importanza del ruolo degli organi di informazione, in particolare in questa fase di emergenza «con tutti i cittadini a casa, tutti chiamati a rispettare le misure di distanziamento fisico e a rinunciare alle normali abitudini di vita. Se abbiamo raggiunto un risultato è perché tutta la comunità nazionale, in ciascuna delle sue componenti, ha fatto la sua parte. Per questo voglio dare atto pubblicamente del ruolo che hanno avuto la stampa e gli organi di informazione», ha detto Conte.

«Il riconoscimento del ruolo degli organi di informazione durante la fase dell’emergenza da parte del presidente del Consiglio ribadisce l’importanza e il ruolo strategico della stampa. Un ruolo fondamentale per consentire la formazione di un’opinione pubblica matura e consapevole e per rafforzare le istituzioni democratiche, che deve essere sostenuto con interventi mirati e riforme di sistema», è il commento del segretario generale Lorusso al termine dell’audizione nel corso degli Stati generali.

«Siamo grati al presidente del Consiglio per aver ricordato il ruolo fondamentale svolto dalla stampa nel periodo dell’emergenza sanitaria e per l’attenzione che il governo riserva al settore – sottolinea Lorusso -. Un’attenzione dimostrata anche dall’invito del sindacato dei giornalisti agli Stati generali dell’economia, insieme con le altre parti sociali».

Nel corso dell’intervento, il segretario generale della Fnsi ricorda le criticità del settore, già al centro del confronto con il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella. La crisi strutturale dell’editoria, che dura da più di un decennio, è aggravata dal ruolo sempre più preponderante esercitato dai colossi della rete, a partire da Google e Facebook, che dopo aver di fatto prosciugato il mercato della pubblicità negli Stati Uniti, stanno stravolgendo anche il mercato europeo. «La direttiva europea sul diritto d’autore va recepita con urgenza nel nostro ordinamento – dice Lorusso –. Chi utilizza gli investimenti degli editori e il lavoro dei giornalisti per fare profitti deve essere chiamato a riconoscere la giusta remunerazione. I giganti della rete devono pagare le tasse, i cui proventi vanno destinati a sostenere l’informazione».

Il segretario generale della Fnsi fa poi riferimento alle incursioni in Italia di organizzazioni straniere, in particolari russe e cinesi, come documentato da Ue e Nato, che utilizzano le fake news per provare a condizionare l’opinione pubblica italiana. «Per questo – osserva – occorre sostenere la buona informazione e proteggere la privacy digitale dei cittadini».

I mesi della pandemia hanno inciso pesantemente sui bilanci delle aziende editoriali: senza interventi di sostegno c’è il rischio di effetti deleteri per l’occupazione. Per la Fnsi è necessario sostenere i processi di trasformazione digitale già in atto nel mondo dell’informazione, a patto che siano legati alla tutela dell’occupazione e alla lotta al precariato. «Bisogna superare – rileva Lorusso – la logica dei finanziamenti erogati al solo fine di favorire l’esodo anticipato dei giornalisti dal mondo del lavoro. In un quadro generale di lotta alle disuguaglianze, è necessario affrontare il tema della dignità del lavoro giornalistico e del contrasto alla precarietà dilagante. L’informazione di qualità presuppone qualità del lavoro, quindi diritti, tutele e garanzie oggi assenti per migliaia di giornalisti. L’informazione di qualità non si può difendere lasciando che il perimetro del lavoro subordinato venga progressivamente ridotto per aprire la strada al lavoro precario, attraverso il ricorso massiccio a forme di lavoro atipico che offendono la dignità delle persone».

(Fonte: FNSI; foto: governo.it)

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SINDACATO

Alto Adige compie 75 anni, auguri da Mattarella e dai colleghi

Il quotidiano Alto Adige 75 anni. Fondato dal Cnl, è uscito per la prima volta in edicola il 24 maggio del 1945. Per l’anniversario il giornale pubblica uno speciale con un editoriale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che sottolinea il «ruolo positivo, di dialogo, di fattiva costruzione di una comunità moderna e aperta». Come ribadisce il direttore Alberto Faustini, «oggi la convivenza faticosamente conquistata ci pare un diritto quotidiano quasi scontato, ma rileggendo il giornale di oltre cinquant’anni fa e mettendosi nei panni del lettore, possiamo davvero immaginare una situazione ben diversa. Non che oggi prevalgano le buone notizie, ma sul fronte della convivenza abbiamo fatto passi da gigante. Certo il giornale ora si occupa dell’endemico ‘disagio’ degli italiani, di proposte provocatorie legate ancora e sempre, ma non solo, alla toponomastica, talora tendenti ancora a rilanciare l’autodeterminazione. Ma la dinamite sembra sotterrata per sempre».

Per il presidente Mattarella, «la storia – e l’attualità – dei giornali e dell’editoria locale è parte vitale di quel tessuto democratico che ha consentito al nostro Paese di progredire nel benessere e nei diritti». Nel suo saluto in un occasione del 75° anniversario di fondazione del quotidiano Alto, il capo dello Stato ribadisce anche che «l’essenziale principio di libertà, sancito dall’articolo 21 della Costituzione, trova necessaria attuazione proprio nella ricchezza che deriva dalle diversità e dalla molteplicità».

«L’Alto Adige-Sud Tirol, nato per iniziativa di chi aveva combattuto per la Liberazione dal nazifascismo, si è trovato nella sua vita a presidiare un altro fondamento costituzionale: la tutela delle minoranze, solennemente affermata dall’articolo 6. Le vicende di questi decenni non ci hanno risparmiato momenti di difficoltà, ormai lontani, ma possiamo ben dire che l’Italia, nel percorso che prese avvio dall’accordo De Gasperi-Gruber, è diventata un modello di integrazione e di convivenza per l’intera Europa», prosegue il presidente della Repubblica.

«L’Unione Europea – conclude Mattarella – ha avuto la significativa ispirazione di definirsi come ‘unione di minoranze’. In questo cammino l’Alto Adige e il Trentino hanno svolto un ruolo positivo, di dialogo, di fattiva costruzione di una comunità moderna e aperta. Ogni giorno sono stati capaci di descrivere e dare voce a forze sociali, civili, economiche, a cittadini che operavano per lo sviluppo e per una sua migliore qualità».

Gli auguri del Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige
«Non possiamo che sottoscrivere le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ricordato il duplice ruolo dell’Alto Adige Trentino che hanno accompagnato i 75 anni di storia dell’Alto Adige Sued Tirol», commenta il segretario del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige Journalisten Gewerkschaft, Rocco Cerone.
«Buon compleanno Alto Adige Trentino: l’augurio più sincero – prosegue – è di continuare a portare alta la bandiera dei valori costituzionali racchiusi nell’articolo 21 sulla libertà di stampa e nell’articolo 6 sulla tutela delle minoranze linguistiche, che sono nel Dna dei due giornali. È importante celebrare questa ricorrenza soprattutto in un momento di crisi accentuata nel settore dell’editoria, che costituisce uno sprone a continuare per almeno altri 75 anni. Auguri Alto Adige Trentino».

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Lavoro SINDACATO

Fase 2: ecco la guida ragionata per i giornalisti

Come avvenuto in occasione delle disposizioni introdotte per il contrasto all’epidemia da Covid-19 – dai Dpcm, ai decreti legge ai decreti e circolari mini-steriali – gli uffici della Federazione nazionale della stampa italiana hanno individuato le misure riguardanti il settore e predisposto un documento di agevole lettura. Le domande più frequenti rivolte alla Fnsi e le risposte, già pubblicate sul sito federale, vengono adesso raccolte anche in una guida ragionata in formato pdf (presente al link o scaricabile in calce all’articolo).

Il rinnovo del bonus per i lavoratori autonomi anche per i mesi di aprile e maggio, per la cui eroga-zione occorre comunque attendere un decreto inter-ministeriale. La proroga dei contratti delle agenzie di stampa. La proroga al 31 dicembre del termine per il riequilibrio dell’Inpgi. Il rifinanziamento de-gli ammortizzatori sociali e l’accredito all’Istituto di previdenza dei giornalisti dei contributi figurativi per la Cig in deroga con causale “Covid 19”. Tra conferme e novità, sono queste alcune delle numerose misure previste dal decreto ‘Rilancio’, pubblicato in Gazzetta Ufficiale martedì 19 maggio 2020, che riguardano anche i giornalisti e, più in generale, il settore dell’informazione. Si tratta di misure che sosterranno, sia pure in modo non esaustivo, il comparto e la professione e vanno nella direzione auspicata dalla FNSI nel corso dei numerosi confronti intercorsi con il Governo durante il periodo dell’emergenza. È un’interlocuzione che dovrà proseguire nelle settimane e nei mesi a venire. L’informazione, della cui importanza tutti hanno do-vuto prendere atto in queste settimane, deve essere sostenuta. Occorre valorizzare il lavoro dei giornali-sti, contrastando la precarietà e il lavoro irregolare.

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SINDACATO

Sindacato Sjg: rinnovato accordo con Cgil-Agb per Caaf 2020

Il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige ha confermato la convenzione con il CAAF della CGIL di Trento e della CGIL-AGB di Bolzano per la compilazione della dichiarazione dei redditi, ma con modalità diverse a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

Bolzano sarà possibile contattare la consulente Sig.ra Loredana Sartor al numero  333/7865808 con la quale potrà concordare un appuntamento presso la Sede di Via Trieste 76 per l’elaborazione della dichiarazione. 

Trento sarà possibile contattare la consulente Sig.ra Valentina Boschele c/o CAAF CGIL al n. 345 4595241, per accordarsi sulla consegna della documentazione e sulla modalità di compilazione della dichiarazione, con orario da lunedì a venerdì 8-18.

Vi preghiamo di allegare alla documentazione la dichiarazione dell’anno scorso (mod. 730/19, UNICO/19), copia di un documento di validità in corso, copia del codice fiscale, un recapito telefonico e copia della convenzione per l’applicazione della tariffa agevolata.
N.B per coloro che desiderano avere copia del CU2020 dell’Inpgi e/o il riepilogo delle spese mediche Casagit, possono farne richiesta ai nostri uffici prima di contattare gli uffici di Bolzano e Trento, specificando a quale indirizzo email spedire la documentazione.

IMPORTANTE: in allegato troverete tre documenti: 
    1. Convenzione tra la CGIL Servizi e il Sindacato regionale Giornalisti TAA; 
    2. Elenco dei documenti necessari per la dichiarazione 730/2020  
Auspichiamo in questo modo di venire incontro alle Vostre esigenze.  

Il segretario regionale  
Rocco Cerone 

                                                                                                                               **************************************************************************

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Liebe Kolleginnen und Kollegen,  
die Journalistengewerkschaft Trentino Südtirol hat die Konvention mit dem Steuerbeistandszentrum des AGB/CGIL erneuert. Das Zentrum übernimmt daher auch heuer das Ausstellen der Steuerklärung. Wegen des Coronavirus verläuft dies jedoch anders als in den vergangenen Jahren.  

In Bozen sollte Frau Loredana Sartor von Steuerbeistandszentrum CGIL-AGB in der Trieststraße Nr. 78 unter der Rufnummer 333/7865808 angerufen werden. Mit Ihr könnt ihr Einzelheiten vereinbaren und wie und wo die Unterlagen abgegeben werden sollen. 

Wer hingegen seine Steuererklärung in Trient ausstellen lassen möchte, sollte Frau Valentina Boschele vom Steuerbeistandszentrum CGIL Trient von Montag bis Freitag von 8 bis 18 Uhr unter der Rufnummer 345 45 95 241 anrufen. Mit ihr könnt ihr Einzelheiten vereinbaren und wie und wo die Unterlagen abgegeben werden sollen. Bitte legt die Steuererklärung des letzten Jahres (mod.730/19, UNICO/19) bei, die Kopie eines gültigen Personalausweises, die Kopie eurer Steuernummer, die Telefonnummer, über die ihr erreichbar seid und die Kopie der Konvention, die euch einen günstigeren Tarif sichert.
Wer eine Kopie des CUD2020 des Inpgi und/oder eine Aufstellung der Arztspesen der CASAGIT möchte, kann dies bei unseren Büros beantragen. Das sollte geschehen, bevor die Büros der Steuerbeistandszentren in Bozen oder Trient kontaktiert werden. Bitte gebt die E-Mail-Adresse an, an die die Unterlagen geschickt werden sollen.

WICHTIG: In der Anlage findet ihr drei Dokumente:    

1. Abkommen zwischen CGIL-AGB und regionaler Journalistengewerkschaft;  
2. Verzeichnis der erforderlichen Unterlagen für die Steuererklärung 730/2020.  
Wir hoffen, euch damit das Abfassen der Steuererklärung erleichtert zu haben. 

Der Regionalsekretär  
Rocco Cerone 

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SINDACATO

Solidarietà SJG ai colleghi dell’ANSA in sciopero

Il Sindacato dei Giornalisti del Trentino Alto Adige solidarizza con i colleghi dell’ANSA in sciopero contro un piano insensato che rischia di minare uno degli imprescindibili presidi e dei baluardi dell’informazione dei territori.


Lo afferma in una nota il segretario regionale Rocco Cerone.
D’intesa con la FNSI, anche il SJG affiancherà i giornalisti dell’ANSA nelle azioni che cdr e fiduciari riterranno di assumere.

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SINDACATO

Rinviato a lunedì 18 maggio lo sciopero di giornalisti e tecnici di Video33/SDF

Rinviato a lunedì 18 maggio lo sciopero di giornalisti e tecnici di Video33/Sdf. Lo annunciano – in una nota – il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige/Südtirol (Sjg-FNSI) e la FistelSgb Cisl.

Dopo l’indizione dello sciopero, la proprietà ha pagato la mensilità di febbraio. Rimangono inevase ancora marzo e aprile, che scadrà il 15 maggio.

Considerando che i ritardi dei pagamenti sono avvenuti ripetutamente anche negli ultimi due anni, rimane lo stato di agitazione dei dipendenti e lo sciopero viene pertanto aggiornato a lunedì 18 maggio prossimo.

Si rimane comunque a disposizione della proprietà per una trattativa seria in merito al futuro dell’azienda. Se non cambierà l’atteggiamento di assoluta mancanza di trasparenza tenuto fino ad oggi dalla stessa, tutte le decisioni assunte nell’assemblea del personale svoltasi lo scorso 4 maggio si intendono confermate.

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Sciopero giornalisti e tecnici di Video 33/Sdf

In sciopero giornalisti e tecnici di Video33/SDF venerdì 8 maggio 2020. Lo annunciano in una nota congiunta il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige Journalisten-Gewerkschaft (Sjg-FNSI)e la Fistel-Sgb Cisl.

La decisione per sollecitare il pagamento degli ultimi tre mesi di stipendio: febbraio, marzo ed aprile 2020 e di tutte le spettanze ad essi collegate. Non avendo ricevuto alcun impegno credibile sulla tempistica dei pagamenti delle retribuzioni arretrate, nonostante tre infruttuose riunioni in videoconferenza per raggiungere un accordo per la cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 e per accedere alla Cig in deroga, le due organizzazioni sindacali sono state costrette a prenderne atto e a confermare lo stato di agitazione.

L’assemblea congiunta di giornalisti e tecnici ha dato mandato a Sindacato Giornalistie Fistel-Sgb Cisl di proclamare lo sciopero, riservandosene la revoca se i vertici di RosengartenMedia Srl provvederanno all’accredito delle competenze arretrate dei dipendenti sui rispettivi conti correnti entro giovedì 7 maggio.

Sindacato Giornalistie Fistel-Sgb Cisl si riservano qualsiasi altra azione per tutelare il patrimonio aziendale ed i diritti dei lavoratori.

Non avendo ricevuto alcun impegno credibile sulla tempistica dei pagamenti delle retribuzioni arretrate, nonostante tre infruttuose riunioni in videoconferenza per raggiungere un accordo per la cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 e per accedere alla Cig in deroga, le due organizzazioni sindacali sono state costrette a prenderne atto e a confermare lo stato di agitazione.

Rocco Cerone (Sjg-FNSI)

Michele Buonerba (Sgb Cisl)

Bianca Maria Catapano (Fistel-Sgb Cisl)

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Journalisten und Techniker von Video33/SDF sind am Freitag, 8. Mai zum Streik aufgerufen: Das teilen in einer gemeinsamen Stellungnahme die Journalistengewerkschaft Trentino-Südtirols und die Fachgewerkschaft Fistel im SGBCISL mit.

Der Arbeitsausstand ist ausgerufen worden, um die Bezahlung der ausstehenden drei Monatsgehälter für Februar, März und April 2020 sowie die damit zusammenhängenden Ansprüche einzufordern.

Da die beiden Gewerkschaften keine glaubwürdige Zusage hinsichtlich des Zeitpunkts der Auszahlung der ausständigen Gehälter erhalten haben und drei Sitzungen per Videokonferenz nicht zu einer Einigung über den Lohnausgleich infolge der COVID-19-Notsituation und zum Zugang zum außerordentlichen Lohnausgleich geführt haben, sahen sie sich gezwungen, die Protestmaßnahmen zu bestätigen.

Bei einer Versammlung haben die Journalisten und das technische Personal die Journalisten-gewerkschaft und die Fistel SGBCISL beauftragt, einen Streik auszurufen. Sie behalten sich vor, den Streik zu widerrufen, falls die Verantwort-lichen der Rosengarten Media GmbH den Beschäftigten die ausständigen Gehälter bis Donnerstag 7. Mai überweisen.


Die Journalistengewerkschaft und die Fistel SGBCISL behalten sich weitere Schritte vor, um die Rechte der Arbeitnehmer zu wahren.

Rocco Cerone (Sjg-FNSI)

Michele Buonerba (Sgb Cisl)

Bianca Maria Catapano (Fistel-Sgb Cisl)

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Lavoro SINDACATO

Fnsi, servono nuove misure per sostenere l’informazione

La Giunta Esecutiva della FNSI e la Consulta delle Associazioni regionali di stampa, alla luce delle misure prese dal governo per affrontare l’emergenza Covid-19, chiedono con forza all’esecutivo e ai ministeri competenti di prevedere nuove e più incisive misure di sostegno, intervenendo in maniera coerente e decisa sul settore dell’informazione. Se l’informazione, come riconosciuto dal governo, è un bene pubblico essenziale, vanno previsti interventi mirati per consentire la prosecuzione dell’attività e garantire il futuro degli organi di stampa e la salvaguardia dell’occupazione dei giornalisti e degli altri addetti. Per questa ragione, la FNSI chiede al governo di partecipare, nelle forme che saranno ritenute opportune, ai tavoli di confronto e concertazione con le parti sociali.

Prevedere la definizione di uno strumento speciale, come la Cassa integrazione in deroga, per affrontare la situazione di crisi non può significare, automaticamente, che l’emergenza COVID-19 debba pesare sulle retribuzioni e sul percorso previdenziale dei singoli giornalisti. Le risorse per la contribuzione figurativa, anche in questo frangente, devono essere destinate all’ente previdenziale di categoria, l’INPGI. Poiché l’attuale normativa prevedel’assegnazione di contributi figurativi alla gestione INPS anche per i giornalisti che accedono agli ammortizzatori COVID, la FNSI chiede al Governo di definire in via normativa l’assegnazione all’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani delle risorse per la contribuzione figurativa.

I giornalisti italiani dicono no alla strategia di agevolazioni o sospensioni dei pagamenti degli oneri contributivi alle aziende editoriali, se queste iniziative non saranno accompagnate dalle stesse misure di tutela e ristoro economico a sostegno dell’INPGI che il Governo sarà costretto ad attivare per l’INPS.

È inoltre apprezzabile che il Governo abbia voluto riconoscere il ruolo delle parti sociali definendo, con la circolare INPS n. 8 dell’8 aprile 2020, che gli ammortizzatori sociali speciali COVID-19 debbano essere autorizzati solo con accordo sindacale. Un impegno che va ribadito anche in altre iniziative da assumersi nelle singole aziende per gestire l’emergenza, come per esempio, l’utilizzo delle ferie, arretrate e correnti.

Il sindacato dei giornalisti non è disponibile ad assecondare gli editori e le loro organizzazioni datoriali in iniziative unilaterali, in forzature interpretative delle norme e nella rincorsa strumentale a ogni forma di sussidio pubblico per fare cassa e tagliare il costo del lavoro.

L’eventuale accesso ad ammortizzatori speciali per la gestione dell’emergenza Covid-19 deve passare casomai attraverso la definizione di un protocollo fra ministeri competenti, sindacato dei giornalisti ed editori, che fissi criteri univoci per tutto il territorio nazionale e possa essere immediatamente recepito da Regioni e Province autonome.

In assenza di regole valide su tutto il territorio nazionale, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana sottoscriverà accordi di ammortizzatori speciali COVID-19 esclusivamente in presenza di garanzia diretta dell’azienda ad assumersi il rischio, retributivo e contributivo, del periodo di ammortizzazione richiesto. Soltanto così, infatti, si potranno garantire i giornalisti nel caso in cui la domanda, per qualsiasi motivo, venisse sospesa e/o non approvata. Per la stessa ragione, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana sottoscriverà accordi in presenza di riduzione accertata dell’attività, correlata all’emergenza Covid-19, solo con la formula della rotazione fra tutti i giornalisti e non asseconderà la richiesta di CIG al cento per cento senza la contestuale sospensione totale di ogni attività.

Il sindacato dei giornalisti ritiene condivisibile la scelta del Governo di vietare la distribuzione dei dividendi alle aziende che hanno avuto accesso ai prestiti garantiti dallo Stato fino a quando i prestiti stessi non saranno restituiti. Questa è la via maestra anche per il riconoscimento a qualsiasi titolo degli ammortizzatori sociali anche alle aziende editoriali: non potranno essere concessi alle aziende che chiudono bilanci in utile, distribuiscono dividendi e pagano super stipendi e bonus ai manager.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ritiene che agli ammortizzatori sociali COVID-19 non possano essere riconosciuti alle agenzie di stampa nazionali, già titolari di convenzioni pubbliche per le quali percepiscono contributi che non risulta siano stati sospesi. L’eventuale riconoscimento della CIG-Covid a siti web e testate on line avverrà solo in presenza di un accordo sindacale sulla tracciabilità degli articoli e dei servizi pubblicati.

In ogni caso, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ritiene che alla Cig con causale Covid- 19 debbano avere accesso prioritariamente le piccole aziende editoriali, e non quelle che appartengono a gruppi quotati in borsa. Anche alla luce della citata circolare del ministero del Lavoro dell’8 aprile, la FNSI ritiene, inoltre, che l’applicazione di tale misura debba riguardare in via prioritaria quelle realtà che non sono coperte dalla legge 416/81 oppure quelle che, pur rientrando nel suo perimetro, hanno esaurito gli ammortizzatori sociali specifici per il settore, nonché quelle con meno di 5 dipendenti.

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Covid-19, Fnsi in videoconferenza con Martella: ‘Sostenere l’informazione’

«L’impegno straordinario dei professionisti dell’informazione, nonostante il calo conclamato dei fatturati pubblicitari stia creando problemi di liquidità e di tenuta per le aziende, richiede un intervento del governo che, attraverso misure mirate, possa sostenere lo sforzo di tutto il mondo dei media per assicurare ai cittadini un’informazione corretta e veritiera». Lo ha detto Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, nel corso di un incontro in videoconferenza, questa mattina, con il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella.

«La fase di emergenza che vivono l’Italia e un numero sempre più alto di Paesi nel mondo – ha osservato Lorusso – rende sempre più chiaro il ruolo fondamentale e insostituibile dell’informazione nell’aiutare i cittadini a conoscere, comprendere e formarsi delle opinioni. La quasi totalità dei mezzi di informazione ha moltiplicato gli spazi dedicati alle notizie, ai reportage e agli approfondimenti». Uno sforzo più volte riconosciuto dallo stesso sottosegretario Martella e da numerosi esponenti del governo e del Parlamento.

Per questo il segretario generale della Fnsi ha espresso al sottosegretario l’auspicio che nei prossimi decreti che saranno adottati dal governo vengano previste ulteriori misure di sostegno per tutta la filiera dell’informazione. «Giornali, televisioni e siti web – ha detto Lorusso – stanno soffrendo per il calo della raccolta pubblicitaria dovuta alla chiusura di numerose attività produttive e commerciali. L’informazione è stata inserita fra i servizi pubblici essenziali, e di questo va dato atto al governo, ma adesso è necessario che quel flusso quotidiano di notizie e approfondimenti continui ad essere garantito. Per questo sono auspicabili nuove misure di sostegno che, partendo dallo sblocco degli 80 milioni dovuti alla Rai, possano garantire la sopravvivenza delle aziende e la salvaguardia dell’occupazione nella carta stampata e nell’emittenza radiotelevisiva locale. Nessuno pensa a interventi a pioggia. Sono però necessarie risorse legate al rispetto da parte delle singole testate del ruolo di servizio pubblico essenziale e del pluralismo delle voci, oltre che degli obblighi contrattuali nei confronti di giornalisti e dipendenti».

Il segretario generale della Fnsi ha ribadito la necessità di mettere a punto procedure che riconoscano come soggetti a rischio anche i giornalisti e gli operatori in prima linea nell’emergenza Covid-19. «Per questi colleghi – ha sottolineato – è auspicabile che le autorità sanitarie valutino le situazioni di maggiore esposizione e dispongano, per mutua protezione, l’effettuazione dei tamponi».

Si è parlato anche dei giornalisti freelance e precari. «Nel prendere atto della volontà del governo di sbloccare entro pochi giorni i contributi anche per i liberi professionisti iscritti agli istituti di previdenza privati previa presentazione di una domanda – ha rilevato Lorusso – è necessario che i prossimi decreti coinvolgano nel percorso di individuazione delle misure anche le singole casse professionali, alcune delle quali, Inpgi compreso, si stanno già attivando per investire risorse proprie in favore degli iscritti alle gestioni separate».

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Sindacato: solidarietà ai colleghi del Corriere dell’Alto Adige

Il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige esprime solidarietà e vicinanza al cdr e a tutti i colleghi del Corriere dell’Alto Adige in quarantena per il Coronavirus.

«Questo caso di contagio, al pari degli altri che si sono verificati in tutta Italia – afferma il segretario regionale Rocco Cerone – dimostra che i giornalisti (dipendenti, collaboratori, free-lance) sono da considerarsi categorie a rischio, che mettono a repentaglio la loro salute per garantire ai cittadini una corretta e costante informazione, bene primario e irrinunciabile, anche e soprattutto nel bel mezzo di questa drammatica emergenza sanitaria».

Il Sindacato regionale giornalisti auspica che l’azienda metta a disposizione dei colleghi gli strumenti adeguati per il telelavoro.