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Presentato ‘L’Altro Archivio’, contro la violenza sulle donne

Ordine e Sindacato del Trentino Alto Adige uniti contro la violenza sulle donne

Presentata oggi a Bolzano e a Trento la prima parte del progetto sperimentale “L’Altro Archivio” promosso insieme da Ordine dei giornalisti e Sindacato FNSI del Trentino Alto Adige per promuovere un racconto della violenza sui media attraverso la scelta di immagini più rispettose. Mostrate le foto della fotografa Manuela Tessaro, realizzate partendo dagli spunti di due tavoli di lavoro composti da giornalisti/e ed esperti/e del settore. Le foto potranno essere liberamente utilizzate nel lavoro giornalistico o ispirare la produzione di immagini proprie da parte delle redazioni. Punto chiave del progetto, il dialogo tra chi svolge il lavoro giornalistico e chi, in centri antiviolenza, associazioni o centri studi, si occupa ogni giorno di contrasto alla violenza di genere

Scrivere di violenza di genere in modo corretto e rispettoso è importante. Ma non basta. Le fotografie a corredo degli articoli sono potenti tanto quanto un titolo. E se sono scorrette, vittimizzano le donne o spostano l’attenzione su altro, creando un danno nella percezione del problema. Il progetto ‘L’altro archivio’, mira a sensibilizzare i media sulla scelta di un corredo fotografico adatto alla
rappresentazione corretta della violenza di genere, in tutte le sue forme. Non un’imposizione, ma un’ispirazione: un set di fotografie da utilizzare e a cui ispirarsi per una narrazione iconografica priva di stereotipi e discriminazioni nei confronti delle vittime.
Il progetto è promosso dall’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige-Südtirol insieme al Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige FNSI, in collaborazione con il Centro studi interdisciplinari di genere dell’Università di Trento, dell’Unione Stampa Cattolica italiana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. La prima parte del progetto, che si concluderà entro la primavera del 2025, è stata presentata oggi in una doppia conferenza stampa a Bolzano e a Trento, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il progetto – In questa prima parte sono state presentate una quarantina di fotografie della fotografa bolzanina Manuela Tessaro.
Il progetto è stato pensato da giornalisti/e e per giornalisti/e. Una riflessione interna alla categoria sulle responsabilità nella narrazione della violenza di genere e sul contributo positivo che il lavoro giornalistico può dare a una maggiore presa di coscienza collettiva sul fenomeno. Per arrivare però a una narrazione più rispettosa
sono stati coinvolti esperti ed esperte, giornalisti e giornaliste della carta stampata
in un processo di condivisione che si è articolato in due tavoli di lavoro, uno a Trento e uno a Bolzano. Negli incontri si è sviluppato un dibattito acceso ma proficuo che ha portato a individuare linee di indirizzo condivise, messe poi in atto nella realizzazione fotografica.
Obiettivo del progetto è quello di individuare nuovi canoni di rappresentazione fotografica della violenza di genere diversi, più rispettosi nei confronti delle vittime e promuovere l’aggiornamento degli archivi fotografici delle testate giornalistiche a stampa e online. E, in concreto, mettere a disposizione un primo set di fotografie da utilizzare liberamente o a cui ispirarsi per realizzare proprie fotografie per il proprio archivio giornalistico di immagini.
«La narrazione fotografica troppo spesso è ancora incentrata sulla vittima, la donna e l’uomo, insieme ai suoi reati, quasi scompare», commentano le ideatrici del progetto Gianna Zortea (Sindacato dei giornalisti Fnsi), Isabella Cherubini e Alessandra Saletti (Ordine dei Giornalisti). «Nella cronaca giornalistica sono stati fatti passi avanti, anche grazie ai numerosi corsi di formazione promossi per giornaliste e giornalisti negli ultimi anni e a un crescente sensibilità della categoria
sul tema. Ma capita ancora che si scivoli in linguaggio colpevolizzante: è il fenomeno del ‘victim blaming’, che suggerisce una responsabilità della vittima per quanto le è accaduto. Nelle fotografie succede qualcosa di diverso, ma non meno problematico. Si scelgono immagini che pongono l’accento sul lato fragile della vittima, sulla sua necessità di protezione e suggeriscono l’ineluttabilità della violenza. È una forma di vittimizzazione secondaria che nasconde il problema di una maschilità prevaricante e violenta».
Poi sull’obiettivo del progetto: «Nella fretta e negli automatismi del lavoro quotidiano di redazione, spesso manca il tempo per riflettere. E così, quando è necessario un corredo a una notizia sul fenomeno della violenza di genere, viene scelta dall’archivio la solita fotografia che rappresenta la vittima – quasi sempre una donna – in atteggiamenti passivi o in difesa. Vogliamo dare una mano ai colleghi e alle colleghe a trovare un’alternativa e promuovere una riflessione interna alla categoria anche per quanto riguarda le immagini». Punto chiave del
progetto è proprio il dialogo costruttivo fra la componente giornalistica e chi si occupa di contrasto alla violenza di genere. Una scelta prova a superare la logica del puntare il dito per trovare invece indicazioni pratiche e operative per promuovere una narrazione più rispettosa.

CONTATTI


Sindacato giornalisti Trentino Alto-Adige/Südtirol
info@sindgewe.eu
Gianna Zortea (gianna.zortea@gmail.com)

Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige/Südtirol
segreteria@odgtaa.it
Alessandra Saletti e Isabella Cherubini (alessandra.saletti@gmail.com)

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Cordoglio Sjg per la scomparsa di Paolo Donati

Cordoglio per la scomparsa di Paolo Donati da parte del Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige. Con lui, l’Ansa ed il giornalismo regionale perdono tempo una colonna informativa. Sindacato dei giornalisti che si stringe attorno alla famiglia (la moglie Liliana ed ai figli Stefano e Daniel) ed ai colleghi.

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Il ringraziamento del Sjg a Giosè Marzano per il suo impegno

Una targa ricordo di ringraziamento del Sindacato regionale dei giornalisti del Trentino Alto Adige è stata conferita a Giosè Marzano, a testimonianza del quarto di secolo dedicato al servizio negli organismi di rappresentanza della categoria, prima come segretario regionale e poi come consigliere di amministrazione dell’Inpgi.

La targa è stata consegnata, a nome dei colleghi, dal segretario regionale Rocco Cerone, all’indomani dell’elezione di Lorenzo Basso quale nuovo consigliere generale dell’ente previdenziale.

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Il cordoglio del Sjg per la scomparsa di Mauro Lando

E’ morto nella notte all’hospice di Trento il giornalista dell’Alto Adige in pensione Mauro Lando, 78 anni, dopo una breve e fulminante malattia.

Il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige unitamente ad Assostampa Trento e Bolzano, Ungp, Inpgi, Casagit, si stringe attorno alla moglie Gabriella e a tutti i colleghi che gli volevano bene.

“Scompare con Mauro Lando il depositario della memoria della città di Trento”, così lo ricorda il segretario regionale Rocco Cerone, con il quale aveva realizzato insieme un volume dedicato allo sviluppo urbanistico del capoluogo. Numerose le pubblicazioni che egli aveva realizzato, dedicate sempre a Trento.

Lando era anche un collezionista di cartoline di municipi e di angeli che raccoglieva in tutti gli angoli del mondo che visitava.

Oltre a far parte del collegio dei revisori dei conti del Sindacato dei giornalisti per la sua proverbiale correttezza, era stato a lungo segretario del consiglio dell’Ordine dei giornalisti.

Riportiamo di seguito il ricordo di Guido Bossa, pubblicato sulle pagine di Ungp Notizie

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Ci ha lasciato Mauro Lando, un protagonista della nostra storia

Con profondo dolore abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Mauro Lando, un protagonista del giornalismo del Trentino-Alto Adige, già segretario dell’Ordine regionale e per oltre un decennio segretario della nostra Unione, strappato all’affetto della moglie Gabriella e di tutti noi da una breve ma implacabile malattia.

Non ci sono parole di circostanza per ricordare Mauro, la sua discreta ma efficace presenza nelle nostre riunioni e nei quattro Congressi nei quali l’ho visto quale componente di un gruppo dirigente sempre in evoluzione, che tuttavia non ha mai potuto fare a meno della sua esperienza, della sua competenza e del suo equilibrio. Rileggendo la cronologia dei nostri Congressi, che Mauro stesso ha tenuto aggiornata nella sezione Documenti di questo sito, lo vediamo comparire per la prima volta fra i Consiglieri nazionali eletti a Castellaneta nel novembre 2007, al quarto Congresso nazionale: da allora non ci ha mai fatto mancare il suo indispensabile contributo al buon andamento delle nostre attività e al regolare svolgimento delle sedute del Consiglio nazionale e del Comitato esecutivo, come previsto dallo Statuto. Allora, Mauro era pensionato da appena un anno, dopo quasi quaranta trascorsi nel quotidiano Alto Adige, poi Trentino, come redattore delle cronache provinciali, quindi responsabile della cronaca di Trento e delle Valli. Laureato in sociologia a Trento, ha affiancato all’attività giornalistica quella di ricercatore e studioso sui temi dell’autonomia,dell’urbanistica, delle trasformazioni sociali della città e della provincia. Suo un monumentale “Dizionario dei fatti, dei personaggi, delle storie del Trentino” in due volumi che vanno dal 1945 al 2000 e ricostruiscono con grande rigore i grandi cambiamenti di un periodo storico cruciale per la Provincia autonoma.

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Ifj e Fnsi, un minuto di silenzio per i giornalisti palestinesi morti

Un minuto di silenzio per i giornalisti palestinesi morti a causa della guerra in corso con Israele. Il Pjs, il sindacato dei giornalisti palestinesi, chiede ai colleghi tutte le organizzazioni aderenti alla Ifj di unirsi a loro nel ricorso il 26 febbraio 2024, a mezzogiorno. «Nonostante le difficoltà e i rischi per la propria incolumità – ricorda il Pjs – i giornalisti palestinesi continuano a svolgere il loro lavoro, informando l’opinione pubblica locale e internazionale su quanto avviene nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre».

In poco più di cinque mesi di guerra, numerosi colleghi hanno perso la vita. Come per il conflitto in Ucraina, la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) ha coinvolto tutti i sindacati aderenti nella raccolta di aiuti per sostenere il lavoro dei giornalisti palestinesi che continuano a operare in prima linea.

All’iniziativa ha aderito anche la Fnsi, che nella giornata del 26 febbraio rivolgerà un pensiero a tutti i colleghi che in Palestina continuano a lavorare sotto le bombe.

A questo link il video della Fnsi per la campagna #SupportPalestinianJournalists.

Fonte: FNSI

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Alluvione Emilia Romagna, FNSI sostiene la raccolta fondi per Conselice

In Emilia Romagna l’emergenza per l’alluvione non è finita. Conselice, realtà tra le più colpite, è ancora alle prese con la conta dei danni e ha bisogno di aiuto. La Federazione nazionale della Stampa italiana promuove una raccolta fondi per aiutare l’amministrazione di questo Comune romagnolo, unica realtà italiana che ha un monumento dedicato alla libertà di stampa.

A Conselice, ogni anno, il 3 maggio (giornata internazionale della libertà di stampa) e il 1° ottobre (celebrazione del monumento) vengono organizzate in collaborazione anche con la Fnsi numerose iniziative dedicate al giornalismo e alla libertà di informazione. A questo si aggiunge l’Osservatorio sulla libertà di stampa che vede fra i soci il Comune, la Fnsi e l’Aser (Associazione stampa Emilia Romagna).

La Federazione invita tutti i colleghi a dare un contributo con un versamento sul conto corrente del Comune indicando come causale “manutenzione monumento libertà di stampa” o “teatro comunale” o “biblioteca comunale” con a fianco “Fnsi”.

I fondi raccolti, assieme a quelli che stanno arrivando da altre iniziative, saranno utilizzati dal Comune (è costante il confronto fra il sindacato dei giornalisti e la sindaca Paola Pula e l’assessora Raffaella Gasparri) per riparare i danni provocati dall’alluvione a questi tre luoghi che sono il fulcro delle celebrazioni in maggio e in ottobre.

L’invito è a diffondere tra tutti i colleghi questo appello.

Ecco le indicazioni:
Iban IT75W0627013199T20990000635
intestato a Tesoreria Comune di Conselice
c/o Cassa di Risparmio di Ravenna.

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Cambio al vertice per Assostampa Trento e Gus

Patrizia Belli si è dimessa da presidente di Assostampa Trento e del Gruppo Uffici Stampa regionale per motivi di salute.

Le subentrano Paolo Silvestri, già giornalista del Trentino, alla presidenza di Assostampa Trento, e Federica Bellicanta, in servizio all’ufficio stampa del Comune di Trento.

Hanno provveduto all’avvicendamento i direttivi congiunti dei due organismi, riuniti questa mattina a Trento in presenza ed in videoconferenza, aderenti al Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige ed alla FNSI.

Patrizia Belli continuerà ad apportare il suo contributo nei due organismi.

Un unanime pubblico ringraziamento è stato tributato alla presidente uscente Patrizia Belli per il lavoro svolto in questi anni al servizio dei colleghi.

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Libertà di stampa, flash mob a Trento e Napoli

Una doppia iniziativa per denunciare la stretta delle autorità di Mosca contro cronisti e media indipendenti e per ricordare Antonio Megalizzi e Mario Paciolla assieme ai loro familiari. Con il presidente della Fnsi anche i rappresentanti dei giornalisti di Trentino Alto Adige e Campania e dell’associazione Articolo21.

«Non possiamo tacere sui bavagli della Russia, una situazione che dura da venti anni e che per lungo tempo è stata ignorata in Italia per interessi politici. Ora si arriva a un atto estremo con la chiusura del giornale di Anna Politkovskaja, e alla condanna di 22 anni di Ivan Safronov. Voci messe a tacere che noi abbiamo il compito di tenere vive e ricordare». Lo ha detto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, al flash mob organizzato a Trento venerdì 9 settembre 2022 con il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige all’indomani della revoca della licenza di pubblicazione a Novaya Gazeta e della sentenza contro l’ex reporter di Vedomosti e Kommersant.

In contemporanea, collegati con Trento, nella sede del Sindacato unitario giornalisti Campania, a Napoli, a manifestare per denunciare la stretta delle autorità russe contro giornalisti e media indipendenti, insieme con il segretario regionale Claudio Silvestri c’erano i genitori di Mario Paciolla, il cooperante Onu e giornalista ucciso nel 2020 in Colombia in circostanze ancora avvolte nel mistero, il cronista Mimmo Rubio, costretto a vivere sotto scorta a causa delle minacce ricevute per via del suo lavoro, rappresentanti del mondo dell’associazionismo campano.

«Sono passati due anni dalla morte di Mario e attendiamo ancora una verità chiara. Vogliamo sapere, non ci accontentiamo di quello che dice l’Onu, quindi andremo avanti nella nostra ricerca, in questo percorso di verità e giustizia. Vogliamo che questa storia non venga dimenticata, così come invece voleva l’Onu subito dopo averci comunicato la notizia della morte di Mario, chiedendoci se volevamo la restituzione del corpo», ha ribadito Anna Motta, madre di Mario Paciolla. E il padre, Pino Paciolla, ha aggiunto: «Da subito l’Onu ha classificato la morte di Mario come suicidio, il che non è assolutamente vero».

Durante il collegamento, i genitori del giornalista e cooperante napoletano hanno virtualmente abbracciato la famiglia di Antonio Megalizzi, cronista ucciso a Strasburgo nel 2018, presente a Trento insieme con rappresentanti dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa. Alla Fondazione Megalizzi e all’Obct sono state consegnate le targhe conferite loro da Articolo21 per i vent’anni dell’associazione.

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Indagine Ungp al Salone del libro di Torino

“Giornalisti fra passato e futuro”, indagine sull’evoluzione della professione fra crisi e nuove opportunità. I risultati della ricerca presentati al Salone del libro di Torino (19-23 maggio).

“Giornalisti fra passato e futuro” raccoglie in un volume edito da All Around a cura della Fondazione sul Giornalismo “Paolo Murialdi” gli esiti di un sondaggio proposto dall’Unione nazionale giornalisti pensionati (Ungp) per indagare sul futuro della professione in una fase nella quale il dibattito sulla trasformazione della comunicazione pubblica si è fatto particolarmente acceso e il confronto fra strumenti tradizionali e nuovi media si sviluppa lungo direttrici che mettono a rischio la centralità dei contenuti e compromettono il rispetto delle regole deontologiche. L’indagine dell’Ungp è stata avviata con la diffusione capillare di un questionario proposto a colleghe e colleghi in quiescenza, iscritti o non iscritti al sindacato. Gli esiti del sondaggio sono esaminati analiticamente dalla professoressa Laura Rizzi del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università di Udine. Al volume hanno contribuito il Segretario nazionale della Fnsi Raffaele Lorusso e dirigenti nazionali dell’Ungp.

I suggerimenti, le critiche, le proposte dei rispondenti al questionario costituiscono materiali utili all’elaborazione di nuovi progetti, adeguati alla realtà di una categoria in evoluzione, in un’ottica di collaborazione fra le generazioni, tanto più necessaria in una fase che vede i diritti dei lavoratori erosi, il sindacato sotto attacco, il precariato dilagante e una continua emorragia di posti di lavoro.

“Giornalisti fra passato e futuro” sarà presentato al Salone del Libro di Torino (19-23 maggio). La mattina di lunedì 23 maggio i dirigenti dell’Ungp saranno presenti al Salone del Libro, presso lo stand dell’Alleanza Cooperative Italiane Comunicazione (Padiglione OVAL n. T78) per illustrare i contenuti del volume e le prospettive di una categoria che, pur nella crisi che attraversa, rivendica una propria autonomia e soggettività sociale.

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Minacce online, Giulietti a Trento: «Preoccupante escalation»

Incontro alla vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa con, fra gli altri, il presidente Fnsi, il presidente del Cnog Carlo Bartoli, la presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Elisabeth Meir e il sindaco Franco Ianeselli, che hanno ricordato i tanti giornalisti uccisi negli ultimi mesi nelle zone di guerra.

“Assistiamo ad una crescita continua delle minacce nei confronti dei giornalisti, aumentate nel 2021 del 41% rispetto al 2020 soprattutto sul web. Ci chiediamo se la Costituzione italiana è stata sospesa in rete, dove tutto sembra permesso. Rileviamo poi come incida sulla libertà di stampa il problema irrisolto dell’equo compenso per il lavoro giornalistico e quello delle querele bavaglio”. Così il presidente della Fnsi, Guseppe Giulietti, durate la manifestazione organizzata a Trento dal Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige e dal presidio regionale di Articolo 21, con il patrocinio del Comune di Trento, alla vigilia della Giornata internazionale sulla libertà di stampa.

Le diverse questioni aperte sul tema della libertà di stampa in Italia sono state ricordate anche dal presidente dell’ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Bartoli. “Nonostante le sentenze della Corte europea – ha specificato – nel nostro Paese stiamo ancora aspettando che si abolisca il carcere per giornalisti, che si ponga un argine alle querele bavaglio e si garantisca la tutela delle fonti”.

Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha rilevato come sia “interesse di tutti difendere la corretta informazione”, mentre la presidente dell’ordine dei giornalisti del trentino Alto Adige, Elisabeth Meir, ha sollevato del problema del precariato e della mancanza di una giusta retribuzione per i professionisti.

Durante l’incontro, a cui erano presenti anche i segretari generali di Cgil e Cisl del Trentino e una delegazione di Amnesty International, sono state consegnate delle targhe di ringraziamento alla famiglia di Antonio Megalizzi e all’osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa. Sono inoltre stati ricordati i tanti giornalisti uccisi negli ultimi mesi nelle zone di guerra. (ANSA)