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Il Papa alla stampa cattolica: «Dite la verità ad ogni costo»

“Un giornalismo che vuole essere in sintonia con il magistero della Chiesa, deve avere passione per la storia degli uomini, distinguere le scelte umane da quella disumane e dire la verità ad ogni costo. Non deve poi temere di comunicare le buone notizie, che generano coesione sociale”. Lo ha detto papa Francesco, in occasione dell’udienza accordata ad una folta delegazione di giornalisti italiani in occasione del 60/o anniversario dalla fondazione dell’Unione della stampa cattolica italiana (Ucsi). All’evento era presente anche una rappresentanza della sezione regionale e del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige.

“Le vostre parole raccontano il Mondo e lo modellano; i vostri racconti possono generare spazi di libertà o di schiavitù”, ha detto papa Francesco. (Qui il link del servizio su Vatican News)

“Il giornalista – che è il cronista della storia – è chiamato a ricostruire la memoria dei fatti, a lavorare per la coesione sociale, a dire la verità ad ogni costo: c’è anche una ‘parresia’ del giornalista, sempre rispettosa, mai arrogante». Lo ha detto il Papa ricevendo l’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) nel suo 60/o anniversario. «Per rinnovare la vostra sintonia con il magistero della Chiesa – ha sollecitato Francesco –, vi esorto ad essere voce della coscienza di un giornalismo capace di distinguere il bene dal male, le scelte umane da quelle disumane. Perché oggi c’è una mescolanza lì che non si distingue, voi dovete aiutare in questo”. 

Questo significa, ha proseguito, “anche essere liberi di fronte all’audience: parlare con lo stile evangelico: ‘sì, sì’, ‘no, no’, perché il di più viene dal maligno (cfr Mt 5,37)”. Per il Papa, “la comunicazione ha bisogno di parole vere in mezzo a tante parole vuote. E in questo avete una grande responsabilità: le vostre parole raccontano il mondo e lo modellano, i vostri racconti possono generare spazi di libertà o di schiavitù, di responsabilità o di dipendenza dal potere”.

“Quante volte il giornalista vuol andare su questa strada, ma ha dietro di sé un’editoriale che dice ‘no, questo non si pubblica, questo sì, questo no’, e si passa tutta quella verità nell’alambicco delle convenienze finanziarie dell’editoriale. E finisci comunicando quello che non è vero, che non è bello e che non è buono”, ha sottolineato il Pontefice ‘a braccio’. 

“Da molti vostri predecessori – ha quindi concluso – avete imparato che solo con l’uso di parole di pace, di giustizia e di solidarietà, rese credibili da una testimonianza coerente, si possono costruire società più giuste e solidali. Purtroppo però vale anche il contrario. Possiate dare il vostro contributo per smascherare le parole false e distruttive”.

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In Trient wurde die Präsentation der Antonio Megalizzi Stiftung

Dopo un lavorio silenzioso di Luana Moresco, fidanzata di Antonio, di Federica, Anna Maria e Domenico Megalizzi, si stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli burocratici e tecnici della Fondazione a lui intitolata che vorrà essere custode della sua memoria, troppo presto strappato dal piombo terrorista ai suoi cari e all’Europa che studiava e documentava con i suoi reportage e le sue dirette radiofoniche da Strasburgo.

Con l’iniziativa si lancerà un ponte ideale tra ciò che Antonio Megalizzi desiderava e la concretizzazione pratica dei suoi sogni. A tale scopo, la Fondazione si occuperà principalmente di formazione e informazione.

I familiari, gli amici, i colleghi, collaborando con chiunque desideri rendersi partecipe, andranno nelle scuole e nei punti di incontro di tutta Italia a descrivere ai giovani cosa fa l’Unione Europea, discutere di attualità e tematiche di rilevanza sociale, fornire gli strumenti per riconoscere le fake news e aiutare i giovani come Antonio a realizzare il sogno di poter raccontare ai propri coetanei, e non solo, l’Europa.

Con discrezione, nel corso di questi mesi, hanno sostenuto la famiglia Megalizzi il sindacato regionale del Trentino Alto Adige Südtirol assieme alla Federazione nazionale della Stampa italiana, all’Usigrai, ad Articolo 21 e a RadUni. All’iniziativa hanno aderito anche la Provincia Autonoma, il Comune e l’Università degli Studi di Trento.

«Grazie alla corale buona volontà e al tradizionale solidarismo trentino – prosegue spiega il segretario del sindacato regionale Rocco Cerone – venerdì si ritroveranno attorno ad un tavolo nella sala Depero in Provincia a Trento alla presentazione ufficiale del progetto alla comunità il presidente Maurizio Fugatti, il sindaco Alessandro Andreatta, il rettore Paolo Collini, il prefetto Sandro Lombardi, il presidente Fnsi Giuseppe Giulietti, il segretario Usigrai Vittorio Di Trapani, il presidente di Articolo 21 Paolo Borrometi, il segretario del sindacato regionale dei giornalisti Rocco Cerone. Di particolare significato la presenza dell’arcivescovo Lauro Tisi e del direttore delle comunicazioni sociali Cei don Ivan Maffeis, che ancora una volta vorranno testimoniare la vicinanza della Chiesa trentina ed italiana a questa famiglia che ha voluto trasformare l’immenso dolore per la tragedia vissuta, scevro da odio e rancore, in sentimenti positivi affinché la Fondazione possa germinare futuri ambasciatori di pace europei».

Da sottolineare inoltre la presenza del direttore generale della Rai Alberto Matassino, che illustrerà le ipotesi di collaborazione strategica che potrebbero essere promosse dal servizio pubblico radiotelevisivo nella formazione del giornalismo radiotelevisivo.

«Volutamente – conclude il segretario sindacale – la presentazione della Fondazione Antonio Megalizzi viene calendarizzata all’indomani delle elezioni europee, per evitare qualsiasi possibile ed ipotetica strumentalizzazione politica dell’iniziativa. La Fondazione sarà il punto di riferimento privilegiato per promuovere e coordinare tutte le iniziative dei soci fondatori, ma anche di enti e soggetti esterni pubblici e privati che abbiano il comune obiettivo di perpetuare la memoria di Antonio Megalizzi».

Nell’occasione sarà lanciata l’idea della prima edizione del Premio giornalistico intitolato ad Antonio Megalizzi, promosso dal sindacato del Trentino Alto Adige/Südtirol per un giovane che si affaccia alla professione, quale strumento per farsi conoscere. Faranno parte della giuria: il presidente Fnsi Giuseppe Giulietti, il segretario Usigrai Vittorio di Trapani, il presidente di Articolo 21 Paolo Borrometi, il segretario regionale del sindacato giornalisti Cerone, il presidente dell’Odg regionale Mauro Keller e un rappresentante della famiglia Megalizzi.

La consegna del Premio giornalistico si svolgerà a fine maggio 2020, durante l’assemblea annuale del sindacato regionale dei giornalisti.

La manifestazione della presentazione della Fondazione Antonio Megalizzi è aperta al pubblico. Tutti i colleghi sono invitati.

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Lavoro SINDACATO

Lorusso (Fnsi): il nuovo Governo recepisca la direttive Ue sul diritto d’autore

  • di Raffaele Lorusso

Il recepimento e l’applicazione della direttiva europea sul diritto d’autore è urgente e imprescindibile anche in Italia perché attiene la tutela del lavoro, dei diritti e delle libertà. Non si tratta di mettere in discussione la libertà di accesso alla rete, ma di affermare il principio che chi utilizza il lavoro altrui, ricavandone profitti ingenti, deve essere obbligato a remunerarlo. Il lavoro giornalistico, come molte altre opere dell’ingegno, viene quotidianamente saccheggiato dai giganti della rete, che ricavano profitti sia con la raccolta pubblicitaria sia con il traffico dei dati, senza peraltro pagare le tasse in Italia. Un meccanismo infernale che sta mettendo in ginocchio le aziende editoriali, con riflessi fortemente negativi sul mercato del lavoro.


Finora il governo italiano, fra i più accesi oppositori della direttiva europea sul copyright, ha ignorato il problema. Non poteva essere diversamente, considerato il pregiudizio ideologico nei confronti dell’informazione e di tutti i corpi intermedi della società. Il tema è rimasto fuori dai cosiddetti Stati generali dell’editoria, convocati dal governo uscente, dove invece ha prevalso un’impostazione diretta a indebolire l’informazione professionale con tagli al fondo del pluralismo dell’informazione, colpire il lavoro regolare e moltiplicare i bavagli per i giornalisti, nel tentativo di abolire le domande e di cancellare il pensiero critico.


La FNSI chiede al nuovo governo, se nascerà, forte discontinuità. A cominciare dalla cancellazione dei tagli e dai bavagli. Al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che ringraziamo per aver voluto fare insieme con la Fnsi la sua prima uscita pubblica sui temi dell’informazione, chiediamo di far sì che le istituzioni europee vigilino sul recepimento e sulla corretta applicazione della direttiva europea sul copyright e promuovano iniziative per richiamare gli Stati membri sul valore essenziale che riveste l’informazione per la tenuta delle istituzioni democratiche.

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Lavoro SINDACATO

Nuove opportunità per giovani aspiranti giornalisti

C’è tempo fino al 15 luglio per presentare la propria candidatura al programma europeo Youth4Regions rivolto agli aspiranti giornalisti tra i 18 e i 30 anni. In palio una settimana a Bruxelles dove i giovani potranno seguire corsi di formazione e conoscere gli esperti del settore.

Il programma europeo Youth4Regions, promosso dalla Direzione generale Politica regionale e urbana della Commissione UE, intende accrescere la consapevolezza e l’informazione sulle politiche regionali dell’Unione, incoraggiando gli studenti di giornalismo e i giornalisti alle prime armi ad occuparsi dei progetti cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo coesione (FC).

Possono partecipare al programma Youth4Regions i cittadini europei, o di un paese della politica di vicinato, che hanno tra i 18 e i 30 anni. I candidati dovranno dimostrare di avere un reale interesse per il giornalismo, attraverso le proprie esperienze lavorative e di studio, e non aver partecipato a precedenti edizioni del programma.

Per aderire all’edizione 2019 del programma è necessario inviare, entro le ore 17.00 del 15 luglio 2019, un breve articolo (400-1.000 caratteri) o un video di 2-3 minuti che illustri un progetto cofinanziato dal FESR o FC.

La Dg Politica regionale e urbana della Commissione UE selezionerà 33 candidati che avranno la possibilità di partecipare alla Settimana europea delle regioni, in programma a Bruxelles dal 6 all’11 ottobre 2019; le spese di viaggio e alloggio saranno coperte dalla Commissione europea.

Nel corso dell’EU Regions Week i giovani selezionati potranno seguire corsi di giornalismo sugli affari UE, visitare le istituzioni europee e beneficiare della mentorship di giornalisti già affermati. Inoltre, i partecipanti riceveranno un certificato che attesterà l’esperienza lavorativa svolta a Bruxelles, in qualità di giornalista, nell’ambito della Settimana europea delle regioni.

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Articolo 21 GRUPPI

A Trento la presentazione della Fondazione Antonio Megalizzi

Dopo un lavorio silenzioso di Luana Moresco, fidanzata di Antonio, di Federica, Anna Maria e Domenico Megalizzi, si stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli burocratici e tecnici della Fondazione a lui intitolata che vorrà essere custode della sua memoria, troppo presto strappato dal piombo terrorista ai suoi cari e all’Europa che studiava e documentava con i suoi reportage e le sue dirette radiofoniche da Strasburgo.

Con l’iniziativa si lancerà un ponte ideale tra ciò che Antonio Megalizzi desiderava e la concretizzazione pratica dei suoi sogni. A tale scopo, la Fondazione si occuperà principalmente di formazione e informazione. 

I familiari, gli amici, i colleghi, collaborando con chiunque desideri rendersi partecipe, andranno nelle scuole e nei punti di incontro di tutta Italia a descrivere ai giovani cosa fa l’Unione Europea, discutere di attualità e tematiche di rilevanza sociale, fornire gli strumenti per riconoscere le fake news e aiutare i giovani come Antonio a realizzare il sogno di poter raccontare ai propri coetanei, e non solo, l’Europa.

Con discrezione, nel corso di questi mesi, hanno sostenuto la famiglia Megalizzi il sindacato regionale del Trentino Alto Adige Südtirol assieme alla Federazione nazionale della Stampa italiana, all’Usigrai, ad Articolo 21 e a RadUni. All’iniziativa hanno aderito anche la Provincia Autonoma, il Comune e l’Università degli Studi di Trento.

«Grazie alla corale buona volontà e al tradizionale solidarismo trentino – prosegue spiega il segretario del sindacato regionale Rocco Cerone – venerdì si ritroveranno attorno ad un tavolo nella sala Depero in Provincia a Trento alla presentazione ufficiale del progetto alla comunità il presidente Maurizio Fugatti, il sindaco Alessandro Andreatta, il rettore Paolo Collini, il prefetto Sandro Lombardi, il presidente Fnsi Giuseppe Giulietti, il segretario Usigrai Vittorio Di Trapani, il presidente di Articolo 21 Paolo Borrometi, il segretario del sindacato regionale dei giornalisti Rocco Cerone. Di particolare significato la presenza dell’arcivescovo Lauro Tisi e del direttore delle comunicazioni sociali Cei don Ivan Maffeis, che ancora una volta vorranno testimoniare la vicinanza della Chiesa trentina ed italiana a questa famiglia che ha voluto trasformare l’immenso dolore per la tragedia vissuta, scevro da odio e rancore, in sentimenti positivi affinché la Fondazione possa germinare futuri ambasciatori di pace europei».

Da sottolineare inoltre la presenza del direttore generale della Rai Alberto Matassino, che illustrerà le ipotesi di collaborazione strategica che potrebbero essere promosse dal servizio pubblico radiotelevisivo nella formazione del giornalismo radiotelevisivo.

«Volutamente – conclude il segretario sindacale – la presentazione della Fondazione Antonio Megalizzi viene calendarizzata all’indomani delle elezioni europee, per evitare qualsiasi possibile ed ipotetica strumentalizzazione politica dell’iniziativa. La Fondazione sarà il punto di riferimento privilegiato per promuovere e coordinare tutte le iniziative dei soci fondatori, ma anche di enti e soggetti esterni pubblici e privati che abbiano il comune obiettivo di perpetuare la memoria di Antonio Megalizzi».

Nell’occasione sarà lanciata l’idea della prima edizione del Premio giornalistico intitolato ad Antonio Megalizzi, promosso dal sindacato del Trentino Alto Adige/Südtirol per un giovane che si affaccia alla professione, quale strumento per farsi conoscere. Faranno parte della giuria: il presidente Fnsi Giuseppe Giulietti, il segretario Usigrai Vittorio di Trapani, il presidente di Articolo 21 Paolo Borrometi, il segretario regionale del sindacato giornalisti Cerone, il presidente dell’Odg regionale Mauro Keller e un rappresentante della famiglia Megalizzi.

La consegna del Premio giornalistico si svolgerà a fine maggio 2020, durante l’assemblea annuale del sindacato regionale dei giornalisti. 

La manifestazione della presentazione della Fondazione Antonio Megalizzi è aperta al pubblico. Tutti i colleghi sono invitati.

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SINDACATO

Assemblea Sjg, dalla crisi si esce assieme

Dalla crisi si esce tutti insieme, per il segretario regionale Rocco Cerone, unendo in uno sforzo coordinato tutti gli enti di categoria: Fnsi, Inpgi, Casagit, Fondo complementare ed Ordine, auspicando la concordia che da circa mezzo secolo caratterizza il lavoro della consulta regionale.

L’Inpgi sta lavorando intensamente per fare approvare dal Parlamento l’emendamento che possa mettere in sicurezza i conti dell’Istituto, con il passaggio di tredicimila comunicatori dall’Inps, ha sottolineato la presidente Marina Macelloni.

Nell’occasione presentata da Roberta De Maddi del Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania (Sugc) la Carta di Napoli (alla quale ha aderito anche la presidente Macelloni), sui diritti e doveri dei foto e video giornalisti e sul diritto d’autore, molto spesso saccheggiato dai social-network.

Sempre oggi a Bolzano si è svolto lo spoglio elettorale per il nuovo direttivo del gruppo regionale uffici stampa. Sono risultati eletti: Patrizia Belli, Silvia Fabbi, Alex Maier, Marco Perinelli, Paolo Milani.

Nell’occasione presentata da Roberta De Maddi del Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania (Sugc) la Carta di Napoli (alla quale ha aderito anche la presidente Macelloni), sui diritti e doveri dei foto e video giornalisti e sul diritto d’autore, molto spesso saccheggiato dai social-network.

Nell’occasione presentata da Roberta De Maddi del Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania (Sugc) la Carta di Napoli (alla quale ha aderito anche la presidente Macelloni), sui diritti e doveri dei foto e video giornalisti e sul diritto d’autore, molto spesso saccheggiato dai social-network.