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FREELANCE Lavoro

Cura Italia, Fnsi: ‘Accolte richieste su sgravi e autonomi, ora nuove misure’

«Vanno accolte con favore le prime misure di sostegno della filiera dell’informazione che il governo ha inserito nel decreto ‘Cura Italia’. È però necessario che ai provvedimenti adottati ne seguano altri perché, nella fase di eccezionale emergenza che attraversa il Paese, i media professionali rappresentano l’unico e insostituibile canale di informazione certificata per i cittadini e l’argine contro le fake news e i troppi ciarlatani che imperversano nella rete». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della FNSI.

«L’interlocuzione del sindacato dei giornalisti con il governo – afferma – prosegue perché vengano messe in campo nuove e più incisive misure di sostegno per la stampa. Oltre agli sgravi sulla pubblicità e al credito di imposta per le edicole, occorre individuare interventi che consentano a tutte le realtà della carta, della radio, della televisione e del web che stanno impegnando i giornalisti su tutto il territorio nazionale nel racconto dell’emergenza di proseguire nella loro attività, facendo fronte al calo dei ricavi. Va riconsiderata la decisione di non assegnare alla Rai le risorse che le spettano e affrontata la situazione dei giornali e delle radio e delle TV locali, che senza aiuti concreti rischiano di interrompere i prodotti informativi e di licenziare i giornalisti. Nessuno invoca contributi a pioggia: è necessario legare le misure di sostegno, dirette o indirette, alla salvaguardia dei livelli occupazionali e al rispetto da parte delle aziende degli obblighi retributivi, previdenziali e contrattuali».

Il lavoro della FNSI va avanti anche sul versante della tutela dei lavoratori autonomi e precari. «Contrariamente a quanto sta circolando in rete in queste ore, ad opera di chi neanche in una situazione come questa rinuncia alla propaganda e alla demagogia – sottolinea Lorusso – le risorse per sostenere i giornalisti lavoratori autonomi e le partite Iva non sono immediatamente disponibili, ma dovranno essere inserite in un decreto del ministero del Lavoro che sarà adottato nei prossimi trenta giorni. Come preannunciato dal governo alla FNSI nelle numerose interlocuzioni dei giorni scorsi, i giornalisti sono stati assimilati a tutte le altre categorie di professionisti che fanno riferimento alle Casse previdenziali private. È quindi plausibile che le misure saranno individuate di concerto con le singole Casse, Inpgi compreso, in tempi auspicabilmente brevi».

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Lavoro SINDACATO

Fnsi in videoconferenza con Martella: «L’informazione non si ferma, tutelare i più deboli»

L’impegno dei giornalisti continua, pur fra difficoltà sempre più diffuse. «È necessario che le aziende si attrezzino per tutelare la salute sia dei colleghi che lavorano nelle redazioni sia di quelli, collaboratori, autonomi e precari compresi, che continuano a seguire l’emergenza sul campo», ha evidenziato il segretario Lorusso, auspicando che gli operatori dei media siano inseriti fra le categorie a rischio. Il sostegno e la solidarietà del sindacato a quanti «hanno sopperito con grande abnegazione alla chiusura delle redazioni». Il sottosegretario Martella in Fnsi

«L’informazione non si ferma. L’impegno dei giornalisti italiani continua, pur fra difficoltà sempre più diffuse e visibili. È però opportuno che anche le aziende facciano la loro parte, mettendo i giornalisti nelle condizioni di lavorare in condizioni di sicurezza». Lo ha detto il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, in una videoconferenza, questa mattina, fra i vertici del sindacato dei giornalisti e il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella.

«I giornalisti italiani stanno dando dimostrazione di grande professionalità e senso del dovere – ha sottolineato Lorusso -. Anche in situazioni di grande precarietà, come la chiusura di alcune redazioni per il verificarsi di alcuni casi di positività al Covid-19, non è mai venuto meno il flusso di informazioni corrette per i cittadini. A tutti i colleghi che, dal Piemonte al Veneto alla Puglia, hanno sopperito con grande abnegazione alla chiusura delle redazioni, vanno il sostegno e la solidarietà della Fnsi. Il protocollo per la sicurezza riguarda anche tutti i lavoratori dell’informazione. Per questo è necessario che tutte le aziende si attrezzino per tutelare la salute sia dei giornalisti che lavorano nelle redazioni sia di quelli, collaboratori, autonomi e precari compresi, che continuano a seguire l’emergenza sul campo. Il confronto con i comitati di redazione, che in alcune realtà non c’è mai stato, deve essere costante e nessuna azienda può sottrarsi: ne va della salute di chi lavora e della qualità dell’informazione. Da questo punto di vista, sarebbe auspicabile che i giornalisti e gli operatori dell’informazione fossero inseriti fra le categorie a rischio, individuando strutture sanitarie ad hoc dove effettuare eventuali controlli medici».

Il segretario generale della Fnsi è tornato a sollecitare la necessità di mettere in campo misure di tutela, soprattutto reddituale, per i giornalisti autonomi e precari. «Anche su questo aspetto – ha sottolineato – l’auspicio è che il governo possa sostenere, nella stessa misura delle altre categorie di professionisti lavoratori autonomi, anche i giornalisti non contrattualizzati. È una richiesta che la Fnsi ha avanzato già nelle primissime ore dell’emergenza. In questa situazione è chiaro che i giornalisti meno tutelati sono i più esposti. Dal loro impegno in questa fase si dovrà partire, conclusa l’emergenza, per riprendere il confronto sul contrasto al lavoro precario e la valorizzazione della dignità del lavoro e delle persone, troppo spesso calpestati da politiche aziendali all’insegna dei tagli. La sensibilità a questi temi più volte dimostrata dal sottosegretario Martella lascia ben sperare».

Di seguito, alleghiamo il protocollo di accordo per contrasto del coronavirus raggiunto dai sindacati e dal Governo:

Fonte: FNSI

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FREELANCE Lavoro

Lorusso: ‘Il Governo sostenga il settore, soprattutto i lavoratori autonomi e precari’

«Il telegiornale Rai della Puglia trasmesso da una postazione mobile in piazza per la temporanea chiusura della redazione a causa della positività di un collega al Covid-19, sedi svuotate, giornalisti costretti a lavorare in condizioni disagiate, spesso con turni massacranti, sono l’immagine emblematica dell’informazione al tempo del Coronavirus. I giornalisti italiani, a tutte le latitudini e senza distinzione di testata, stanno dando prova di grande professionalità, orgoglio e senso di responsabilità. Garantire il diritto dei cittadini ad essere informati, nello spirito dell’articolo 21 della Costituzione, è l’imperativo di tutti i giornalisti, a prescindere dalle difficoltà oggettive e dai rischi per la salute. Tutto andrà bene anche grazie all’informazione professionale che, in una fase come questa, è come una luce nel buio. Per questa ragione, fondamentale è il riconoscimento di servizio pubblico essenziale disposto dal governo per tutta la filiera dell’informazione. Un passaggio, sostenuto dalla FNSI, al quale dovranno auspicabilmente seguire provvedimenti di sostegno al settore, ma anche e soprattutto ai lavoratori autonomi e precari, che sono già i più colpiti sotto il profilo economico. L’interlocuzione fra FNSI e governo è costante. La disponibilità dell’esecutivo a farsi carico delle difficoltà dei giornalisti, al pari di quelle delle altre categorie di professionisti, nei provvedimenti annunciati per le prossime ore è un segnale importante ed è auspicabile che rappresenti la premessa per affrontare seriamente – a emergenza conclusa – il tema della lotta al precariato». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della FNSI.

(Fonte: FNSI)

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SINDACATO

#Controcorrente: FNSI in contatto con il Governo per sostenere la professione

La tutela del lavoro giornalistico autonomo è un punto centrale nella politica sindacale della Fnsi. Come gli avvocati, i commercialisti e molte altre categorie di professionisti, anche i lavoratori autonomi giornalisti possono andare incontro ad una riduzione del reddito dovuta per esempio alla riduzione di pagine dei quotidiani o alle difficoltà nella mobilità. Il miglior sostegno al reddito resta il lavoro e per questo la Fnsi è impegnata non soltanto ad assistere tutti i comitati di redazione per far sì che tutte le testate giornalistiche possano continuare ad operare in condizioni di sicurezza, senza subire limitazioni o penalizzazioni, ma anche a tenere aperto un canale diretto di comunicazione con il governo per garantire che l’informazione professionale e di qualità resti accessibile a tutti. Per questo ha sostenuto l’inserimento di tutta la filiera dell’informazione, dai centri stampa alle edicole, fra le attività essenziali e di pubblica utilità.

L’interlocuzione della FNSI con il Governo punta ad assicurare ai giornalisti la maggior copertura e il maggior sostegno possibili. Per le categorie professionali, come quella giornalistica, il governo con il primo decreto ha deciso che debbano essere le casse previdenziali private a farsi carico del sostegno al reddito e dei necessari interventi straordinari a carico dei lavoratori non dipendenti. Proprio in queste ore l’Inpgi è in attesa delle risposte ad una serie di quesiti, posti attraverso l’Adepp (l’Associazione delle casse previdenziali e delle professioni), per mettere a punto provvedimenti di sostegno.

#Controcorrente

(Immagine: Simone Ramella, Wikimedia commons)

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Lavoro SINDACATO

Martella: ‘Emergenza spinga l’Europa a tornare a pensare e agire in grande’

«I giornali svolgono un servizio essenziale, perchè attraverso la trasmissione di notizie utili e veritiere forniscono a tutti una bussola aggiornata sui passi da compiere per uscire da questa situazione. Per questo la stampa va aiutata e sostenuta». Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Andrea Martella, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero.

«Soprattutto in momenti come questo, la stampa ha un ruolo decisivo, e lo Stato ha il dovere costituzionale di mettere i giornalisti nelle condizioni di svolgere al meglio le loro funzioni. Va tenuta in piedi l’intera filiera: editori, stampatori, distributori fino alle edicole», ha affermato Martella.

«Se c’è una lezione da assimilare da questa nuova epidemia, è che l’informazione di qualità, quella che dimostra di avere fonti credibili, deve essere considerata a pieno titolo parte integrante della strategia complessiva di risposta alle emergenze. Per questo non esito a parlare di presidio essenziale. – ha quindi proseguito il sottosegretario. – L’opinione pubblica, intimorita da quanto sta accadendo, chiede buona informazione, credibile, di servizio, si aspetta indicazioni utili, voci autorevoli ed affidabili, con la massima trasparenza e senza sensazionalismi. Insieme ai siti del governo e della protezione civile, la stampa ha anche il compito di contrastare il dilagare di fake news che mirano al caos, a turbare l’ordine pubblico».

«Il settore editoriale – ha poi specificato – nel corso di questi anni, ha sicuramente sofferto. Ora si tratta di innescare una svolta e il governo farà quanto nelle sue possibilità per accompagnarla. Alcuni provvedimenti sono già stati adottati. Altri potrebbero trovare posto nel decreto economico che il governo si appresta a varare. In ogni caso, stiamo preparando una riforma organica, che ho battezzato Editoria 5.0 e che presenteremo non appena possibile».

Martella è intervenuto nel merito anche attraverso una lettera inviata al quotidiano Il Sole 24Ore, auspicando che «questa nuova e comune emergenza europea sia occasione e ragione per un’Europa che torni a pensare e ad agire in grande».

Secondo quanto dichiarato dal sottosegretario, il Governo «ha chiari gli obiettivi: difendere il lavoro, sostenere la liquidità delle imprese, agire sul versante fiscale, sbloccare buoni investimenti pubblici», ed «ha confermato la sostenibilità della finanza pubblica e la ripresa del percorso di aggiustamento e di crescita dopo il superamento della fase emergenziale. Operiamo, inoltre, mantenendo un confronto saldo e costruttivo con le istituzioni europee».

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SINDACATO

Coronavirus, uffici del Sindacato disponibili solo via telematica e telefonica

In coerenza con le ultime disposizioni governative, la segreteria del Sindacato Giornalisti Journalisten Gewerkschaft rimane aperta e fornisce informazioni per Sindacato CASAGIT e INPGI esclusivamente in via telefonica e mail, fino al prossimo 3 aprile.

Gli uffici del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige rimangono aperti regolarmente, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12. Tuttavia, in linea con le recenti disposizioni del Governo, e con le raccomandazioni delle autorità sanitarie per contenere la diffusione del Covid-19 (coronavirus), il Sindacato invita gli iscritti a NON presentarsi personalmente negli uffici. Tale invito, valido anche per le pratiche di Inpgi e Casagit, è valido fino al prossimo 3 aprile. Per il periodo di validità del decreto ministeriale, non sarà attivo il consueto sportello del martedì mattina presso l’Ordine dei giornalisti di Trento.

Per quanto riguarda la Casagit, come comunicato dall’azienda nei giorni scorsi, non vi sono problemi imminenti, in quanto il termine della consegna delle pratiche per il rimborso – riferite al quarto trimestre del 2019 – è stato prorogato al 30 aprile. Si consiglia, limitatamente al periodo dell’emergenza, di spedire per posta le pratiche di rimborsi e di chiedere eventuali spiegazioni o chiarimenti per telefono o attraverso posta elettronica.

Uguali misure precauzionali riguardano le consulenze (legale, fiscale e del lavoro) che il sindacato fornisce gratuitamente agli iscritti. I consulenti saranno comunque raggiungibili telefonicamente o attraverso posta elettronica.

Il sindacato invita i colleghi ad adottare misure di precauzione anche nelle redazioni e sui luoghi di lavoro.

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SINDACATO

Iscrizioni al Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige 2020

Se vuoi dare forza all’azione del Sindacato dei giornalisti a favore delle fasce più deboli della categoria, dentro e fuori le redazioni, e contribuire alla difesa della professione, sei ancora in tempo per iscriverti al Sindacato giornalisti Trentino Alto Adige.

Tutte le quote d’iscrizione restano invariate: 65 € per i professionali e i freelance; 50 € per i collaboratori.

Sono state confermate anche le agevolazioni per i nuovi iscritti praticanti e collaboratori: per il primo anno, i praticanti non dovranno, quindi, versare la quota annuale, ma solo la quota di servizio dello 0,30%. La quota annuale verrà versata dai praticanti nuovi iscritti solamente a partire dal secondo anno. Per i giornalisti collaboratori nuovi iscritti, la quota annuale versata all’atto dell’iscrizione avrà valore per i primi due anni di iscrizione.

Ecco un riepilogo delle quote 2020: 

  • Professionali: quota di servizio dello 0,30% più quota annuale di 65 €;
  • Pensionati: quota di servizio dello 0,30%;
  • Freelance (professionali cui non può essere applicata la quota dello 0,30%): quota fissa di 65 €;
  • Collaboratori: quota annuale di 50 €.

Potrai pagare la quota:

  • nei nostri uffici di Bolzano, in Via dei Vanga 22, o presso l’Ordine dei Giornalisti a Trento, in via Grazioli 5;
  • con bonifico bancario intestato al Sindacato giornalisti Trentino Alto Adige al seguente IBAN: IT95 O 060 4511 6020 0000 0238 000, Cassa di Risparmio di Bolzano, Agenzia 2, Corso Libertà 84.

Informazioni e servizi sui siti www.fnsi.it e www.sindacatogiornalistitnbz.it, presso i nostri uffici e al numero di telefono 0471 971438.

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Lavoro PREVIDENZA E SALUTE

Prima edizione del premio giornalistico Fernando Cioffi

Un concorso nazionale, promosso da Abc Irifor del Trentino e dedicato alla memoria di Fernando Cioffi, dedicato ai giornalisti della carta stampata, del settore radiotelevisivo e del web che hanno trattato con parrticolare sensibilità il tema della disabilità sensoriale.

Abc Irifor del Trentino, polo di servizi per la disabilità visiva e uditiva, nato dalla fusione tra la Cooperativa Sociale Irifor del Trentino onlus e l’associazione Abc onlus, promuove un premio per segnalare i giovani giornalisti che, nei diversi media, hanno raccontato e raccontano con particolare sensibilità e creatività il tema della disabilità sensoriale nei suoi vari aspetti, della prevenzione della cecità e della riabilitazione visiva, in una sfida per il futuro verso il miglioramento della qualità della vita per tutti e verso l’inclusione di ogni diversità.

Il premio è dedicato alla figura di Fernando Cioffi, storico presidente di AbC IRIFOR, ma soprattutto promotore in Trentino di un sistema che, attraverso la prevenzione, l’assistenza e la riabilitazione, ha migliorato la salute e l’autonomia dell’individuo disabile perseguendo l’obiettivo di una più elevata qualità di vita personale, famigliare e comunitaria.  Questa prima edizione del Premio è nata anche grazie alla preziosa collaborazione di importanti realtà: Cassa di Trento, Diatec Group, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Fondazione Antonio Megalizzi IAPB Italia Onlus (la sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità), ITAS Mutua, Ordine dei Giornalisti Trentino Alto Adige, Trentino Volley e Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Trento.

Qui il regolamento e il modulo di partecipazione.

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Lavoro SINDACATO

Coronavirus, Sindacato chiede atteggiamento responsabile

Sul coronavirus, facciamo proprio l’appello ai giornalisti del presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti a mantenere un atteggiamento responsabile e a non propalare fake news. Lo afferma un comunicato congiunto di sindacato regionale giornalisti, Assostampa Trento ed Ordine dei Giornalisti.


In questo momento di massima attenzione – prosegue la nota – l’opinione pubblica ha bisogno di notizie professionali di qualità, continua la nota.
Notizie incontrollate e non verificate possono ingenerare il panico, conclude il comunicato.

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Casagit PREVIDENZA E SALUTE

Casagit, pratiche del 2019 prorogate al 30 aprile

Data la situazione di emergenza provocata dall’epidemia da nuovo coronavirus, il CdA di Casagit Salute ha adottato un pacchetto di misure straordinarie rivolte ai soci.

Gli uffici della Direzione generale della SOMS Casagit Salute di via Marocco 61 a Roma restano aperti, operativi e garantiscono tutti gli attuali servizi ai soci.

In caso di uleriori provvedimenti straordinari che dovessero imporre la chiusura degli uffici, verrebbero comunque garantiti:

  • il servizio di autorizzazione ai ricoveri presso le strutture convenzionate
  • il servizio di risposta ai soci tramite e-mail, dalle ore 8 alle 18 di ogni giorno

Oltre allo spostamento della scadenza per la presentazione delle pratiche del quarto trimestre 2019 già posticipata al 30 aprile 2020,  vengono adottati i seguenti provvedimenti :

  • la scadenza dei pagamenti relativi al secondo trimestre del 2020 viene posticipata al 31 maggio
  • non vengono richieste le prescrizioni per accertamenti e visite specialistiche (a fronte di motivazioni legate all’attuale situazione di emergenza)
  • il contributo per non autosufficienti  relativo al I° trimestre 2020 viene corrisposto anticipatamente, a marzo (anziché ad aprile)
     

Chiarimenti in merito a rimborsi di tamponi, mascherine e igienizzanti:

  • rimborso del ticket ed eventuale quota regionale per i tamponi, qualora dovessero essere disponibili
  • mascherine e igienizzanti non sono mai stati contemplati dal tariffario, quindi non sono rimborsabili.