Categorie
SINDACATO

Rinviato a lunedì 18 maggio lo sciopero di giornalisti e tecnici di Video33/SDF

Rinviato a lunedì 18 maggio lo sciopero di giornalisti e tecnici di Video33/Sdf. Lo annunciano – in una nota – il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige/Südtirol (Sjg-FNSI) e la FistelSgb Cisl.

Dopo l’indizione dello sciopero, la proprietà ha pagato la mensilità di febbraio. Rimangono inevase ancora marzo e aprile, che scadrà il 15 maggio.

Considerando che i ritardi dei pagamenti sono avvenuti ripetutamente anche negli ultimi due anni, rimane lo stato di agitazione dei dipendenti e lo sciopero viene pertanto aggiornato a lunedì 18 maggio prossimo.

Si rimane comunque a disposizione della proprietà per una trattativa seria in merito al futuro dell’azienda. Se non cambierà l’atteggiamento di assoluta mancanza di trasparenza tenuto fino ad oggi dalla stessa, tutte le decisioni assunte nell’assemblea del personale svoltasi lo scorso 4 maggio si intendono confermate.

Categorie
GRUPPI Lavoro

Santa Marta, Francesco prega per i giornalisti: ‘In tempo di pandemia rischiano tanto’

«Che il Signore aiuti gli uomini e le donne che lavorano nei mezzi di comunicazione in questo lavoro di trasmissione, sempre, della verità», ha esortato il pontefice introducendo la messa trasmessa in diretta e offerta per tutti coloro che soffrono a causa del coronavirus.

Papa Francesco torna a rivolgere un pensiero a quanti lavorano nei media e che, in questo tempo di pandemia, lavorano e rischiano tanto.

«Preghiamo oggi per gli uomini e le donne che lavorano nei mezzi di comunicazione. In questo tempo di pandemia rischiano tanto e il lavoro è tanto. Che il Signore li aiuti in questo lavoro di trasmissione, sempre, della verità». Questa la preghiera di introduzione del pontefice alla messa trasmessa in diretta da Santa Marta e offerta per tutti coloro che soffrono a causa del coronavirus.

(Fonte: FNSI)

Categorie
SINDACATO

Sciopero giornalisti e tecnici di Video 33/Sdf

In sciopero giornalisti e tecnici di Video33/SDF venerdì 8 maggio 2020. Lo annunciano in una nota congiunta il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige Journalisten-Gewerkschaft (Sjg-FNSI)e la Fistel-Sgb Cisl.

La decisione per sollecitare il pagamento degli ultimi tre mesi di stipendio: febbraio, marzo ed aprile 2020 e di tutte le spettanze ad essi collegate. Non avendo ricevuto alcun impegno credibile sulla tempistica dei pagamenti delle retribuzioni arretrate, nonostante tre infruttuose riunioni in videoconferenza per raggiungere un accordo per la cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 e per accedere alla Cig in deroga, le due organizzazioni sindacali sono state costrette a prenderne atto e a confermare lo stato di agitazione.

L’assemblea congiunta di giornalisti e tecnici ha dato mandato a Sindacato Giornalistie Fistel-Sgb Cisl di proclamare lo sciopero, riservandosene la revoca se i vertici di RosengartenMedia Srl provvederanno all’accredito delle competenze arretrate dei dipendenti sui rispettivi conti correnti entro giovedì 7 maggio.

Sindacato Giornalistie Fistel-Sgb Cisl si riservano qualsiasi altra azione per tutelare il patrimonio aziendale ed i diritti dei lavoratori.

Non avendo ricevuto alcun impegno credibile sulla tempistica dei pagamenti delle retribuzioni arretrate, nonostante tre infruttuose riunioni in videoconferenza per raggiungere un accordo per la cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 e per accedere alla Cig in deroga, le due organizzazioni sindacali sono state costrette a prenderne atto e a confermare lo stato di agitazione.

Rocco Cerone (Sjg-FNSI)

Michele Buonerba (Sgb Cisl)

Bianca Maria Catapano (Fistel-Sgb Cisl)

——————————————————————————

Journalisten und Techniker von Video33/SDF sind am Freitag, 8. Mai zum Streik aufgerufen: Das teilen in einer gemeinsamen Stellungnahme die Journalistengewerkschaft Trentino-Südtirols und die Fachgewerkschaft Fistel im SGBCISL mit.

Der Arbeitsausstand ist ausgerufen worden, um die Bezahlung der ausstehenden drei Monatsgehälter für Februar, März und April 2020 sowie die damit zusammenhängenden Ansprüche einzufordern.

Da die beiden Gewerkschaften keine glaubwürdige Zusage hinsichtlich des Zeitpunkts der Auszahlung der ausständigen Gehälter erhalten haben und drei Sitzungen per Videokonferenz nicht zu einer Einigung über den Lohnausgleich infolge der COVID-19-Notsituation und zum Zugang zum außerordentlichen Lohnausgleich geführt haben, sahen sie sich gezwungen, die Protestmaßnahmen zu bestätigen.

Bei einer Versammlung haben die Journalisten und das technische Personal die Journalisten-gewerkschaft und die Fistel SGBCISL beauftragt, einen Streik auszurufen. Sie behalten sich vor, den Streik zu widerrufen, falls die Verantwort-lichen der Rosengarten Media GmbH den Beschäftigten die ausständigen Gehälter bis Donnerstag 7. Mai überweisen.


Die Journalistengewerkschaft und die Fistel SGBCISL behalten sich weitere Schritte vor, um die Rechte der Arbeitnehmer zu wahren.

Rocco Cerone (Sjg-FNSI)

Michele Buonerba (Sgb Cisl)

Bianca Maria Catapano (Fistel-Sgb Cisl)

Categorie
Articolo 21 GRUPPI

Giornata mondiale della libertà di stampa: dibattito dell’associazione Leali delle Notizie

Oggi, 3 maggio, si celebra la Giornata mondiale della libertà di stampa indetta dalle Nazioni Unite. L’associazione Leali delle notizie di Ronchi dei Legionari ha organizzato un incontro online su uno dei principi cardini della nostra Costituzione, sancito dall’articolo 21. Il dibattito sulla libertà di stampa, moderato dal collega Roberto Rinaldi, è stato pubblicato questa mattina. Sono intervenuti il presidente della Federazione nazionale della stampa (FNSI) Giuseppe Giulietti, il segretario del Sindacato dei giornalisti/Journalisten-Gewerkschaft Trentino Alto Adige-Südtirol (Sjg) Rocco Cerone e la giornalista e scrittrice Tiziana Ciavardini.
Il confronto è visibile – di seguito – direttamente sul portale del Sindacato del Trentino Alto Adige.

L’immagine in apertura dell’articolo è stata cortesemente donata dal vignettista trentino Fabio Vettori ad Articolo21, per ricirdare il valore della libertà di stampa.

«Siamo sempre stati in prima linea nella difesa della libertà di stampa e abbiamo ritenuto doveroso celebrare la giornata del 3 maggio anche quest’anno – spiega Luca Perrino, presidente di Leali delle Notizie – , proprio perché crediamo molto in questo valore, abbiamo realizzato a partire da ottobre le panchine della libertà di stampa e dal 2018 le consegniamo ogni anno un premio in memoria di Daphne Caruana Galizia, una giornalista la cui vita è stata sacrificata in nome della libertà di stampa».

L’evento rientra negli appuntamenti di “Aspettando il festival…” in modalità online nuova e in fase di sperimentazione per l’associazione. L’incontro telematico del 3 maggio permette dunque non solo di ricordare e festeggiare la libertà di stampa, ma anche di avvicinarsi per tappe al cuore del Festival del Giornalismo, la cui speranza è quella di poterlo riorganizzare in autunno. L’incontro con gli interventi dei quattro relatori è stato registrato sulla piattaforma Zoom e inserito nel canale Youtube di Leali delle Notizie.

La Giornata Mondiale della Libertà di Stampa è solo il primo appuntamento online, in quanto l’associazione sta già preparando almeno altri due incontri. L’iniziativa è stata supportata anche dall’amministrazione regionale (Direzione cultura) e dal Comune di Ronchi dei Legionari. Leali delle Notizie continua a lavorare e ad essere vicina alla popolazione anche in questo periodo di emergenza dovuta alla pandemia del coronavirus Covid-19, non permettendo contatti sociali e in attesa di riabbracciarsi più forti non appena sarà possibile.

Intervengono:

Beppe Giulietti
Nato a Roma il 19 ottobre 1953. Le scuole elementari svolte a Napoli, le medie e il liceo classico a Venezia. L’Università a Roma, dove ha pensato bene di laurearsi in Lettere dedicando la tesi agli anabattisti perché già allora provava un’irresistibile attrazione per gli eretici, gli irregolari, quelli che diffidano dei dogmi e delle sante o laiche inquisizioni. Entrato come giornalista alla Rai nel 1979. Dopo un decennio trascorso nella sede del Veneto, ha fondato insieme ad altri il gruppo di Fiesole, da qui la successiva attività sindacale come segretario dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Rai. Attualmente è il presidente nella Federazione nazionale della Stampa. Anima l’attività dell’associazione Articolo 21 e del giornale Articolo21.org, su cui scrive.

Rocco Cerone
Giornalista e segretario regionale del Sindacato del Trentino Alto Adige-Journalisten Gewerkschaft, 60 anni, ha lavorato per 34 anni presso la Rai, prima a Roma al Tg1, poi al Giornale radio unificato, quindi all’Evelina-Eurovisione. Dal 1993 è subentrato alla Tgr di Trento, come conduttore del Giornale radio e del Telegiornale regionale; nel 2003 ha vinto il Premio Giornalistico “Carlo Casalegno” per l’editoria locale dei Rotary Italiani. Consigliere nazionale della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi).

Tiziana Ciavardini
Antropologa culturale, giornalista e scrittrice. Ha studiato presso l’università ‘La Sapienza’ di Roma e si è dedicata allo studio delle religioni, del dialogo interreligioso e interculturale. Ricercatrice, ha insegnato al Department of Anthropology – Faculty of Social Science – Chinese University of Hong Kong. Ha vissuto tra Medio Oriente, Estremo Oriente e Sud Est Asiatico. In particolare, ha trascorso gli ultimi 13 anni nella Repubblica Islamica dell’Iran, interessandosi agli sviluppi interni socio-politici del paese e alla condizione della donna in Medio Oriente. Si occupa di comunicazione e di “fake news” attraverso articoli mirati alla lotta contro la manipolazione delle informazioni. Scrive di temi relativi a Iran e Islam, terrorismo, immigrazione e donne nelle società islamiche. Collabora con Repubblica.it, IlFattoQuotidiano.it (dove ha un blog) VanityFair, Articolo21, QCode . Docente di Master sul terrorismo presso la Link Campus University di Roma. Ha scritto “Ti racconto l’Iran. I miei anni in terra di Persia”, presentato lo scorso dicembre 2018 alla fiera dell’editoria “PiùLibriPiùLiberi”, presso La Nuvola Roma/Eur. Il libro è dedicato alle donne iraniane.

Roberto Rinaldi
Laureato in Discipline delle Arti Musica e Spettacolo DAMS nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna. Ha conseguito una specializzazione in Psicologia Clinica nell’indirizzo differenziale scolastico della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Bologna e un perfezionamento in modelli di ricerca e nella formazione degli adulti dell’Istituto di Pedagogia della Facoltà di Lettere e Filosofia di Milano. È giornalista pubblicista, direttore responsabile di Rumorscena.com. Componente del direttivo regionale del Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, coordinatore del Presidio di Articolo 21 del Trentino Alto Adige, collabora e scrive per il giornale online Articolo21.org. È inoltre docente formatore della Scuola per le professioni sociali di Bolzano e supervisore del tirocinio sanitario.

Categorie
ISCRIZIONE Lavoro

Coronavirus, aggiornate le Faq per i giornalisti e nuova autocertificazione

Pubblichiamo le risposte fornite dagli uffici della Fnsi alle domande più frequenti sulle novità introdotte con le norme in materia di contrasto all’epidemia da coronavirus. Il documento sarà di volta in volta integrato con le indicazioni relative alle future disposizioni normative. In allegato i modelli di autocertificazione per gli spostamenti a scopo professionale.

Anche i giornalisti hanno bisogno dell’autocertificazione se devono spostarsi per lavoro? Posso fruire del congedo speciale per genitori lavoratori? I giornalisti hanno diritto al bonus Baby-sitting? È prevista una indennità specifica per i giornalisti freelance che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività a causa dal coronavirus? Durante l’emergenza l’editore può imporre le ferie? Cosa deve fare l’azienda per garantire la sicurezza nelle redazioni contro il pericolo di contagio?

Sono alcune delle domande rivolte dai giornalisti italiani agli uffici della Fnsi in questi tempi di pandemia da coronavirus. Per comodità pubblichiamo nel file allegato in calce le risposte del direttore della Federazione nazionale della Stampa italiana, Tommaso Daquanno, alle domande più frequenti, con brevi spiegazioni e riferimenti alla vigente normativa in materia. Il documento sarà di volta in volta aggiornato con le indicazioni relative alle eventuali future disposizioni.

Sempre in allegato riportiamo, infine, due modelli di autocertificazione (sì: è necessario compilarla e portarla con sé quando ci si sposta, anche per lavoro), uno per i giornalisti lavoratori autonomi, uno per i giornalisti lavoratori dipendenti, per gli spostamenti esclusivamente a scopo professionale.

Coronavirus Faq Fnsi 27apr20

 Autocertificazione giornalisti lavoratori autonomi

Autocertificazione giornalisti lavoratori dipendenti

Categorie
Inpgi PREVIDENZA E SALUTE

Accesso agevolato al credito: accordo Inpgi 2 con Bnl

Tra le esigenze prioritarie del mondo del lavoro autonomo e dei liberi professionisti che emergono nella situazione di difficoltà determinata dall’emergenza Covid-19, vi è quella di fronteggiare la crisi di liquidità derivante dalla contrazione dell’attività professionale. Per tale ragione, il Comitato amministratore della Gestione separata Inpgi ha adottato, lo scorso 27 marzo, un provvedimento che – oltre a consentire ai colleghi che hanno in corso un piano di rateizzo per il rimborso di un finanziamento erogato dalla predetta gestione, la sospensione fino ad un massimo di 12 mesi, senza alcun onere, del pagamento delle rate dovute – ha introdotto la possibilità di richiedere un prestito, a tasso zero, con piano di rateizzo della durata fino a 36 mesi, per gli iscritti che hanno subito una contrazione significativa, pari almeno al 33%, dei loro compensi. I dettagli informativi e il modulo di richiesta sono consultabili qui .

Di pari passo, anche un primario Istituto di credito (Bnl) ha avviato un programma di finanziamento, a condizioni vantaggiose, dell’attività dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi, di cui possono avvalersi anche i giornalisti. Le condizioni e i termini dell’iniziativa sono consultabili qui .

Categorie
Lavoro SINDACATO

Fnsi, servono nuove misure per sostenere l’informazione

La Giunta Esecutiva della FNSI e la Consulta delle Associazioni regionali di stampa, alla luce delle misure prese dal governo per affrontare l’emergenza Covid-19, chiedono con forza all’esecutivo e ai ministeri competenti di prevedere nuove e più incisive misure di sostegno, intervenendo in maniera coerente e decisa sul settore dell’informazione. Se l’informazione, come riconosciuto dal governo, è un bene pubblico essenziale, vanno previsti interventi mirati per consentire la prosecuzione dell’attività e garantire il futuro degli organi di stampa e la salvaguardia dell’occupazione dei giornalisti e degli altri addetti. Per questa ragione, la FNSI chiede al governo di partecipare, nelle forme che saranno ritenute opportune, ai tavoli di confronto e concertazione con le parti sociali.

Prevedere la definizione di uno strumento speciale, come la Cassa integrazione in deroga, per affrontare la situazione di crisi non può significare, automaticamente, che l’emergenza COVID-19 debba pesare sulle retribuzioni e sul percorso previdenziale dei singoli giornalisti. Le risorse per la contribuzione figurativa, anche in questo frangente, devono essere destinate all’ente previdenziale di categoria, l’INPGI. Poiché l’attuale normativa prevedel’assegnazione di contributi figurativi alla gestione INPS anche per i giornalisti che accedono agli ammortizzatori COVID, la FNSI chiede al Governo di definire in via normativa l’assegnazione all’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani delle risorse per la contribuzione figurativa.

I giornalisti italiani dicono no alla strategia di agevolazioni o sospensioni dei pagamenti degli oneri contributivi alle aziende editoriali, se queste iniziative non saranno accompagnate dalle stesse misure di tutela e ristoro economico a sostegno dell’INPGI che il Governo sarà costretto ad attivare per l’INPS.

È inoltre apprezzabile che il Governo abbia voluto riconoscere il ruolo delle parti sociali definendo, con la circolare INPS n. 8 dell’8 aprile 2020, che gli ammortizzatori sociali speciali COVID-19 debbano essere autorizzati solo con accordo sindacale. Un impegno che va ribadito anche in altre iniziative da assumersi nelle singole aziende per gestire l’emergenza, come per esempio, l’utilizzo delle ferie, arretrate e correnti.

Il sindacato dei giornalisti non è disponibile ad assecondare gli editori e le loro organizzazioni datoriali in iniziative unilaterali, in forzature interpretative delle norme e nella rincorsa strumentale a ogni forma di sussidio pubblico per fare cassa e tagliare il costo del lavoro.

L’eventuale accesso ad ammortizzatori speciali per la gestione dell’emergenza Covid-19 deve passare casomai attraverso la definizione di un protocollo fra ministeri competenti, sindacato dei giornalisti ed editori, che fissi criteri univoci per tutto il territorio nazionale e possa essere immediatamente recepito da Regioni e Province autonome.

In assenza di regole valide su tutto il territorio nazionale, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana sottoscriverà accordi di ammortizzatori speciali COVID-19 esclusivamente in presenza di garanzia diretta dell’azienda ad assumersi il rischio, retributivo e contributivo, del periodo di ammortizzazione richiesto. Soltanto così, infatti, si potranno garantire i giornalisti nel caso in cui la domanda, per qualsiasi motivo, venisse sospesa e/o non approvata. Per la stessa ragione, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana sottoscriverà accordi in presenza di riduzione accertata dell’attività, correlata all’emergenza Covid-19, solo con la formula della rotazione fra tutti i giornalisti e non asseconderà la richiesta di CIG al cento per cento senza la contestuale sospensione totale di ogni attività.

Il sindacato dei giornalisti ritiene condivisibile la scelta del Governo di vietare la distribuzione dei dividendi alle aziende che hanno avuto accesso ai prestiti garantiti dallo Stato fino a quando i prestiti stessi non saranno restituiti. Questa è la via maestra anche per il riconoscimento a qualsiasi titolo degli ammortizzatori sociali anche alle aziende editoriali: non potranno essere concessi alle aziende che chiudono bilanci in utile, distribuiscono dividendi e pagano super stipendi e bonus ai manager.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ritiene che agli ammortizzatori sociali COVID-19 non possano essere riconosciuti alle agenzie di stampa nazionali, già titolari di convenzioni pubbliche per le quali percepiscono contributi che non risulta siano stati sospesi. L’eventuale riconoscimento della CIG-Covid a siti web e testate on line avverrà solo in presenza di un accordo sindacale sulla tracciabilità degli articoli e dei servizi pubblicati.

In ogni caso, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ritiene che alla Cig con causale Covid- 19 debbano avere accesso prioritariamente le piccole aziende editoriali, e non quelle che appartengono a gruppi quotati in borsa. Anche alla luce della citata circolare del ministero del Lavoro dell’8 aprile, la FNSI ritiene, inoltre, che l’applicazione di tale misura debba riguardare in via prioritaria quelle realtà che non sono coperte dalla legge 416/81 oppure quelle che, pur rientrando nel suo perimetro, hanno esaurito gli ammortizzatori sociali specifici per il settore, nonché quelle con meno di 5 dipendenti.

Categorie
FREELANCE Lavoro

Sostegno al reddito anche ai giornalisti lavoratori autonomi

La ministra Catalfo, di concerto con il ministro delle finanze Roberto Gualtieri, ha firmato il decreto che fissa le modalità di attribuzione del Fondo istituito con il decreto legge “Cura Italia”. Il bonus di 600 euro, che va a sommarsi alle misure già deliberate dall’istituto, va richiesto all’Inpgi. Il segretario Fnsi: «I limiti di reddito fissati permetteranno di soddisfare una platea ampia di colleghi».

Anche professionisti e lavoratori autonomi iscritti alle casse di previdenza private, e dunque anche i giornalisti lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata Inpgi, avranno un indennizzo di 600 euro per il mese di marzo. La ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, di concerto con il ministro delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha firmato il decreto interministeriale che fissa le modalità di attribuzione del Fondo per il reddito di ultima istanza per chi ha subito danni all’attività dalla diffusione del coronavirus istituito con il decreto legge ‘Cura Italia’.

«Lo stanziamento del bonus per il sostegno al reddito dei professionisti autonomi e precari iscritti agli istituti previdenziali privati è un importante segnale di attenzione nei confronti di lavoratori privi di adeguati strumenti di tutela. I limiti di reddito fissati per accedere al contributo di 600 euro permetteranno di soddisfare una platea ampia di giornalisti», osserva Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.

«Come auspicato dalla Fnsi – prosegue – il contributo statale sarà erogato attraverso l’Inpgi e le altre casse professionali e, aspetto non secondario, per un numero significativo di giornalisti andrà a sommarsi alle misure di sostegno già deliberate dallo stesso Inpgi. È un risultato importante per il cui raggiungimento è stato fondamentale il confronto costante fra la Fnsi e il governo».

Un confronto, conclude Lorusso, «che continuerà per far sì che al comparto dell’informazione, ai giornalisti e a tutti gli addetti, che stanno dimostrando di svolgere con professionalità, spirito di sacrificio e abnegazione il ruolo di servizio pubblico essenziale, vengano assicurate anche nelle settimane a venire misure di sostegno adeguate per continuare a fornire ai cittadini gli strumenti di conoscenza necessari per affrontare la difficile emergenza che vivono il Paese e il mondo».

La ministra Catalfo, intanto, ha già anticipato che «si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza», ribadendo che «siamo già al lavoro sulle nuove misure per il decreto di aprile, dove l’obiettivo è di prevedere, per queste categorie di lavoratori, un indennizzo di importo superiore».

LA SCHEDA
Il bonus va richiesto, a partire dal 1° aprile 2020, alla Cassa di previdenza lo schema predisposto dai singoli enti previdenziali. La domanda deve essere corredata dalla dichiarazione del lavoratore interessato, da copia del documento d’identità e del codice fiscale, dalle coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’importo.

Sarà erogato:

  • ai lavoratori che abbiano percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito non superiore a 35.000 euro la cui attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19;
  • ai lavoratori che abbiano percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito compreso tra 35.000 e 50.000 euro e abbiano cessato o ridotto o sospeso la loro attività in conseguenza dell’emergenza epidemiologica.0


L’indennità verrà corrisposta a condizione che il soggetto richiedente abbia adempiuto agli obblighi contributivi previsti con riferimento all’anno 2019.

Per i giornalisti che hanno i requisiti, il bonus andrà a sommarsi alle misure di sostegno già deliberate dal Comitato amministrato dell’Inpgi.

PER APPROFONDIRE

Dal seguente link è possibile scaricare il modulo per richiedere il bonus

Al collegamento, le FAQ predisposte dalla Federazione nazionale della stampa sulle misure di sostegno per i lavoratori autonomi (scaricabili anche di seguito)

Categorie
Inpgi PREVIDENZA E SALUTE

Inpgi stanzia 42 milioni di euro per i giornalisti autonomi

Al fine di ampliare ed estendere il perimetro degli iscritti beneficiari di misure economiche compensative dello stato di difficoltà determinato dall’emergenza in atto, con specifico riferimento a coloro che svolgono la professione in forma autonoma, oggi il Comitato amministratore dell’istituto Inpgi ha adottato un primo pacchetto di provvedimenti che consentono di offrire, in via straordinaria, un articolato sistema di tutele che incidono sui temi della genitorialità, della salvaguardia della liquidità, del sostegno al reddito e dell’accesso al credito.

«Le iniziative adottate – ha spiegato la Presidente Marina Macelloni – costituiscono un insieme di misure che integrano i provvedimenti già adottati dal Governo e quelli che lo saranno in seguito, incidendo su diversi aspetti e mirano, quindi, a offrire – in un’ottica solidaristica – un quadro di tutele quanto più ampio possibile e comportano, sul piano finanziario, un impegno non banale, quantificabile in circa 42 milioni di euro. Naturalmente nelle prossime settimane valuteremo eventuali ulteriori misure che possano rispondere alle esigenze dei colleghi in difficolta».

Sono state introdotte le seguenti iniziative:

CONGEDI PARENTALI

E’ stata estesa anche in favore dei giornalisti iscritti alla Gestione separata la facoltà – già prevista dall’esecutivo per i lavoratori autonomi iscritti presso la Gestione separata dell’INPS – di usufruire di un numero di giornate di permesso per congedo parentale, fino ad un massimo di 15, per le quali è prevista l’erogazione di una indennità economica. Il beneficio è riservato agli iscritti con figli fino a 12 anni ovvero anche di età superiore, se disabili. Il provvedimento acquisirà efficacia operativa non appena interverrà la relativa approvazione ad opera dei Ministeri vigilanti.

DIFFERIRE IL PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO MINIMO 2020 E DEI CONTRIBUTI A SALDO SUI REDDITI 2019

Al fine di preservare la situazione di liquidità degli iscritti, è stata prevista la facoltà – per i colleghi che nell’anno 2019 abbiano conseguito un reddito esclusivamente da lavoro autonomo non superiore a 30 mila euro – di effettuare il pagamento del contributo minimo 2020 anche successivamente alla scadenza del 31 luglio 2020 e fino alla scadenza del saldo, prevista per il 31 ottobre 2021, senza applicazione di sanzioni e avvalendosi, ove richiesto, di una rateazione semestrale. Inoltre, sempre in favore della medesima categoria di colleghi, il pagamento del contributo a saldo sui redditi 2019, la cui scadenza è prevista per il 31 ottobre 2020, potrà essere effettuato in modalità rateale, senza aggravio di interessi, fino a un massimo di 12 mesi.

La misura sarà efficace subito dopo la relativa approvazione da parte dei Ministeri vigilanti.

INDENNITA’ ECONOMICA PER CONTRAZIONE DELL’ATTIVITA’

Tra le conseguenze più evidenti della situazione di emergenza vi è la sospensione di una serie di attivtà sociali, culturali e sportive, che hanno determinato il venir meno di una serie di incarichi da parte dei colleghi che operano nei rispettivi settori interessati. Fermo restando che, sul piano generale, il Governo ha previsto una misura di sostegno all’attività dei lavoratori autonomi con un indennizzo economico (600 euro una tantum) a beneficio dei soli iscritti alle gestioni autonomi INPS, mentre è stata demandata ad un successivo decreto ministeriale l’eventuale adozione di incentivi economici per il resto dei lavoratori autonomi (inclusi quelli iscritti agli enti e casse previdenziali dei professionisti) costituendo a tal fine un fondo dotato di uno stanziamento di 300 milioni.

Il Comitato amministratore dell’Inpgi ha comunque previsto l’erogazione di un assegno una tantum, dell’importo pari a 500 euro, in favore dei colleghi iscritti in via esclusiva alla Gestione separata dell’Istituto che, nell’ultimo triennio, abbiano conseguito un reddito compreso tra 2.100 euro e 30.000 euro e che abbiano registrato, nel trimestre marzo-maggio 2020, un calo dei compensi di almeno il 33% rispetto a quelli conseguiti nell’ultimo trimestre (ottobre – dicembre) del 2019.
La misura trova la propria copertura finanziaria nei residui dello stanziamento per l’attuazione del programma di assistenza sanitaria integrativa avviato in collaborazione con la CASAGIT e, pertanto, l’accesso all’indennità è riservato ai colleghi che non abbiano già usufruito di detto vantaggio.

Qui è possibile scaricare il modulo “richiesta indennita 500 euro emergenza coronavirus”

SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DELLE RATE DEI PRESTITI E ACCESSO AGEVOLATO AL CREDITO

Per non penalizzare la situazione di liquidità derivante dalla contrazione dell’attività professionale, i colleghi che hanno in corso un piano di rateizzo per il rimborso di un finanziamento erogato dalla gestione separata dell’Istituto potranno, autocertificando la situazione di difficoltà conseguente all’emergenza sanitaria in atto, ottenere la sospensione, fino ad un massimo di12 mesi e senza sgravio di interessi, del pagamento delle rate dovute.

Inoltre, gli iscritti alla gestione separata che, a causa dell’emergenza, abbiano visto ridotti i propri compensi nel trimestre marzo-maggio 2020 in misura almeno pari al 33% rispetto ai compensi percepiti nel trimestre ottobre-dicembre 2019, potranno richiedere un prestito, a tasso zero, con piano di rateizzo della durata fino a 36 mesi, per un importo variabile in funzione dell’entità della riduzione del volume dei compensi e dell’anzianità contributiva presso la predetta Gestione previdenziale, in un range comunque compreso tra 2.000 euro e 25.000 euro.

Qui è scaricabile il modulo richiesta sospensione pagamento rate prestito GS

Qui è scaricabile il modulo per la domanda prestito solidale GS

Categorie
Lavoro SINDACATO

Covid-19, Fnsi in videoconferenza con Martella: ‘Sostenere l’informazione’

«L’impegno straordinario dei professionisti dell’informazione, nonostante il calo conclamato dei fatturati pubblicitari stia creando problemi di liquidità e di tenuta per le aziende, richiede un intervento del governo che, attraverso misure mirate, possa sostenere lo sforzo di tutto il mondo dei media per assicurare ai cittadini un’informazione corretta e veritiera». Lo ha detto Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, nel corso di un incontro in videoconferenza, questa mattina, con il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella.

«La fase di emergenza che vivono l’Italia e un numero sempre più alto di Paesi nel mondo – ha osservato Lorusso – rende sempre più chiaro il ruolo fondamentale e insostituibile dell’informazione nell’aiutare i cittadini a conoscere, comprendere e formarsi delle opinioni. La quasi totalità dei mezzi di informazione ha moltiplicato gli spazi dedicati alle notizie, ai reportage e agli approfondimenti». Uno sforzo più volte riconosciuto dallo stesso sottosegretario Martella e da numerosi esponenti del governo e del Parlamento.

Per questo il segretario generale della Fnsi ha espresso al sottosegretario l’auspicio che nei prossimi decreti che saranno adottati dal governo vengano previste ulteriori misure di sostegno per tutta la filiera dell’informazione. «Giornali, televisioni e siti web – ha detto Lorusso – stanno soffrendo per il calo della raccolta pubblicitaria dovuta alla chiusura di numerose attività produttive e commerciali. L’informazione è stata inserita fra i servizi pubblici essenziali, e di questo va dato atto al governo, ma adesso è necessario che quel flusso quotidiano di notizie e approfondimenti continui ad essere garantito. Per questo sono auspicabili nuove misure di sostegno che, partendo dallo sblocco degli 80 milioni dovuti alla Rai, possano garantire la sopravvivenza delle aziende e la salvaguardia dell’occupazione nella carta stampata e nell’emittenza radiotelevisiva locale. Nessuno pensa a interventi a pioggia. Sono però necessarie risorse legate al rispetto da parte delle singole testate del ruolo di servizio pubblico essenziale e del pluralismo delle voci, oltre che degli obblighi contrattuali nei confronti di giornalisti e dipendenti».

Il segretario generale della Fnsi ha ribadito la necessità di mettere a punto procedure che riconoscano come soggetti a rischio anche i giornalisti e gli operatori in prima linea nell’emergenza Covid-19. «Per questi colleghi – ha sottolineato – è auspicabile che le autorità sanitarie valutino le situazioni di maggiore esposizione e dispongano, per mutua protezione, l’effettuazione dei tamponi».

Si è parlato anche dei giornalisti freelance e precari. «Nel prendere atto della volontà del governo di sbloccare entro pochi giorni i contributi anche per i liberi professionisti iscritti agli istituti di previdenza privati previa presentazione di una domanda – ha rilevato Lorusso – è necessario che i prossimi decreti coinvolgano nel percorso di individuazione delle misure anche le singole casse professionali, alcune delle quali, Inpgi compreso, si stanno già attivando per investire risorse proprie in favore degli iscritti alle gestioni separate».