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SINDACATO

Assemblea ‘Trentino’: manifestazione a un anno dalla chiusura del giornale

L’assemblea di redazione del quotidiano Il Trentino, chiuso il 15 gennaio 2021, riunita oggi a Trento, alla presenza dei segretari generale della FNSI Raffaele Lorusso e regionale Rocco Cerone, ha votato all’unanimità un documento nel quale auspica che il Parlamento approvi i disegni di legge presentati dal senatore altoatesino Gianclaudio Bressa tesi a favorire una maggiore  concorrenza nel mercato editoriale e pubblicitario in Trentino Alto Adige, regione nella quale da tempo si registra la posizione dominante del gruppo editoriale facente capo a Michl Ebner che controlla l’80 per cento dei media tedeschi ed italiani.

Le notizie della plusvalenza di 50 milioni di euro dalla vendita della quota in Retelit e delle acquisizioni immobiliari e nel settore turistico alberghiero, rese note nella newsletter di Athesia vengono considerate offensive dall’intero corpo redazionale in cassa integrazione a zero ore da febbraio 2021. L’assemblea, inoltre, considera offensiva la lotteria di natale del gruppo Athesia, sponsorizzata dal quotidiano Alto Adige a favore delle famiglie rimaste senza lavoro.

Alla vigilia dell’anniversario della chiusura del quotidiano Il Trentino il 15 gennaio prossimo, l’assemblea di redazione torna a chiedere l’attenzione delle amministrazioni locali non soltanto nei confronti dei colleghi rimasti senza lavoro, ma anche nei confronti di questa colonizzazione strisciante dell’informazione in Trentino ad opera del potente e pervasivo gruppo economico sudtirolese.

Per questo l’assemblea ha preannunciato una manifestazione pubblica in concomitanza con l’anniversario della chiusura del giornale e la richiesta di incontro al presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti unitamente ai parlamentari locali.

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L’Agenzia per la stampa della Provincia di Bolzano cerca due giornalisti

La sottoscrizione del contratto giornalistico per gli uffici stampa della pubblica amministrazione della Provincia di Bolzano, fortemente voluto dal Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige (SGJ), ha permesso l’apertura di due nuove posizioni nell’Agenzia per la stampa (Ufficio stampa) pubblica altoatesina.

La prima prevede l’assunzione di un giornalista della pubblica amministrazione / giornalista della pubblica amministrazione a tempo determinato per la durata della legislatura, con termine finale il novantesimo giorno dall’insediamento della nuova Giunta provinciale per l’Agenzia per la stampa e la comunicazione (Ufficio stampa) con sede di servizio a Bolzano. Per la candidatura è necessario avere l’attestato di bilinguismo/trilinguismo: B2 (ex livello B) risp. C1 (ex livello A).

La seconda, invece, prevede l’assunzione di un giornalista della pubblica amministrazione – esperto (9/a qualifica funzionale) a tempo determinato per la durata della legislatura con termine finale il novantesimo giorno dall’insediamento della nuova Giunta provinciale per l’Agenzia per la stampa e la comunicazione (Ufficio stampa) con sede di servizio a Bolzano. Anche in questo caso è necessario l’attestato di bilinguismo/trilinguismo: C1 (ex livello A).
Per entrambi i bandi, la scadenza è fissata per il 10 gennaio 2022, alle ore 12.00.

Per maggiori informazioni, consultare il sito della Provincia autonoma di Bolzano.

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Fabrizio Franchi nell’esecutivo del Cnog. Augurio di buon lavoro dal Sjg

Il consigliere nazionale Fabrizio Franchi è stato eletto oggi nell’esecutivo del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. A lui vanno le più vive congratulazioni ed auguri di buon lavoro, estese al nuovo presidente Carlo Bartoli ed alla sua squadra. Le esprimono in una nota il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige/JournalistenGewerkschaft, le Assostampa di Trento e di Bolzano.

Con l’elezione di Bartoli, i segretari regionali Rocco Cerone e provinciali di Trento Patrizia Belli e di Bolzano Diana Benedetti auspicano un ritorno al dialogo costruttivo tra Ordine nazionale e Federazione della stampa (Fnsi), strumento indispensabile per fronteggiare insieme agli altri enti di categoria la drammatica crisi che sta attraversando il settore dell’informazione.

Unità di intenti necessaria per presentarsi con una sola voce ad editori e governo per chiedere interventi di sistema in grado di incentivare il lavoro giornalistico e frenare il precariato, come la legge sull’equo compenso, la cancellazione dei Cococo, lo stop alle querele bavaglio e l’approvazione dell’articolo 28 della legge finanziaria per la messa in sicurezza della previdenza Inpgi.

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GRUPPI

Congratulazioni Sjg a Carlo Bartoli, nuovo presidente Cnog

Le più vive congratulazioni ed auguri di buon lavoro al nuovo presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli ed alla sua squadra. I migliori auguri di buon lavoro anche al consigliere nazionale trentino Fabrizio Franchi, eletto in esecutivo.
Le esprimono in una nota il Sindacato dei Giornalisti del Trentino Alto Adige Journalisten Gewerkschaft, le Assostampa di Trento e di Bolzano.

Con l’elezione di Bartoli, i segretari regionali Rocco Cerone e provinciali di Trento Patrizia Belli e di Bolzano Diana Benedetti auspicano un ritorno al dialogo costruttivo tra Ordine Nazionale e Federazione della Stampa, strumento indispensabile per fronteggiare insieme agli altri enti di categoria la drammatica crisi che sta attraversando il settore dell’informazione.

Unità di intenti necessaria per presentarsi con una sola voce ad editori e governo per chiedere interventi di sistema in grado di incentivare il lavoro giornalistico e frenare il precariato, come la legge sull’equo compenso, la cancellazione dei COCOCO, lo stop alle querele bavaglio e l’approvazione dell’articolo 28 della legge finanziaria per la messa in sicurezza della previdenza INPGI.

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SINDACATO

Sjg, contrarietà alla cancellazione della terza edizione del Tgr Rai

Il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige/Journalisten Gewerkschaft esprime forte preoccupazione e contrarietà alla decisione dell’amministratore delegato Carlo Fuortes di cancellare la terza edizione del telegiornale della testata giornalistica Rai regionale di Trento e di Bolzano. Per una Regione autonoma come il Trentino Alto Adige, composta dalle due province autonome di Trento e Bolzano, togliere uno spazio informativo è ancora maggiormente dannoso anche perché non è stato negoziato uno spazio alternativo o il potenziamento dell’informazione regionale di questo territorio: sarebbe auspicabile una migliore collocazione oraria della terza edizione ed il potenziamento della informazione attraverso il sito web.

Si tratta di un impoverimento informativo che colpisce al cuore l’informazione locale di prossimità, fondamentale soprattutto in questi ultimi due anni, caratterizzati dalla pandemia da coronavirus.

Il Sindacato regionale giornalisti lancia un appello ai presidenti delle Provincie Autonome di Trento e di Bolzano ed ai parlamentari regionali affinchè facciano sentire la loro voce sui vertici Rai per ripristinare la terza edizione del Tgr Rai

Pur capendo le difficoltà di bilancio alla base della decisione del taglio della terza edizione del Tgr regionale, il Sindacato regionale invitato l’Amministratore delegato Carlo Fuortes e la presidente Marinella Soldi a rivedere la loro decisione.

Rocco Cerone, segretario Sindacato Giornalisti Trentino Alto Adige

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GRUPPI

Congratulazioni Sjg alla presidente Ordine Taa, Elisabeth Mair

Auguri alla nuova presidente Elisabeth (Lissi) Mair e al nuovo consiglio direttivo dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige.
Li esprimono in una nota congiunta il consiglio direttivo del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige unitamente ad Assostampa Trento e Bolzano, Gruppo Uffici Stampa Regionale, Unione Giornalisti Pensionati, ed i rappresentanti di Inpgi e Casagit della regione.
L’auspicio è quello di continuare nella cinquantennale tradizione di collaborazione nella Consulta sindacale, che ha caratterizzato positivamente i rapporti tra i vari enti di categoria dal 1972 in questo territorio specialissimo.

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PREVIDENZA E SALUTE

Ex fissa, deliberato il pagamento della rata 2021

Come previsto dal regolamento in vigore, il Comitato di gestione del Fondo ha stabilito l’erogazione, entro il mese di dicembre, della quota di 3.000 euro relativa all’anno in corso a tutti i giornalisti che sono in attesa di percepire l’indennità.

Anche quest’anno – al pari di quanto avvenuto negli ultimi quattro anni – il Comitato di gestione del Fondo ex fissa ha stabilito l’erogazione, entro il mese di dicembre, del rateo di tremila euro lordi, relativo al 2021, così come previsto dal regolamento in vigore, ai circa 2.400 giornalisti in attesa di percepire l’indennità ex fissa.

Tra Fnsi ed Editori prosegue, inoltre, il confronto per individuare soluzioni condivise che possano accelerare la liquidazione di quanto dovuto ai giornalisti in attesa della prestazione.

Si ricorda, infatti, come confermato in più occasioni dalla magistratura in tutti i gradi di giudizio, che non esiste alcuna responsabilità dell’Inpgi nella gestione del Fondo né alcuna rivendicazione può essere promossa nei confronti della Fnsi, in quanto l’obbligo di alimentare il Fondo è esclusivamente in capo agli Editori. (T.d.)

Fonte: FNSI

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SINDACATO

Solidarietà di Sjg e Assostampa Trento contro attacchi dei no green pass

Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige e Assostampa di Trento si stringono attorno ai colleghi dell’Adige, del Corriere del Trentino e di Radio Dolomiti, fatti oggetto di ignobili ed anonimi attacchi ingiuriosi soltanto per avere fatto fino in fondo il loro lavoro di cronisti.

«Non possiamo che fare nostre le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, secondo il quale non si può invocare la libertà chi mette a rischio la vita altrui non volendosi vaccinare, sostenendo tesi antiscientifiche che danno sfogo a violenze insensate».
Lo affermano in in una nota i segretari regionale Rocco Cerone e provinciale Patrizia Belli.

«I colleghi hanno sempre riportato con rigore i diversi punti di vista sia nella cronaca che nelle lettere», concludono.

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SINDACATO

Usigrai, Daniele Macheda nuovo segretario

Daniele Macheda è il nuovo segretario dell’Usigrai. Lo hanno deciso i delegati al XVI Congresso dei giornalisti del servizio pubblico riuniti a San Donato Milanese dall’8 al 10 novembre 2021. Nato a Reggio Calabria, 59 anni, in Rai dal 1987, caposervizio alla cronaca di RaiNews, Macheda succede a Vittorio di Trapani, che ha guidato per tre mandati l’Unione sindacale giornalisti Rai. Al nuovo segretario sono andate le preferenze di 167 dei 218 delegati votanti.

Il nuovo Esecutivo è composto – oltre che da Macheda – da: Alberto Ambrogi, Incoronata Boccia, Giovanna Bonardi, Gabriella Capparelli, Rosario Carello, Antonio Gnoni, Marco Malvestio, Sonia Oranges, Monica Pietrangeli, Claudia Pregno. In tutto sei donne e cinque uomini: nove rappresentanti della lista UsigraInsieme (che ha raccolto 170 preferenze), una della lista Pluralismo e Libertà (28 voti) e una di Noi giornalisti Rai (19).

Rinnovate anche la commissione Garanti, la commissione Sindacale-Paritetica, la commissione Contratto, la Commissione Pari Opportunità, il Coordinamento dei Cdr della Tgr. Rappresentante delle redazioni delle minoranze linguistiche è stato eletto Mateo Taibon. Su proposta di Macheda, l’Esecutivo ha nominato Vincenzo Frenda nella squadra dei diretti collaboratori del segretario con delega al “pluralismo dell’informazione del servizio pubblico”.

«Un sindacato libero e coraggioso è il sindacato in cui mi riconosco. Un sindacato senza valori è un sindacato senza futuro», ha evidenziato, fra l’altro, Macheda. «Al Congresso c’era una platea molto giovane che chiede un cambiamento. Occorre costruire una nuova classe dirigente e per questo lancerò una scuola sindacale in Rai. Alle votazioni per i delegati al congresso hanno partecipato il 91% degli iscritti: forse comincia a cambiare la tendenza ad allontanarsi dal sindacato», ha poi detto all’Ansa.

Tra i temi centrali del congresso la necessità di una riforma della governance, la sfida del rinnovamento della tv pubblica e il nodo risorse, il problema del precariato. «Nel mandato appena concluso – ha osservato il neosegretario – abbiamo fatto due cose importantissime: abbiamo garantito il giusto contratto a molti colleghi giornalisti con partita Iva e aperto la strada con il concorso a 90 colleghi che hanno portato grande rinnovamento in termini di competenze specifiche su web e social. Occorre proseguire sulla strada tracciata».

Prima del voto sulle mozioni, nella replica conclusiva, il segretario uscente Di Trapani ha ripercorso le principali battaglie condotte nei nove anni di mandato, il lavoro fatto, il metodo di lavoro adoperato. E ricordato alcuni momenti “critici” dei suoi mandati. «Rivendico le scelte fatte, anche se hanno creato rotture. Come quando – ha ricordato – un partito di governo dà degli sciacalli ai giornalisti e, mentre noi diciamo che con chi ci insulta non si tratta, qualcuno ci spiega che nonostante quegli insulti bisogna andare a parlare con quei rappresentanti politici. O come quando la dirigenza di Stampa Romana decide di convocare nella sede del sindacato conferenze stampa dove il principale imputato è l’Usigrai senza dare a chi rappresenta l’Usigrai la possibilità di difendersi».

E ancora: «Le rotture arrivano quando sul tema del giusto contratto qualcuno sostiene chi tenta di portare in tribunale l’accordo provando a bloccarlo. O sulla selezione pubblica: se il presidente dell’Ordine si ricorda non il giorno dopo, ma un anno dopo, alla vigilia della pubblicazione del bando, di voler migliorare il testo viene il sospetto – incalza Di Trapani – che l’intenzione non sia quella di migliorare il bando, ma di bloccarlo».

E, infine, il commiato: «Mi rivolgo agli iscritti più giovani. Questo sindacato ha bisogno della vostra forza, della vostra capacità di costringerci a cercare strade nuove. Non siete il futuro, voi siete il presente di questo sindacato: custoditelo, coltivatelo, vivetelo».

Fonte: FNSI

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Mattarella: ‘Gli organi di informazione tutelino la dignità della persona’

«La stampa è al servizio della verità, ma sappiamo tutti come questa sia inafferrabile. Accontentiamoci allora che la professione giornalistica sia esercitata con l’attenta, perfino esasperata, ricerca del riscontro oggettivo, con buona fede, con la consapevolezza dell’influenza che perfino la pubblicazione di una semplice notizia di cronaca o di un commento può esercitare sulla pubblica opinione e talora sullo sviluppo della società. Credo che si possa fare caloroso invito ad avere tutti riguardo della dignità della persona, che va salvaguardata nella massima misura».

Sono affermazioni di Giovanni Leone definite «profetiche» dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto al Quirinale all’incontro di studio “Giovanni Leone. Presidente della Repubblica 1971-1978” nel ventesimo anniversario della scomparsa.

«Difficile trovare parole più misurate e più umane per definire la responsabilità degli organi di informazione e dei giornalisti che dovrebbe essere sempre doverosamente rispettata», ha chiosato l’attuale Capo dello Stato.

«Difficile – ha poi aggiunto Mattarella riferendosi alla vicenda che portò alle dimissioni del suo predecessore – trovare una campagna giornalistica scandalistica e invereconda come quella diretta contro il Presidente Leone, secondo un modello altre volte registrato».

Fonte: FNSI