Un secondo giornalista tedesco sarà assunto all’ufficio stampa del Comune di Bolzano, mancante dal 2019 con il pensionamento di una collega sudtirolese. L’impegno formale è stato assunto oggi dal direttore del personale Johann Neumair nel corso di un incontro richiesto dal Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige/Journalisten Gewerkschaft, che si era opposto alla delibera 113-2022 di smantellamento dell’ufficio stampa comunale, che contava due posti a tempo pieno e due a tempo parziale.
Nel corso della riunione, il segretario Rocco Cerone ed il vicesegretario Patrick Rina hanno chiarito alla rappresentanza comunale (assessore Angelo Gennaccaro, dirigenti Johann Neumair, Maria Christina Obkircher, Danila Sartori) che la terza persona che l’amministrazione comunale ha intenzione di assumere per seguire l’attività digitale non può che essere un giornalista e non un/una “funzionario/a amministrativo/a con diploma di laurea almeno triennale in 7A Ter qualifica funzionale”.
Ove ciò avvenisse, si materializzerebbe un gravissimo impoverimento della fondamentale funzione informativa della cittadinanza. Poichè – come chiarito nel corso della riunione odierna – se è vero che un giornalista iscritto all’albo è in grado, avendo un bagaglio di regole deontologiche da rispettare, di veicolare correttamente le informazioni sulle piattaforme social, ciò non può valere al contrario. Nel senso che un funzionario amministrativo, anche se addetto esclusivamente a gestire la pagina social del Comune, non potrà elaborare notizie giornalistiche ove ne emergesse la necessità.
Inoltre, tenuto conto che la Provincia autonoma di Bolzano dispone di uno strumento contrattuale all’avanguardia in Italia, con 4 profili professionali – laureati magistrali, triennali, diplomati e praticanti – che consentono all’amministrazione comunale, in un’ottica di buona gestione delle spese, di scegliere su misura la professionalità digitale confacente alle proprie esigenze, assumere un non giornalista per gestire i profili social del Comune di Bolzano non sarebbe il modo migliore per investire le risorse pubbliche e su questo il Sindacato dei giornalisti vigilerà con la massima attenzione. Sarebbe infatti un vero peccato non cogliere questa occasione per rivitalizzare l’attività di informazione e comunicazione moderna e bilingue sia attraverso i canali tradizionali che digitali da poterlo fare diventare laboratorio non solo locale ma nazionale.