Le immagini del bombardamento dell’ospedale di Mariupol sono l’ennesima brutalità della guerra in Ucraina. In nessun conflitto, purtroppo, non ci sono vittime. Ma quando viene colpito un ospedale con bambini e madri in stato di gravidanza tutto assume un contorno più drammatico. Assostampa Alto Adige esprime vicinanza al popolo ucraino
Un nuovo conflitto ha sconvolto la comunità internazionale, l’Unione europea e tutti noi, che mai pensavamo che alle nostre porte potessero di nuovo tornare carri armati, fucili e nuove vittime. Nessuna guerra è giusta, ma nel caso di Kiev non c’è nessun dubbio su chi sia lo Stato aggredito e chi sia l’aggressore. Per questo motivo come giornalisti e cittadini europei Assostampa Alto Adige non può non esprimere la solidarietà e la vicinanza al popolo dell’Ucraina e ai tanti cittadini di quella Nazione che vivono nella nostra Provincia con l’angoscia di sapere che amici e parenti sono lontani e in pericolo.
Siamo consapevoli della necessità di raccontare tutti gli eventi, compresa una guerra, con la neutralità propria della nostra professione, che tutte le voci vadano sentite e tutte le opinioni ascoltate. Ma di fronte al ritorno di una politica di potenza che pensavamo fosse figlia di un retaggio del passato e di fronte alla repressione del dissenso a Mosca, compreso il carcere per i giornalisti che raccontano fatti che il governo e il suo presidente ritengono non veri, non possiamo non prendere una decisa e precisa posizione contro scelte scellerate che mettono a rischio la pace e democrazia.
Ci stringiamo intorno alla popolazione dell’Ucraina e ci auguriamo che il buonsenso prevalga sulle armi. Viviamo in una terra che ha fatto della convivenza tra gruppi linguistici e culture il suo punto di forza. Motivo per cui riteniamo che un’alternativa alla guerra sia e deve essere possibile.
(Foto: Wikimedia Commons; Apartment building destroyed, Lysychansk, Lugansk region. Author: Ліонкінг)