Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige (Sjg) ed FNSI sono al fianco dei 19 colleghi dello storico quotidiano ‘Trentino‘, che ha appena compiuto 75 anni, e che domani uscirà in edicola per l’ultima volta.
Nell’ultimo accordo sindacale relativo alla fusione per incorporazione di SETA SPA in SIE SPA del 18 novembre 2020, l’azienda dichiarava che si sarebbe impegnata a presentare entro il mese di gennaio 2021, per ogni giornale del gruppo, un nuovo piano editoriale per il mantenimento dell’autonomia delle testate e per il rilancio delle stesse sul mercato e che, dall’operazione aziendale, non si sarebbero avute ricadute occupazionali eccedenti al numero degli esuberi già individuati dall’azienda nell’ultimo anno. La decisione dell’editore, a giudizio del Sindacato dei giornalisti, è anche la conseguenza di una evidente posizione dominante raggiunta sul mercato editoriale regionale, sulla quale rimane quanto mia necessaria una riflessione in sede politica e parlamentare.
SJG e FNSI ricordano inoltre che ogni iniziativa che riguardi la struttura dell’azienda e le redazioni può essere adottata solo al termine delle procedure e dei tempi previsti dalla legge e dal contratto collettivo di lavoro giornalistico.
La richiesta di messa in cassa integrazione a zero ore dei 19 giornalisti del Trentino sarà oggetto del tavolo di confronto che si aprirà mercoledì 20 gennaio.
SJG, Assostampa Trento ed FNSI chiedono sin d’ora garanzie precise sugli esuberi e sul piano di riassorbimento degli stessi, fiduciosi che un grande gruppo editoriale che continua a credere nell’informazione di qualità veicolata attraverso carta, web, radio e tv possa trovare delle soluzioni alternative per i 19 giornalisti o per una parte significativa di essi.
Proprio in questa prospettiva, lunedì 18 gennaio si riunirà il coordinamento dei Cdr di ‘Alto Adige’, ‘Trentino’ e ‘l’Adige’ per decidere insieme a SJG ed FNSI una comune linea di azione.
Rocco Cerone segretario regionale SJG
Raffaele Lorusso segretario generale FNSI
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