Riceviamo e riportiamo integralmente una lettera inviata al Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige da Luciano Azzolini, componente del Consiglio di amministrazione di Casagit Salute.
Gentile Segretario
e gentili colleghi,
ho preferito lasciar trascorrere il periodo natalizio, ma ora mi sento in dovere di rubarvi qualche minuto per fornire alcune precisazioni relativamente alla mozione approvata dall’Assemblea dei delegati della Casagit il 15 dicembre scorso e firmata anche dal sottoscritto, in quanto componente del Consiglio di amministrazione della mutua Casagit Salute. Nei giorni successivi, sul sito del Sindacato dei giornalisti del TAA, il Consiglio direttivo ha pubblicato una nota in cui, tra l’altro, esprime “dissenso e preoccupazione” perché “il provvedimento, qualora fosse approvato, metterebbe a rischio la tenuta degli uffici delle Consulte regionali di Casagit che sono l’unico servizio espresso sul territorio a favore dei colleghi e gli stessi posti di lavoro delle dipendenti”.
Ecco il testo della mozione approvata dall’Assemblea dei Delegati Casagit:
“L’Assemblea, ascoltata l’informativa sul contributo a Fnsi, rilevato come da anni tutti debbano affrontare e accettare sacrifici economici talvolta molto pesanti, fermo restando il contributo alle Associazioni Regionali di Stampa, impegna la Presidenza della Casagit a procedere ad un’ ulteriore trattativa con la Fnsi al fine di concordare con la stessa un importo del contributo alla stessa coerente con l’ attuale situazione dei giornalisti e comunque contenuto nei due/terzi dell’importo attuale, fissando inoltre la scadenza temporale in dodici mesi, in modo da consentire l’eventuale adeguamento annuale”.
La mozione assicura una sostenibilità piena e garantita per le Associazioni regionali (attualmente percepiscono da Casagit un milione e 200mila euro, ammontare che non verrà toccato) al contrario di quanto scritto nella nota del direttivo del sindacato regionale. Non c’è quindi alcuna penalizzazione delle Associazioni regionali e né alcuna messa in discussione del posto di lavoro delle dipendenti. Si chiede, invece, una riduzione del contributo che Casagit garantisce alla Fnsi. Contributo che ammonta a 637mila euro l’anno. Ciascuno sul contenuto della mozione la può pensare come crede, ciò che, invece, non si può accettare è la strumentalizzazione che ne viene fatta, affermando l’opposto di quanto scritto e approvato dall’Assemblea dei delegati.
La nota del sindacato regionale afferma inoltre che “si dissocia e prende le distanze” dalla mia scelta di votare la mozione. Non voglio fare nessuna polemica. Sono più di 40 anni che sono iscritto al sindacato unitario, da quando Antonio Cembran mi coinvolse nel Cdr dell’Adige, e ho sempre ritenuto di appartenere ad una realtà associativa fondata sul rispetto reciproco, sul dialogo, sul faticoso confronto fra le diverse sensibilità e posizioni con l’obiettivo di includere il più possibile tutti i colleghi. Oggi, almeno per la mia esperienza, devo dire che non è più così.
Un cordiale saluto e Buon Anno
Luciano Azzolini
– Leggi anche: Sjg, dissenso e preoccupazione per mozione dell’assemblea Casagit