«I giornali svolgono un servizio essenziale, perchè attraverso la trasmissione di notizie utili e veritiere forniscono a tutti una bussola aggiornata sui passi da compiere per uscire da questa situazione. Per questo la stampa va aiutata e sostenuta». Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Andrea Martella, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero.
«Soprattutto in momenti come questo, la stampa ha un ruolo decisivo, e lo Stato ha il dovere costituzionale di mettere i giornalisti nelle condizioni di svolgere al meglio le loro funzioni. Va tenuta in piedi l’intera filiera: editori, stampatori, distributori fino alle edicole», ha affermato Martella.
«Se c’è una lezione da assimilare da questa nuova epidemia, è che l’informazione di qualità, quella che dimostra di avere fonti credibili, deve essere considerata a pieno titolo parte integrante della strategia complessiva di risposta alle emergenze. Per questo non esito a parlare di presidio essenziale. – ha quindi proseguito il sottosegretario. – L’opinione pubblica, intimorita da quanto sta accadendo, chiede buona informazione, credibile, di servizio, si aspetta indicazioni utili, voci autorevoli ed affidabili, con la massima trasparenza e senza sensazionalismi. Insieme ai siti del governo e della protezione civile, la stampa ha anche il compito di contrastare il dilagare di fake news che mirano al caos, a turbare l’ordine pubblico».
«Il settore editoriale – ha poi specificato – nel corso di questi anni, ha sicuramente sofferto. Ora si tratta di innescare una svolta e il governo farà quanto nelle sue possibilità per accompagnarla. Alcuni provvedimenti sono già stati adottati. Altri potrebbero trovare posto nel decreto economico che il governo si appresta a varare. In ogni caso, stiamo preparando una riforma organica, che ho battezzato Editoria 5.0 e che presenteremo non appena possibile».
Martella è intervenuto nel merito anche attraverso una lettera inviata al quotidiano Il Sole 24Ore, auspicando che «questa nuova e comune emergenza europea sia occasione e ragione per un’Europa che torni a pensare e ad agire in grande».
Secondo quanto dichiarato dal sottosegretario, il Governo «ha chiari gli obiettivi: difendere il lavoro, sostenere la liquidità delle imprese, agire sul versante fiscale, sbloccare buoni investimenti pubblici», ed «ha confermato la sostenibilità della finanza pubblica e la ripresa del percorso di aggiustamento e di crescita dopo il superamento della fase emergenziale. Operiamo, inoltre, mantenendo un confronto saldo e costruttivo con le istituzioni europee».